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Tomb Raider di Roar Uthaug

15 marzo 2018 Recensioni 3 Commenti
Tomb Raider

Warner, 15 Marzo 2018 – Frenetico

Sono 7 anni che il miliardario Richard Croft è dato per morto. La figlia Lara, però, ancora si rifiuta di firmare la dichiarazione di morte presunta, tanto che parte alla volta del Giappone per provare a rintracciarlo, ripercorrendo la sua ricerca dell’isola di Yamatai e della regina Himiko…


Dopo aver recentemente rinverdito la serie videoludica dedicata alla un tempo procace Lara Croft, la software house giapponese Square Enix rilancia con questo reboot cinematografico di Tomb Raider. Scelta prevedibilissima, perché se anche il film del 2001 vanta ancora il miglior incasso statunitense tra i film tratti da videogiochi, il mondo globalizzato di oggi si presta a ben altre conquiste.

Il Tomb Raider del 2018 fa probabilmente tesoro del roboante fallimento dell’Assassin’s Creed cinematografico, sforzandosi di riproporre sul grande schermo molti degli elementi che hanno fatto la fortuna del videogame. Chi conosce il personaggio digitale, poi, non faticherà a riconoscere parti della trama del videogioco uscito nel 2013, opportunamente modificata per un pubblico di neofiti e semplificata nelle parti riguardanti gli enigmi, che privati di interazione perdono ovviamente di senso.

Interpretata con piglio dall’affascinante Alicia Vikander, Lara Croft pecca purtroppo di “superominicità”: seppur presentata inizialmente nei suoi fallimenti, una volta entrata realmente in azione non sbaglia più un colpo, attingendo a risorse e conoscenze la cui origine è sconosciuta agli spettatori e non pagando dazio alle tante ferite di cui resta vittima nel corso delle due ore di proiezione. Ha però il pregio di non riempire i propri dialoghi di battutine idiote nel peggior stile Marvel Studios e di non parlare da sola durante le scene più concitate. Non a caso, rispetto agli omologhi in tuta di Spandex Tomb Raider è un film decisamente più d’avventura e meno comico.

La regia del norvegese Roar Uthaug è ben movimentata anche se non sempre supportata a dovere dagli effetti speciali e dalla partitura musicale. Per quanto lo spettacolo sia solo di rado realmente avvincente non è comunque mai noioso, e forse in questo gli fa gioco il non essersi ancora fatto ripetitivo come capita invece con i cinefumetti più recenti. Va però detto che, non offrendo sostanzialmente nulla di inedito, potrebbe lasciare insoddisfatti gli spettatori non totalmente ben disposti. Anche perché, non c’è dubbio che l’epilogo sia talmente banale da risultare fastidioso.


La locandinaTitolo: Tomb Raider (Id.)
Regia: Roar Uthaug
Sceneggiatura: Geneva Robertson-Dworet, Alastair Siddons
Fotografia: George Richmond
Interpreti: Alicia Vikander, Dominic West, Walton Goggins, Daniel Wu, Kristin Scott Thomas, Derek Jacobi, Alexandre Willaume, Hannah John-Kamen, Josef Altin, Billy Postlethwaite, Roger Jean Nsengiyumva, Jaime Winstone, Michael Obiora, Maisy De Freitas, Emily Carey
Nazionalità: Regno Unito – USA, 2018
Durata: 1h. 58′


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Attualmente ci sono 3 commenti a questo articolo:

  1. Sebastiano ha detto:

    mmm… ci casco solo perchè ho un biglietto omaggio da buttare…

  2. Fabrizio Degni ha detto:

    Lo aspettavo anche se questi Avengers stanno impazzando ovunque 🙂 lei non avrà il personale di Angelina però dalla recensione sembra che questa volta sia il film a meritare.

  3. Marco ha detto:

    Anche se i film della Jolie hanno 18 e 16 anni, preferisco molto di più loro che quest’ultima banalotta produzione.
    La prima ora, pur altamente risaputa come vicenda, faceva sperare in un discreto proseguio ma la successiva ora di “avventura esotica” ha rovinato un pò tutto quanto.
    Inseguimenti, sparatoie e scene action triti e ritriti.
    Unica menzione la scena dell’aereo in bilico sulla cascata ben girata.
    ll seppur pregevole montaggio non ha aiutato la regia inesperta ed insipida.
    In sostanza la recensione mi trova piuttosto d’accordo, anche se i pregi li limiterei a ciò che ho scritto.

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