"Transformers 4" di Michael Bay
Universal, 16 Luglio 2014 – Brandizzato
Quattro anni dopo i disastrosi eventi che hanno segnato Chicago e i rapporti tra esseri umani e Autobot, i terrestri hanno la tecnologia e le conoscenze per spazzare definitivamente via, ogni transformer dal pianeta. Le cose, però, non vanno come inizialmente auspicato…
Con 200 milioni di dollari di budget e un’hype planetario montato ad arte fra trailer e campagne pubblicitarie, Michael Bay doveva limitarsi a incasellare le tessere di un mosaico che, dopo tre film, necessitava solo di essere fissato alla parete. Purtroppo i giocattoloni della Hasbro hanno nuovamente detto la loro, e questo capitolo altro non è che il trampolino di lancio per nuovi sequel o spin-off che francamente hanno stufato.
Il collezionista, l’appassionato, il fan, il seguace, l’adepto più avvezzo alla causa, dopo la visione di Transformers 4 andrà con molta probabilità a rispolverarsi il primo capitolo o i vari film cui sfacciatamente Bay ha attinto per un collage di clip che costringe lo spettatore a quasi 3 ore di proiezione: siamo ai limiti del plagio (ci sono anche i dinosauri…), in quei gironi dell’inferno in cui si brancola alla ricerca di idee e ispirazioni in grado di sorreggere un comparto in grafica computerizzata che non stupisce più come un tempo.
La storia è confusionaria e cerca di aggiungere al rapporto uomo-“macchina con sentimenti” il fattore familiare, un escamotage affidato al padre inventore fallito (Mark Wahlberg) e alla figlia adolescente casta quanto furba (Nicola Peltz). Le scaramucce tra i due sono stucchevoli, soprattutto pensando che si “gioca” con bombe tattiche in grado di spazzare via il pianeta Terra, con Transformers di ogni tipo, con città polverizzate a suon di missili e con servizi di intelligence poco intelligente. Un meltdown che finisce per mescolarsi con gli effetti speciali lasciando davvero perplessi. Padre e figlia sono poi accompagnati dal cattivo “pentito” Stanley Tucci, dal pilota di rally segretamente fidanzato con la ragazza e da altre figure che contribuiscono solo ad aggiungere un po’ di carne laddove la superlega metallica stile Terminator dà invece vita tanto a Minipony per bimbi quanto ad armi per adulti, tutto in tempo reale e oltre la fantascienza.
Un altro aspetto deplorevole della pellicola ci sono i brand, le marche che campeggiano ovunque: sembra di assistere a un catalogo pubblicitario con marchi in bella mostra perfino sulle portiere delle vetture, ralenti voluti per dare visibilità a questo o quel prodotto (assurdo il fermo immagine su Victoria’s Secret) e inquadrature gratuite volte esclusivamente a tal fine. A tutti gli amanti dei Transformers e del cinema non si può, insomma, che consigliare di non guardare questo film.
Titolo: Transformers 4 – L’era dell’estinzione (Transformers: Age of Extinction)
Regia: Michael Bay
Sceneggiatura: Ehren Kruger
Fotografia: Amir Mokri
Interpreti: Mark Wahlberg, Nicola Peltz, Jack Reynor, Stanley Tucci, Kelsey Grammer, Sophia Myles, Li Bingbing, Titus Welliver, T.J. Miller, James Bachman, Richard Riehle, Patrick Bristow
Nazionalità: USA – Cina, 2014
Durata: 2h. 45′
Recensite anche il 3.. Cmq da Transformers bisogna aspettarsi solo effetti speciali e qui forse eccedono però è questo che rende bello Tf4
Buonasera Rogi,
in questo 4to capitolo hanno decisamente debordato in quanto a CGI e obiettivamente la qualità complessiva, salvo alcune scene davvero ben realizzate, sa di già visto e non stupisce piu’. Si tratta di un sequel che, personalmente, considero inutile.
E’ un film inutile che ormai è assimilabile a uno spot per i giocattoli Hasbro. Mi sono piaciute parecchio, però ,sia la sequenza del duello nel condominio di Kowloon ad HK, sia l’interpretazione di Wahlberg nrl tenere in piedi in una sceneggiatura ridicola ai limiti del surreale.
Non nutrivo nessun interesse per questo nuovo capitolo dei Transformers se non per la presenza dei Dinobot ,soprattutto dopo l’incessante pubblicità di questi ultimi in clip,poster e trailer,ma la loro presenza ai fini della trama e totalmente inutile e ridondante !!!
Sceneggiatura inconsistente,personaggi puerili (eccezione Stanley Tucci) e fastidiosissimo doppiaggio dei robottoni……brutto come il terzo ma non imbarazzante come il secondo!!!!
Ciao Antonio,
quella dei Dinobot è stata una pagliacciata… mi verrebbe da ripetere “inutili” ma sarebbe un omaggio alla pochezza lessicale necessaria ad affrescare questo mero spot commerciale.
Mi auguro che il prossimo film abbia un cambio radicale di regia e sceneggiatura… e non finisca però con Bay alla produzione.
Mamma mia che brutto film..
Una noia mortale
Sento profumo di Razzie Awards per questo film ,Michael Bay supererà se stesso con i”riconoscimenti” dopo l’abominevole Transformers 2????
In effetti, a parte gli attori protagonisti, è in lizza in tutte le categorie…
Sicuramente dovrà vedersela con ” Tammy” il nuovo bruttissimo film con Mellissa McCarty e “Storia D’Inverno” che considero i peggiori film del 2014! Poi Grace Di Monaco e “Left Behind” con NIcolas Cage neanche scherzano…
No, penso che se la giocheranno “The Interview” e “Saving Christmas”. La shortlist per il peggior film, a parte questi tre, comprende Transcendence, Un milione di modi per morire nel West, Atlas Shrugged: Part III, Hercules – La leggenda ha inizio, Sex Tape, Ghost Movie 2, Tartarughe Ninja, Left Behind e I, Frankenstein.
Giocattolone come gli altri capitoli da cui prende solo i difetti già ben risaputi.
Tre scene degne di nota per la buona realizzazione in 165 minuti.
Pessime tutte le interpretazioni e i dialoghi.
Spettatore inondato da effetti CGI e suoni.