"Valentino - L'ultimo imperatore" di Matt Tyrnauer
Medusa, 20 Novembre 2009 – Originale
Il mondo del glamour in via d’estinzione di Valentino. Lavorando dal giugno 2005 al luglio 2007 la troupe ha girato oltre 250 ore di metraggio, il risultato è il racconto della sensazionale storia di un Maestro che si trova all’ultimo atto della sua celebratissima carriera…
Roma, 2007. La carriera dello stilista Valentino è arrivata quasi al raggiungimento del mezzo secolo, ma anche ad una decisione che appare ormai inevitabile o anche solamente ragionevole. Dopo un’intera vita dedicata alla professione con risaputo successo internazionale, Valentino deve decidere se continuare con la solita dedizione o se ritirarsi ancora con onore dalle scene…
Valentino: The Last Emperor è un film-documentario che si propone di celebrare la figura dell’acclamato stilista in modo originale o almeno diverso da come ci si potrebbe aspettare. Pur facendo naturalmente di Valentino il fulcro centrale del documentario, il film si mostra originale nel suo genere in quanto non è meramente celebrativo nel volerne ripercorrere la carriera né è formalmente didascalico nel ricostruirne gli eventi principali che l’hanno caratterizzata. Infatti, tutto ciò viene abilmente condensato in una efficace e rapida sequenza nella quale il montaggio riesce a riassumere l’ascesa di Valentino attraverso un ritmato accostamento di immagini utili a ricostruirne l’ascesa. Ma è soprattutto nel voler indagare le scelte che stanno alla base della decisione presa da Valentino di abbandonare le scene che il documentario assume un tono interessante per spogliarsi di quelli didascalici tipici del suo genere.
La narrazione risulta invece circolare in quanto l’inizio – nel quale si indagano brevemente le motivazioni che potrebbero esserci alla base di un ritiro per il momento ancora ipotetico – si ricollega alla fine che ne è il suo approdo, mostrando la decisione ormai da lui presa e spiegata in modo conciso nelle uniche didascalie presenti nel film, escluse quelle che spiegano a loro volta i ruoli dei vari personaggi nella vita e nella professione dello stilista. Ma, tra l’inizio e il finale, il documentario torna indietro nel tempo di un anno, precisamente nel 2006, nel culmine dei preparativi precedenti la presentazione di una collezione a Parigi. Senza ricorrere ad alcun attore ma filmando tanto i protagonisti quanto i personaggi secondari direttamente dalla realtà vera e propria, il documentario prosegue il suo stile insolito ricostruendo sì l’affascinante dietro le quinte delle sfilate, ma non tra il glamour delle sfilate – pur comunque naturalmente citate – bensì negli uffici e addirittura nel trambusto delle sartorie alle prese con i preparativi e cambiamenti dell’ultimo minuto. E in tal modo viene dato spazio al ruolo delle sarte stesse anziché alle top-model, permettendo allo spettatore di apprendere quanto esse siano preziose pur restando nell’ombra e senza avere mai i propri momenti di gloria.
In particolare, di Valentino vengono sì mostrati spaccati della vita privata facendo del suo socio e compagno di una vita Giancarlo Giammetti il co-protagonista del film, ma questo non avviene dal punto di vista privato bensì da quello professionale, per esempio ricostruendo i retroscena della scelta della scenografia di una sfilata. Di Valentino viene sì mostrata parzialmente la vita mondana con brevi sequenze nelle sue lussuose dimore o a bordo della sua barca durante un viaggio a Venezia, ma tutto questo avviene generalmente da sfondo al filo conduttore del documentario che rimane quello di sottolineare il dilemma interiore dello stilista nel dover decidere se abbandonare o meno il suo lavoro. Infine, vengono sì proposte delle feste alle quali partecipano i volti più noti del jet-set internazionale, ma solo per farne una rapida carrellata e dare invece voce a uno di essi sempre e solo per riproporre il filo conduttore del ritiro di Valentino e degli eventuali risvolti che esso potrebbe avere nella sua vita privata.
Il film risulta essere dunque un documentario insolito, anche spettacolare per esempio nella sequenza conclusiva che propone i festeggiamenti indimenticabili avvenuti a Roma nel 2007 in occasione dei 45 anni di carriera di Valentino che, come afferma egli stesso nell’incipit, è nata in quanto, se ama e ha sempre amato il bello, non è una colpa. Si tratta comunque di un film che, pur rendendo omaggio a un’eccezionale carriera, riesce anche a focalizzare il fondamentale contributo che Valentino ha dato al made in Italy nel mondo durante questo quasi mezzo secolo di lavoro.
Titolo: Valentino – L’ultimo imperatore (Valentino: The Last Emperor)
Regia: Matt Tyrnauer
Sceneggiatura: —
Fotografia: Tom Hurwitz
Interpreti: Valentino, Giancarlo Giammetti
Nazionalità: USA, 2008
Durata: 1h. 36′
unico,grande,valentino.tutto il resto e noia.
Il vero imperatore e’ Armani non certo Valentino .