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"Vero come la finzione" di Marc Forster

2 febbraio 2007 Recensioni 0 Commenti
Vero come la finzione

Sony, 2 Febbraio 2007 – Sofisticato

Ogni mattina Harold Crick conta i passi che lo dividono dalla fermata dell’autobus e si lavava i denti con lo stesso numero di colpi di spazzolino. Una mattina, davanti allo specchio, sente una voce femminile che descrive nei minimi dettagli tutte le sue azioni nel momento stesso in cui lui le compie…


Will Ferrell con Maggie Gyllenhaal sullo sfondo in una scena di Vero come la finzioneCambio radicale di toni per Marc Forster, che dopo il dramma e la tensione cupa di Monster’s Ball e Stay, torna alla leggerezza surreale del suo fiabesco Neverland quasi traslandola ai tempi odierni, guarnendo qua e là con una buona dose di cinismo e saldo pragmatismo. La finzione del libro (e del titolo) va di pari passo con la realtà in questa bizzarra ma semplice storia scritta con il piglio che solo gli sceneggiatori di grande talento hanno, con la sicurezza e la mano ferma di chi sa cosa vuole raccontare e come raccontarlo senza strafare. Ci mette anche la giusta dose di ironia l’esordiente Zach Helm nello scrivere quest’originale sceneggiatura, il giusto ritmo, alternando fasi più drammatiche e riflessive dotate di rara poesia, e scene di esilarante comicità sempre piuttosto sofisticata e mai trascendentale.

Queen Latifah e Emma Thompson in Vero come la finzioneTutto questo non sarebbe stato possibile se nei panni del protagonista non ci fosse stato Will Ferrell, che con la sua faccia un po’ stralunata e quel suo essere un po’ spilungone dai movimenti impacciati, riesce per la prima volta a dimostrare le sue (finora inespresse) grandi doti interpretative. Personaggi da applausi anche quelli della scrittrice in crisi d’ispirazione e del sarcastico professore di lettere: la romanziera è interpretata magistralmente da Emma Thompson, una straordinaria attrice finalmente rediviva sui grandi schermi di tutto il mondo, mentre il professore è uno strepitoso Dustin Hoffman che dopo tanti ruoli drammatici torna a sorridere e a farci sorridere con un inedito letterato dalla battuta facile.

Will Ferrell in una scena di Vero come la finzioneSurreale e coinvolgente, il film non fa che confermare quanto di buono si era pensato di Forster nel corso degli anni e non può non farci sperare in grande per il futuro. Le sue potenzialità di cineasta sono finora rimaste piuttosto soffocate come dentro un vulcano inattivo, e Vero come la finzione è la dimostrazione che l’eruzione è ormai molto vicina. Un film raffinato ed affascinante che non potrà lasciarvi indifferenti e che, nel cast, include anche la bravissima Maggie Gyllenhaal nel ruolo della sexy pasticcera anarchica capace di far innamorare l’esattore delle tasse e di cambiargli la vita.

Will Ferrell e Dustin Hoffman in Vero come la finzioneIn pratica, Vero come la finzione parla di un orologio, quello di Harold Crick, l’unico vero assoluto protagonista dell’intera esistenza del suo proprietario e oggetto in grado di racchiudere in sé l’essenza di questo film, la frenesia del tempo nel suo scorrere inesorabile e l’ineluttabilità di un destino che sembra “scritto” per tutti noi ma non fino alla fine, esattamente come accade per Harold.


Titolo: Vero come la finzione (Stranger Than Fiction)
Regia: Marc Forster
Sceneggiatura: Zach Helm
Fotografia: Roberto Schaefer
Interpreti: Will Ferrell, Emma Thompson, Maggie Gyllenhaal, Dustin Hoffman, Queen Latifah, William Dick, Guy Massey, Martha Espinoza, Christian Stolte, T.J. Jagodowski, Peter Grosz, Ricky Adams, Denise Hughes, Peggy Roeder, Tom Hulce
Nazionalità: USA, 2006
Durata: 1h. 53′


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