Via dalla pazza folla di Thomas Vinterberg
20th Century Fox, 17 Settembre 2015 – Incompleto
Gran Bretagna, 1870. Bathsheba Everdene è una giovane e bella donna che nel corso della sua vita riceve tre proposte di matrimonio, da tre uomini molto diversi. Quando però finalmente ne accetta una, la scelta si rivela sbagliata. Ma il destino le riserva molte sorprese…
Thomas Vinterberg è un autore di chiara fama: i suoi Festen, Riunione di famiglia e Il sospetto sono stati buoni successi del cinema autoriale europeo. Probabilmente i produttori di questa nuova versione di Via dalla pazza folla hanno pensato a lui per la sua capacità di narrare le tensioni sotterranee tra i protagonisti. Sulle capacità di Vinterberg autore non ci sono dubbi, ma sulle capacità del regista danese di calarsi in una dimensione produttiva diversa da quella autoriale, i dubbi erano sorti già ai tempi di Le forze del destino.
La sceneggiatura di Via dalla pazza folla, scritta David Nicholls (One Day), corre a perdifiato per concentrare in due ore le cinquecento pagine del romanzo di Thomas Hardy, e il regista è costretto a mettere in scena la storia senza poter approfondire i personaggi, che sembrano muoversi come automi, recitando una particina che non sentono loro. L’indubbia capacità di Vinterberg di raccontare le persone ha probabilmente bisogno di tempi e linguaggi diversi: Via dalla pazza folla sembra infatti un Bignami del complesso libro di Hardy.
I personaggi sono compressi e appiattiti, le loro motivazioni inesistenti (la caratterizzazione di Troy è davvero pessima) e non c’è un solo momento di vera passione durante le due ore di proiezione. D’altra parte, va dato atto a Vinterberg di essere un regista di razza: fuori dal suo ambiente, spaesato da una sceneggiatura che non lo rispecchia e non lo aiuta, riesce comunque a tenere in piedi il film, soprattutto grazie a inquadrature esteticamente perfette. Il budget decisamente superiore rispetto ai film danesi di Vinterberg lo aiuta in una messa in scena più rigorosa, quasi sempre libera dalla macchina a mano che ha caratterizzato le sue produzioni precedenti, ma probabilmente lo limita nelle capacità espressive, che sono quasi sempre delegate alle capacità degli attori.
Se Vinterberg ci mette tutta la sua maestria di regista, Carey Mulligan non è da meno e regge sulle sole sue spalle il peso dell’intero film, dando solidità e carattere al personaggio principale, l’unico caratterizzato a tutto tondo. Il resto del cast, pur composto da nomi di prestigio, ha ruoli marginali e molto sacrificati dalla sceneggiatura che li riduce a poco più che macchiette. Così Michael Sheen non ha materialmente il tempo di caratterizzare l’evoluzione del suo personaggio, mentre Juno Temple è sprecata in una particina di poche scene. In sostanza, Via dalla pazza folla è un adattamento complessivamente poco riuscito che avrebbe avuto bisogno di molto più respiro e di maggiore dettaglio.
Titolo: Via dalla pazza folla (Far from the Madding Crowd)
Regia: Thomas Vinterberg
Sceneggiatura: David Nicholls
Fotografia: Charlotte Bruus Christensen
Interpreti: Carey Mulligan, Matthias Schoenaerts, Tilly Vosburgh, Mark Wingett, Dorian Lough, Sam Phillips, Tom Sturridge, Juno Temple, Bradley Hall, Hilton McRae, Jessica Barden, Harry Peacock, Victor McGuire, Michael Sheen, Jody Halse
Nazionalità: Regno Unito, 2015
Durata: 1h. 59′
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