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"The Dreamers - I sognatori" di Bernardo Bertolucci

31 agosto 2003 Recensioni 4 Commenti
The Dreamers - I sognatori

Medusa, 10 Ottobre 2003 – Pessimo

Rimasti soli a Parigi mentre i genitori sono in vacanza, Isabelle e suo fratello Theo invitano nel loro appartamento un giovane statunitense incontrato alla Cinémathéque. Sullo sfondo del turbolento panorama politico che portò al Maggio ’68, i tre ragazzi si chiudono in casa esplorando emozioni ed erotismo…


Louis Garrel, Michael Pitt ed Eva Green in una scena di The Dreamers - I sognatoriPartendo probabilmente dall’idea di realizzare un Novecento – Atto III, Bernardo Bertolucci tenta di raccontarci il ’68 parigino attraverso gli occhi di un ragazzo statunitense che studia alla Cinémathéque Française e si lega profondamente con due eccentrici compagni di corso figli di un intellettuale. “Tenta”, Bertolucci, perché se il suo scopo era quello di far capire cosa davvero sia stato il ’68 a che non l’ha visto, la cosa non gli è riuscita per nulla. La politica, in effetti, rimane eccessivamente sullo sfondo rispetto alla scoperta della sessualità da parte dei tre protagonisti, inserendosi in primo piano in modi che risultano spesso abbastanza irritanti. L’efficacia in senso politico della pellicola è quindi limitata a chi il ’68 l’ha vissuto, magari combattuto, e potrà quindi usare questa proiezione per ripensare alle esperienze passate. Il risultato, in effetti, sembra essere più una versione pseudo-intellettuale di Ultimo tango a Parigi che non un nuovo capitolo della storia politica d’Italia.

Michael Pitt ed Eva Green in The Dreamers - I sognatoriEssendo tre studenti di cinema particolarmente vivaci, Matthew, Theo e Isabelle giocano spesso con il cinema, continuando a lanciarsi indovinelli citazionisti e a rimettere in scena sequenze dei film che amano. E l’idea filmica di Bertolucci di far seguire le citazioni verbali con spezzoni dei film citati è ottima, rende anche più divertente il gioco dei ragazzi, ma funziona solo per chi è amante del cinema e può provare ad anticipare i personaggi nella soluzione. Agli altri rimarrà probabilmente un senso di straniamento nei confronti del mondo in cui vivono i protagonisti e un po’ di irritazione riguardo il modo in cui il film è costruito.

Michael Pitt e Louis Garrel in The Dreamers in The Dreamers - I sognatoriGrande spazio sulla stampa è stato riservato all’esordiente Eva Green, che è certamente una ragazza dotata di fascino ma che non sembra avere il talento per rimanere a lungo di fronte alle luci della ribalta. Al suo fianco, l’anonimo Louis Garrel si fa notare più per il cognome (è figlio del Philippe Garrel regista di Sauvage innocence) che per la recitazione e lo statunitense Michael Pitt (Bully) sembra voler fare il verso al DiCaprio di Prova a prendermi e finisce per farsi ricordare solo per la scena della foto infilata nelle mutande. Ecco, in effetti questa riduzione cinematografica del romanzo The Holy Innocents di Gilbert Adair (qui anche sceneggiatore) temo finirà per farsi ricordare più per le scene di nudo frontale e per la selezione delle musiche di repertorio che non per il tema che, almeno sulla carta, dovrebbe affrontare. Colpa soprattutto della regia con poco controllo di Bertolucci e del finale banale e certo non ben girato.


La locandina di The Dreamers - I sognatoriTitolo: The Dreamers – I sognatori
Regia: Bernardo Bertolucci
Sceneggiatura: Gilbert Adair
Fotografia: Fabio Cinachetti
Interpreti: Michael Pitt, Eva Green, Louis Garrel, Robin Renucci, Anna Chancellor, Florian Cadiou, Jean-Pierre Léaud, Jean-Pierre Kalfon, Pierre Hancisse, Valentin Merlet, Lola Peploe, Ingy Fillion
Nazionalità: Italia – Francia – Regno Unito, 2003
Durata: 1h. 50′


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Attualmente ci sono 4 commenti a questo articolo:

  1. Riccardo ( ex Mickey Rourke ) ha detto:

    Io di Bertolucci ho visto ieri Novecento.
    Il film dura quasi 5 ore e mezzo però mi è piaciuto tantissimo.
    A te Alberto è piaciuto?

  2. Alberto Cassani ha detto:

    Anche questo non lo vedo veramente da una vita, nonontante ce l’abbia in DVD. Non sono in grado di esprimere un giudizio di senso compiuto, ma quando l’avevo visto non m’era dispiaciuto.

  3. Riccardo ha detto:

    Alberto, è vero che il dvd di ultimo tango a parigi è vendibile solo all’estero?

    In un negozio mi dicono che è vendibile in Francia e da altre parti.
    Non lo vendono per via di tutto lo scandalo che ha fatto in italia ( anche se attualmente è mostrato di peggio.)
    Tu ne sai qualcosa?

  4. Alberto Cassani ha detto:

    Balle. Può darsi che non si trovi più perché è roba vecchia e non mi pare sia stato ristampata di recente, ma esiste eccome. E’ stato stampato dalla Eagle, prima nel 2002 e poi a fine 2004. Edizione integrale in doppio disco per il trentennale, con un sacco di extra.

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