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"Innocenza selvaggia" di Philippe Garrel

4 ottobre 2001 Recensioni 0 Commenti
Innocenza selvaggia

Disponibile in home-video – Freddo

Un giovane regista decide di prendere spunto dalla morte per overdose della moglie per realizzare il suo prossimo film. Trovare i finanziamenti non è facile a causa del tema, e alla fine il regista accetta quelli di un trafficante di droga proprio mentre la protagonista scivola davvero nella tossicodipendenza…


Una scenaPhilippe Garrel è un regista francese spesso premiato; suoi sono infatti L’enfant secret del 1982, che vinse il premio Jean Vigo, e J’entend plus la guitare, vincitore del Leone d’Argento a Venezia nel 1991. Gli spunti alla base di questo film erano davvero interessanti: il gioco del film nel film, l’uso del denaro sporco per sconfiggere il mondo che lo ha prodotto, la scelta (morale/immorale?) di sacrificare la vita di Lucie per realizzare un’opera d’arte che, in fondo, mira proprio a salvare vite come la sua. In fondo in fondo però Innocenza selvaggia non riesce a realizzare del tutto quello che promette: risulta a tratti eccessivamente pesante, soprattutto nella parte iniziale, è spesso troppo verboso, intellettualoide; forse il suo difetto maggiore è la freddezza, il non saper coinvolgere lo spettatore nel dramma di Lucie e dello stesso Francois in una spirale che offriva invece davvero materiale adatto.

Una scenaTecnicamente Innocenza selvaggia è un film molto interessante: il bianco e nero bruciato contribuisce a creare l’atmosfera “maledetta” avvertibile sullo sfondo della vicenda, le ambientazioni che ricordano il cinema di Truffaut, sottolineate da un’ottima fotografia. Medhi Belhaj Kacem, Julia Faure e Michel Subor sono interpreti di ottimo livello. Quello che manca un po’ a questo film è il cuore: è fin troppo facile trovare sul mercato film che hanno solo quello, ma è davvero difficile fare un bel film tenendolo fuori dal gioco.


La locandina franceseTitolo: Innocenza selvaggia (Sauvage Innocence)
Regia: Philippe Garrel
Sceneggiatura: Philippe Garrel, Arlette Iangaman, Marc Cholodenko
Fotografia: Raoul Coutard
Interpreti: Mehdi Belhaj Kacem, Julia Faure, Jerome Huguet, Michel Subor, Mathieu Genet, Valérie Kéruzoré, Jean Pommier, Francine Bergé, Maurice Garrel, Huguette Maillard
Nazionalità: Francia – Olanda, 2001
Durata: 2h. 05′


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