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In amore niente regole di George Clooney

14 aprile 2008 Recensioni 0 Commenti
In amore niente regole

Universal, 11 Aprile 2008 – Ironico

Stati Uniti, 1925. Per salvare dal fallimento la squadra di football americano in cui gioca, Dodge Connolly ingaggia il giovane campione universitario ed eroe di guerra Carter Rutherford. Ma nella vita di entrambi entra l’intraprendente giornalista Lexie Littleton…


Accantonando la linea impegnata che ha caratterizzato la sua più recente filmografia, con In amore niente regole George Clooney dirige e interpreta una commedia che – grazie alle buone scenografie, ai costumi, al trucco e alla ricercata fotografia dai toni seppiati – ricostruisce in maniera credibile e soddisfacente le atmosfere dell’epoca del Proibizionismo. All’interno di questo contesto, la trama non è di particolare spessore ma è strutturata in maniera tale da far funzionare comunque l’intero film.

Le tematiche trattate sono sostanzialmente tre, e vengono animate dai rapporti che si instaurano tra altrettanti protagonisti: lo sport tipicamente statunitense qual è il football e il campione per eccellenza qual è Carter; la rivalità sportiva e amorosa fra Dodge e Carter; la ricerca della verità da parte di Lexie, motivata in questo soprattutto dall’ambizione personale, circa un episodio di guerra del quale è protagonista lo stesso Carter. Il tutto è però sviluppato sempre con toni lievi e scanzonati. Se una trama con queste caratteristiche ha potuto funzionare, è stato perché si è deciso di supportarla non solo con il tipico stile leggero della commedia, ma soprattutto con battute spiritose e situazioni altrettanto divertenti, raggiungendo buoni risultati specialmente nel secondo caso.

Un’altra cifra stilistica di In amore niente regole è l’ironia: lo smaliziato protagonista – tanto nel gioco quanto nella vita privata – Dodge Connolly è interpretato in modo ironico e sornione dallo stesso Clooney mentre, se da un lato in questa commedia sono assenti particolari messaggi impegnati, è pur vero che la politica non è altrettanto assente. Il personaggio di Carter, eroico reduce della Grande Guerra, è un mezzo per dare una stoccata a quella parte della politica statunitense che ama “fabbricarsi gli eroi”, ma anche questa frecciata è lanciata in modo ironico, specie nella sequenza nella quale Carter narra fuori campo a Lexie la realtà dei fatti accaduti durante la sua partecipazione alla Grande Guerra. L’ironia serpeggia lungo tutto il film dall’inizio – nella presenza e nello sguardo di una mucca che osserva perplessa una partita dei Bulldogs – alla fine, quando vengono messe “sotto accusa” le nuove regole introdotte nel football, specie se a introdurle è stato il Commissario preposto e dalla condotta privata non propriamente irreprensibile…
L’ostacolo di interessare il pubblico contemporaneo con delle vicende appartenenti a quasi cento anni fa può dunque dirsi superato grazie alla costruzione di una commedia godibile, che in certi punti attinge anche dal teatro, specie nelle modalità di interazione tra gli attori durante i diverbi ma, soprattutto, nella sequenza ambientata nella cabina del treno riservata a Lexie, con tanto di sipario e palcoscenico a più livelli.

Infine, il treno – specie in corsa – è un’immagine ricorrente del film e, insieme alle fotografie seppiate che catturano per un attimo la realtà nei più piccoli dettagli accuratamente studiati a priori, contribuisce senza dubbio a conferire la giusta atmosfera d’epoca a un film che cronologicamente non lo è ma che per l’abilità tecnica con la quale è stato realizzato e l’attenzione ai particolari, gestualità compresa, potrebbe appartenerle.


Titolo: In amore niente regole (Leatherheads)
Regia: George Clooney
Sceneggiatura: Duncan Brantley, Rick Reilly
Fotografia: Newton Thomas Sigel
Interpreti: George Clooney, Renée Zellweger, John Krasinski, Jonathan Pryce, Peter Gerety, Stephen Root, Wayne Duvall, Keith Loneker, Malcolm Goodwin, Matt Bushell, Tommy Hinkley, Tim Griffin, Robert Baker, Nick Paonessa, Jack Thompson
Nazionalità: USA, 2008
Durata: 1h. 54′


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