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"Le regole del gioco" di Curtis Hanson

4 luglio 2007 Recensioni 0 Commenti
Tommaso Tocci, 4 Luglio 2007: Affievolito
Warner, 22 Giugno 2007

Billie giunge a Las Vegas con sogni che non hanno nulla a che vedere con il poker. Spera di crearsi una nuova vita come cantante e Vegas le sembra il luogo giusto per iniziare. Ma quando Billie incontra Huck Cheever la sua vita cambia in un modo che non poteva assolutamente prevedere…


Il poker, si sa, è sempre più di moda. Grazie alla fortuna televisiva ereditata dagli States e alla relativa penetrazione cinematografica, la sua variante texana è diventata argomento di conversazione parecchio diffuso. Non stupisce quindi l’arrivo (parecchio in ritardo rispetto alla realizzazione, anche oltreoceano) sugli schermi cinematografici di quello che potenzialmente è il chick flick bipartisan definitivo, il film perfetto da vedere in compagnia femminile. La combinazione di storia d’amore per lei e corpose scene di gioco al tavolo verde per lui costituisce sicura attrazione. Il problema è che Le regole del gioco, pur non risparmiandosi sulle due componenti, risulta piuttosto scialbo nell’intensità.

Il protagonista Eric Bana si aggira per una Las Vegas invero suggestiva (perché più vissuta del solito, sentita come tessuto urbano e non come parco giochi), spendendo il suo tempo (tutto) e i suoi soldi (tutti, e anche di più) tra un casinò e l’altro. Vittima di irrisolti paterni da manuale, il nostro vivacchia tra polli da spennare e frequentazioni femminili a rapida scadenza. Siccome però è appena arrivata in città Drew Barrymore, carina, seria e digiuna di poker, qualche priorità dovrà presto essere rivista.

Le regole del gioco sembra soffrire di un ristretto margine di movimento all’interno dei sentieri di genere: tutto è troppo come ci si aspetta che sia, senza sferzate, senza che si conduca lo spettatore a godere delle convenzioni di sceneggiatura. La sensazione di asfissia era in effetti preannunciata dal leitmotiv del “giochi a poker come dovresti vivere, e viceversa”, che dovrebbe essere la linea conflittuale del protagonista e invece viene blandamente sfruttata. Il poker c’è, ce n’è molto, ma raramente produce pathos. Il regista, Curtis Hanson, dice di aver organizzato la sua visione della partita concentrando la focalizzazione sul suo personaggio, in aperta opposizione con l’onniscienza televisiva che scruta tutti i giocatori. Si tratta di un’osservazione sensata, che però presuppone un interesse molto forte per le sorti del fascinoso gambler. Cosa è andato storto?

A onor del vero, la prima metà del film non soffre di queste mancanze, e riesce invece a incuriosire con un ritratto cittadino di grande vivacità, popolato di personaggi strambi e originali accomunati dall’obiettivo di far soldi in un contesto dove il ludo la fa da padrone. Quando si tratta di incanalare il rapporto tra i due protagonisti e la storia di poker su un unico binario, la storia si spegne lentamente. C’era da aspettarsi molto di meglio da Eric Roth, sceneggiatore tra gli altri di Alì, Insider, Munich e Forrest Gump. Un peccato per lo stesso Hanson, che ultimamente non ne azzecca una. Dalla controversa scelta di 8 Mile, rivelatosi alla fine abbastanza riuscito, il regista che aveva toccato il cielo con lo splendido L.A. Confidential ha deviato su pellicole di corto respiro, che non rendono giustizia al suo versatile talento.

Come nota finale, bisogna far presente che il film è caratterizzato da una volgarità di adattamento che non si vedeva dai tempi della discutibile operazione di doppiaggio su Shaolin Soccer. Fortunatamente relegata alla parte finale del film, la becera pensata di strizzare l’occhio all’appassionato televisivo di poker tortura l’orecchio dello spettatore con le voci di Fabio Caressa e Stefano De Grandis a commentare il torneo. Se paradossalmente Caressa funziona nella parte, suscitando solo un fastidio “concettuale”, De Grandis produce uno straniamento talmente pietoso da inficiare la resa drammatica dell’ultima sequenza. Per quanto si possano capire il bisogno di comunicazione con una fetta di pubblico specializzata e il desiderio di “personalizzare” a livello nazionale l’esperienza pokeristica, questo cortocircuito è davvero uno scempio.


Titolo: Le regole del gioco – Lucky You (Lucky You)
Regia: Curtis Hanson
Sceneggiatura: Eric Roth, Curtis Hanson
Fotografia: Peter Deming
Interpreti: Eric Bana, Drew Barrymore, Robert Duvall, Debra Messing, Horatio Sanz, Charles Martin Smith, Saverio Guerra, Jean Smart, Robert Downey Jr, Joey Kern, Delaine Yates, Bill May, Phyllis Somervill, Yetta Gottesman, Danny Hoch
Nazionalità: USA, 2007
Durata: 2h. 04′


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