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"Sinbad" di Patrick Gilmore & Tim Johnson

17 novembre 2003 Recensioni 2 Commenti
Sinbad - La leggenda dei sette mari

Uip, 19 Dicembre 2003 – Marginale

Sinbad è un pirata che solca i Sette Mari alla ricerca di navi da abbordare e tesori da rubare. Accusato del furto del magico Libro della Pace alla Dea Eris, per provare a sua innocenza Sinbad fa rotta verso il terribile regno di Tartaro…


Il protagonista di Sinbad - La leggenda dei sette mariPiù ancora che i cartoni Disney, le produzioni animate della Dreamworks sono davvero riconoscibili al primo sguadro. Praticamente – diciamocelo chiaramente – i loro personaggi si somigliano tutti: ad esempio questo Sinbad ha un viso terribilmente simile a quello di Picolo Fiume, il protagonista umano di Spirit. Questo Sinbad, però, è decisamente meno riuscito rispetto al cartoon western presentato l’anno scorso, che nonostante le tante critiche negative ricevute è stato l’unico cartone del Natale 2002 ad ottenere incassi dignitosi. In più, Sinbad ha la sfortuna di arrivare a ruota dell’attesissimo Alla ricerca di Nemo.

Eris in Sinbad - La leggenda dei sette mariSinbad è un pirata che solca i Sette Mari alla ricerca di navi da abbordare e tesori da rubare. Tentando di sottrarre il magico Libro della Pace Sinbad incontra Proteo, Principe di Siracusa e suo amico d’infanzia. Alla fine, è la Dea Eris a rubare il Libro e portarlo nel terribile regno di Tartaro. Accusato del furto, Sinbad è condannato a morte ma Proteo convince il consiglio a dargli modo di provare che la storia di Eris è vera e recuperare il libro, tenendo proprio Proteo come garanzia del suo ritorno. Sinbad parte quindi alla volta… delle Isole Fiji! Almeno fino a quando Marina, la fidanzata di Proteo, non lo convince a far rotta per Tartaro e provare a recuperare il Libro della Pace.

Sinbad e Marina Sinbad - La leggenda dei sette mariNon che sia un brutto film, questo Sinbad, ma la storia è sviluppata in maniera un po’ piatta e con troppi tempi morti. Non c’è nessuna scena che sappia stupire e nessun dialogo che sappia davvero divertire. Anche dal lato visivo il film non eccelle, pur lasciandosi tranquillamente guardare, ma è chiaro che i problemi maggiori arrivano dalla sceneggiatura: evidentemente quando John Logan lavora da solo (The Time Machine, Star Trek: Nemesis) è molto meno efficace rispetto a quando le sue cose vengono riscritte da altri (Il Gladiatore, Ogni maledetta domenica). Bisogna comunque dire che i personaggi di contorno sono decisamente validi, ed è bello vedere come gli siano state date voci efficaci anche nella versione italiana. Non è così invece per i due protagonisti, doppiati da “prezzemolino” Insegno e da un’inascoltabile Claudia Gerini.


La locandina di Sinbad - La leggenda dei sette mariTitolo: Sinbad – La leggenda dei sette mari (Sinbad: Legend of the Seven Seas)
Regia: Patrick Gilmore, Tim Johnson
Sceneggiatura: John Logan
Fotografia:
Doppiatorii: Pino Insegno, Claudia Gerini, Roberta Greganti, Riccardo Rossi, Alessandro Rossi
Nazionalità: USA, 2003
Durata: 1h. 26′


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Attualmente ci sono 2 commenti a questo articolo:

  1. Riccardo ha detto:

    Cartoon veramente simpatico, però mi ha deluso il fatto che non abbia niente a che fare con il simbad della fiaba delle mille e una notte.
    Inoltre non sono molto d’accordo con la recensione: ci sono sequenze belle e indimenticabili:
    l’incontro con le sirene, l’inseguimento con l’uccello di ghiaccio, la fine del mondo ( che il terzo pirata dei caraibi ha plagiato )
    E voglio dire anche una cosa sul doppiaggio, ho visto sinbad in versione originale e in versione italiana, la voce di Pitt non si addice al personaggio mentre quella di Pino Insegno gli sta da Dio.

  2. Alberto Cassani ha detto:

    Il problema era che Insegno doppiava un film su due, in quel periodo, e la sua onnipresenza era veramente fastidiosa.

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