Stai leggendo:

"Breaking Dawn Parte II" di Bill Condon

15 novembre 2012 Recensioni 7 Commenti
Luca Buccella, 12 Novembre 2012: Ridicolo
Eagle Pictures, 14 Novembre 2012

Dopo essere sopravvissuta al parto, Bella inizia la sua nuova vita da vampiro ma i Volturi, convinti che la figlia di Bella ed Edward sia un bambino immortale, sono intenzionati a distruggere il clan dei Cullen. Inizia per i membri della famiglia una corsa contro il tempo alla ricerca di alleati…


Dopo quattro anni, la saga di Twilight giunge finalmente al termine con Breaking Dawn – Parte 2. Considerando che la pellicola è stata girata in contemporanea con la prima parte, è naturale che il giudizio critico non possa discostarsi molto da quello del penultimo capitolo. Torna la regia statica e assonnata del burattino Bill Condon, così come le interpretazioni senza controllo dei tre protagonisti: se Taylor Lautner continua ancora a essere il meno peggio del trio e Robert Pattinson risulta stavolta più contenuto e sopportabile, Kristen Stewart è indubbiamente l’anello debole: nonostante l’importante cambiamento avvenuto nel suo personaggio, l’attrice losangelina non riesce a mostrare sfumature nella sua interpretazione, risultando sguaiata soprattutto quando tenta di comunicare emozioni forti.

D’altronde è impossibile biasimare gli attori, totalmente privi di una regia che sappia guidarli o di una sceneggiatura degna di questo nome. Melissa Rosenberg si dimostra per l’ennesima volta incapace di adattare la serie di romanzi di Stephenie Meyer, riportando quanto scritto nei libri con una fedeltà da amanuense, nella speranza che una voice over esplicativa ogni tanto basti per far capire qualcosa ai non lettori. E quando vengono effettuate delle aggiunte inutili ai fini del racconto al solo scopo di raggiungere un climax, l’unico risultato è quello di far sentire gli spettatori presi in giro.

A non mancare affatto è una sensazione generale di ridicolo involontario, soprattutto di fronte alla raffigurazione stereotipata dei clan di vampiri alleati dei Cullen: tra succhiasangue rumeni con l’accento di Bela Lugosi e nativi della foresta amazzonica conciati come i protagonisti di Apocalypto, diventa impossibile ricacciare indietro le risate. La colonna sonora di Carter Burwell non aiuta, così come la fotografia da soap-opera di Guillermo Navarro. Rispetto al capitolo precedente è invece apprezzabile un ritmo più sostenuto, che non presenta significativi punti morti e rende il film più scorrevole.

Breaking Dawn – Parte 2 è l’esplicitazione finale di una saga che, partendo da un primo capitolo mediocre ma tutto sommato gradevole, è andata degenerando fino a perdere totalmente il contatto con il cinema. Forse un prodotto televisivo, sull’onda di serie adolescenziali quali The Vampire Diaries, sarebbe stato la scelta migliore.


Titolo: Breaking Dawn – Parte 2 (The Twilight Saga: Breaking Dawn – Part 2)
Regia: Bill Condon
Sceneggiatura: Melissa Rosenberg
Fotografia: Guillermo Navarro
Interpreti: Kristen Stewart, Robert Pattinson, Taylor Lautner, Peter Facinelli, Elizabeth Reaser, Ashley Greene, Jackson Rathbone, Kellan Lutz, Nikki Reed, Michael Sheen
Nazionalità: USA, 2012
Durata: 1h. 55′


Percorsi Tematici

  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  

Attualmente ci sono 7 commenti a questo articolo:

  1. Re del PopCorn ha detto:

    I precedenti tre capitoli sono veri gioielli di comicità più o meno involontaria. In alcune scene gli attori paiono proprio fare una fatica inumana per non scoppiare a ridere. Memorabile la battuta di Edward alla vista dell’ostinatamente seminudo Jack: “Ma questo non ce l’ha una camicia?”. Per quanto mi riguarda, questo è già capolavoro anche solo per locandina!

  2. Alberto Cassani ha detto:

    Il dramma è che invece un sacco di gente li prende sul serio…

  3. igor ha detto:

    Bello Il Migliore Voto:7 1 tempo lento ma secondo tempo EPICO

  4. Riccardo ha detto:

    Obbligato a vederlo dalla mia ragazza ieri sera.
    Quando hanno iniziato a scorrere i titoli di coda mi è venuta una voglia morbosa di vedere ’30 giorni di buio’

  5. Marco ha detto:

    Concordo con la recensione ma non proprio del tutto, nella sua bruttezza e mediocrità ho più apprezzato la Parte 1 rispetto a questo che altro non è una noiosa ed annacquata minestra riscaldata.
    Non succede praticamente niente in questo episodio finale e quel dannatissimo espediente narrativo nel prefinale prende sul serio in giro lo spettatore.
    In conclusione l’episodio finale della saga è, ironicamente, il più bello (parte 1) ed il più brutto (parte 2).

  6. Riccardo ha detto:

    Ma la prima parte si salvava con la scena finale “moderatamente splatter”

  7. Marco ha detto:

    Ho visto “The Host” tratto da un’altro romanzo della Mayer.
    Le mie aspettative erano assolutamente basse…ma alla fine un pò mi son dovuto ricredere.
    Posso affermare che: la trama è quantomeno originale (senza fare inutili paragoni scomodando “L’Invasione Degli Ultracorpi”); la regia e la sceneggiatura di Niccol, non proprio l’ultimo arrivato, tiene il ritmo e non è mai blanda a mio parere; vi sono due o tre scene d’azione ben montate che non guastano ed ho apprezzato le prestazioni attoriali di tutti.
    Di contro posso dire che serve una grossa sospensione dell’incredulità riguardo la protagonista (cade dal terzo piano, fa un’incidente e batte forte la testa contro una pietra e non muore…), gli effetti visivi non sono granchè (sembra di vedere una qualsiasi puntata di un serial sci-fi) e, trattandosi della Mayer, tutti i ragazzi sono bellissimi modelli stranamente…
    Anche la storia d’amore mi è sembrata una bella idea nuova (due ragazzi innamorati di due personalità diverse rinchiuse nella stessa ragazza) e la personalità della protagonista è stata debitamente ben descritta.
    Sul finale buonista e mieloso ci si accontenta alla fin fine.
    Molto bella anche l’ambientazione desertica che qui in Italia non vedremmo mai ed azzeccata la fotografia.
    Si, nulla di memorabile o di eccezionale, ma conoscendo le precedenti opere della scrittrice, un discreto passo avanti.

Scrivi un commento

Devi essere autenticato per inserire un commento.