"Il Miglio Verde" di Frank Darabont

Warner, 10 Marzo 2000 – Toccante
Louisiana, 1935. Il miglio verde è il braccio della morte del carcere statale, in cui arriva un nuovo John Coffey, condannato per violenza carnale e omicidio nei confronti di due bambine. Andrà sulla sedia elettrica come gli altri tre prigionieri, ma lui è diverso. Ha un dono: sa fare miracoli…
Seconda regia per il grande schermo per Frank Darabont, reduce dagli unanimi consensi ricevuti con Le ali della libertà. Fin qui specializzato in film horror, Darabont era stato autore di sceneggiature come Nightmare 3, Blob – Il fluido che uccide, La mosca 2 e Frankenstein di Mary Shelley, esordendo alla regia adattando per la televisione un racconto di Poe. Come Stephen King con Stagioni diverse aveva dimostrato di saper scrivere storie non horror, così con Le ali della libertà il regista nativo della Francia ha dimostrato di essere capace di raccontare anche storie non d’orrore. Rispetto al film precedente, qui Darabont (e King) ne riprende l’ambientazione carceraria, ne sposta la vicenda una decina d’anni indietro nel tempo e soprattutto sposta il punto di vista da un prigioniero ad una guardia carceraria.
Tom Hanks, attualmente uno degli attori più apprezzati da Hollywood, è sempre bravissimo nell’interpretare l’uomo comune che si ritrova suo malgrado in situazioni inusuali. Al suo fianco ci sono diversi volti più o meno noti, ma nessun nome veramente importante.
James Cromwell, il direttore del carcere, ha un futuro da spalla di lusso nonostante la nomination all’Oscar per Babe e un’altra ottima interpretazione in L.A. Confidential. Barry Pepper, Jeffrey DeMunn e David Morse interpretano molto bene le altre guardie carcerarie. Ma l’interpretazione che più rimane impressa è quella di Michael Clarke Duncan, che ha ottenuto la parte di John Coffey grazie all’interessamento di Bruce Willis, suo compagno di lavoro in Armageddon.
Il Miglio Verde è un film molto lungo, più di 3 ore, ma riesce a non essere eccessivamente pesante grazie soprattutto alla riuscita alternanza tra momenti drammatici e scene più leggere. Ha però il difetto di essere un po’ dispersivo in alcuni risvolti per colpa dei troppi elementi cui viene data importanza, e sembra eccessivamente prolungato nel prologo e nell’epilogo. La cornice moderna che apre e chiude il film sembra infatti totalmente superflua, ma per fortuna le scene realmente straordinarie sono più d’una, dalla prima esecuzione all’arrivo di Coffey in carcere all’ultimo miracolo (scena che per certi versi ne ricorda una analoga nel bel Powder di Victor Salva).
Film che gira attorno alla pena di morte, Il Miglio Verde è soprattutto la storia di un uomo dotato di un dono straordinario e del suo rapporto con un altro uomo. Nel suo non voler prendere posizione decisa riguardo la pena di morte si presta a interpretazioni diverse e a reazioni diverse da parte dei singoli spettatori. Di certo non è un film che lascia indifferenti, grazie alla storia intensa che racconta, alle buone prove attoriali e ad una regia avvolgente e misurata, capace di esaltare la forza del materiale a disposizione.
Titolo: Il Miglio Verde (The Green Mile)
Regia: Frank Darabont
Sceneggiatura: Frank Darabont
Fotografia: David Tattersall
Interpreti: Tom Hanks, Michael Clarke Duncan, David Morse, James Cromwell, Bonnie Hunt, Patricia Clarkson, Jeffrey DeMunn, Graham Greene, Jade Herrera, Michael Jeter, Doug Hutchinson, Barry Pepper, Sam Rockwell, Gary Sinise, Harry Dean Stanton
Nazionalità: USA, 1999
Durata: 3h. 08′
e’ il piu’ bel film che abbia mai visto
Impossibile vedere questo film a occhi asciutti.
straordinario film…….. molto commovente ,il grande giganta gentile mi ha emozionato tantisssssssimo!!!!!!!!
Interpretato in modo eccellente da tutti i protagonisti che riescono a penetrare in profondità il telespettatore cosa che è successa con me. Un po’ lunga l’introduzione ma è un film che ti coinvolge completamente