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"Le origini del male" di John Pogue

2 luglio 2014 Recensioni 2 Commenti
Le origini del male

Lucky Red, 2 Luglio 2014 – Tipico

Maggio 1974. Un giovane cameraman viene assunto da un professore universitario per riprendere un esperimento su una ragazza apparentemente posseduta da uno spirito. Il professore è convinto che lo “spirito” non sia altro che la manifestazione dei poteri telecinetici della ragazza, e vuole dimostrare a tutti i costi di avere ragione…


Erin Richards, Jared Harris, Sam Claplin, Olivia Cooke e Rory Flack-Byrne in una scena di Le origini del maleQuinto film prodotto dalla mitica Hammer dopo essere rinata dalle sue ceneri nel 2007 (tra i quattro precedenti anche The Woman in Black e il remake di Lasciami entrare), Le origini del male è un banale ma interessante horror che fa un uso ben dosato del film dentro il film. Caratterizzata da un look filmico adatto alla trama come anche alla storia della casa di produzione, la pellicola di John Pogue (già sceneggiatore di Rollerball e Nave fantasma) non riesce mai realmente a spaventare e si sviluppa lungo una linea totalmente prevedibile, eppure non annoia e riesce a non farsi odiare.

Sam Claplin e Olivia Cooke in Le origini del maleLa sceneggiatura di Tom de Ville – poi riscritta da Rosenberg, Moverman e Pogue – prende spunto dal cosiddetto “Philip Experiment”, con cui nel 1972 un gruppo di parapsicologi canadesi evocò un fantasma inventato appositamente per dimostrare come le manifestazioni sovrannaturali siano in realtà create dalla mente umana. Come detto, però, di questa ricerca resta solo la convinzione degli sperimentatori, nonostante una fotografia a fine film vorrebbe farci credere il contrario.

Jared Harris in Le origini del maleInterpretato da un convincente Jared Harris e da giovani bene in parte, Le origini del male rinchiude i suoi cinque protagonisti nella più tipica delle ville di campagna (inglese, stavolta, ma non cambia nulla) e prova l’escalation emotiva snocciolando i classici stereotipi del genere. Ma appunto, pur non sembrando solamente un trito rimescolio di ingredienti rancidi, non ha nulla che meriti davvero di essere visto. Né tantomeno ricordato.


La locandina di Le origini del maleTitolo: Le origini del male (The Quiet Ones)
Regia: John Pogue
Sceneggiatura: Craig Rosenberg, Oren Moverman, John Pogue
Fotografia: Mátyás Erdély
Interpreti: Jared Harris, Sam Claplin, Erin Richards, Rory Flack-Byrne, Olivia Cooke, Laurie Calvert, Aldo Maland, Max Pirkis, Tracy Ray, Richard Cunningham, Eileen Nicholas, Rebecca Scott, Aretha Ayeh, Max Mackintosh, Harman Singh, Ben Holden
Nazionalità: Regno Unito – USA, 2014
Durata: 1h. 38′


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Attualmente ci sono 2 commenti a questo articolo:

  1. Marco ha detto:

    Bah io invece, a parte le convincenti interpretazioni di Harris e della Cooke, altro non ho visto che noia mortale.
    Paura assente, unici balzi provocati dal ritrito picco di musica sparato improvvisamente, script che sembra un collage di situazioni simili ad altri film già visti e noti.
    Solo qualche passaggio interessante durante le presunte evocazioni dello spirito.
    Finale blando. Regia anonima.
    Di horror veramente ben poco.

  2. Alberto Cassani ha detto:

    Ma infatti ho scritto che il film non ha nulla che meriti la visione, che non fa paura e che ha uno sviluppo prevedibile. Però, per quanto non ci sia stato nulla che mi abbia colpito, io non mi sono davvero annoiato e l’ho trovato realizzato tecnicamente bene. Di qui la decisione di dargli il semaforo giallo invece che rosso.

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