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"Mission: Impossible - Rogue Nation" di Christopher McQuarrie

20 agosto 2015 Recensioni 2 Commenti
Mission: Impossible 5

Universal, 19 Agosto 2015 – Automatico

La squadra Missione Impossibile è soppressa a causa dei metodi poco ortodossi dei suoi agenti. Questo non ferma Ethan Hunt dal dare la caccia al Sindacato, un’organizzazione composta di agenti che i loro governi presumono morti, che sembra voler intavolare una partita proprio con lui…


Tom Cruise in una scena di Mission: Impossible - Rogue NationL’interprete e produttore Tom Cruise mette insieme una nuova avventura per la serie che gli ha portato maggiore fortuna negli ultimi anni, di nuovo insieme a J.J. Abrams (per la terza volta produttore) e Christopher McQuarrie, che già ha diretto per lui lo scialbo Jack Reacher. I tre cuochi principali sono perfettamente consapevoli di potenzialità e limiti del franchise, e sembrano non volersi prendere nessun rischio di un qualsiasi serio rinnovamento. E in verità, fanno anche bene: la formula ha sempre pagato commercialmente, e prima di quest’ultimo episodio è già sopravvissuta alle mani di quattro registi che più diversi non si potrebbe.

Alec Baldwin e Simon Pegg in Mission: Impossible - Rogue NationTolto il prologo, la prima mezzora di Mission: Impossible – Rogue Nation stenta a coinvolgere davvero, e allora si ritorna velocemente al già noto, all’operazione ad alto tasso di tecnologia e azione pura, che qui prende la forma prima di uno scontro multiplo in un teatro dell’Opera e poi di una sorta di caveau sottomarino. Tutte cose viste nei film precedenti, che tornano con la medesima efficacia, a dimostrare che il prototipo funziona sempre bene, se non meglio. L’unica differenza sta in un tentativo di spostare lo scontro con l’antagonista di turno a un livello anche strategico, fatto di mosse, contromosse e anticipazioni. Tentativo riuscito però solo in parte, perché portato avanti con poca convinzione e con un antagonista privo di carisma, tanto che a tratti si rimpiange l’analoga partita del secondo Sherlock Holmes di Guy Ritchie, che già non era niente di che.

Rebecca Ferguson in una scena di Mission: Impossible - Rogue NationGlobalmente inferiore agli ultimi due capitoli che l’hanno preceduto ma ugualmente compatto e frenetico quanto basta per staccare il cervello, questo piacevole blockbuster estivo si pone oramai come la definitiva versione action e autoironica di quello che fu il film di spionaggio. Sarà probabilmente molto più interessante aspettare l’uscita del prossimo James Bond, Spectre, per poter valutare davvero lo stato di salute del genere.


La locandina di  Mission: Impossible - Rogue NationTitolo: Mission: Impossible – Rogue Nation (Id.)
Regia: Christopher McQuarrie
Sceneggiatura: Christopher McQuarrie
Fotografia: Robert Elswit
Interpreti: Tom Cruise, Jeremy Renner, Simon Pegg, Rebecca Ferguson, Ving Rhames, Sean Harris, Simon McBurney, Jingchu Zhang, Tom Hollander, Jens Hultén, Alec Baldwin, Mateo Rufino, Fernando Abadie, Alec Utgoff, Hermione Corfield
Nazionalità: USA – Hong Kong – Cina, 2015
Durata: 2h. 11′


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Attualmente ci sono 2 commenti a questo articolo:

  1. Fabrizio Degni ha detto:

    Semplicemente… grandioso.
    Ci sono sigilli che non temo contraffazione, che riesco a farsi beffa del tempo e della tenuta “del collante”, di quell’essere senza apparire che i trailer riescono a confezionare ad arte: c’e’ Tom Cruise e… beh, il resto.
    Adoro questo attore… fu per lui che mi iscrissi all’Accademia Aeronautica dopo aver pensionato videoregistratori uno dopo l’altro, per testine che non riuscivano a tener testa alla tempra del VHS su cui era immortalato Top Gun.
    La scena in moto, con lui senza casco, che nuovamente corre dietro una donna, con l’aria che impatta su viso e capelli, come un indomito, unico, solitario hanno ben poco da condividere con la sufficienza con cui i film e le produzioni moderne tentano di riportare in auge i capolavori di un tempo e… questa e’ solo una fra le chicche presenti nel film.
    La trama e’ articolata e lo spettatore viene di volta in volta portato a credere che la soluzione sia unica e le apparenze reali ma se l’MI fosse un gruppo qualunque, certamente non staremmo qui a tesserne le abilita’ tattiche e risolutive… la creativita’ e la tenacia, la follia e l’estrema raffinatezza.
    Il film scorre come le giornate di una settimana di vacanza: un minuto rincorre l’altro per scene e situazioni che potendo contare anche su un umorismo consolidato, finiscono, per condurre ai titoli di coda con la voglia di un seguito “ora e subito”.
    Forse il dispiacere e’ la consapevolezza di un’attesa indefinita per un prossimo episodio, che veda nuovamente Cruise al timone non piu’ come unico one-man-show ma come leader di un gruppo che ha il proprio spazio per emergere e mostrare quanto sia l’unione il segreto della forza.

    Consigliatissimo!!!

  2. Marco ha detto:

    Vero che nella prima mezz’ora il film stenta a decollare (la scena iniziale non è niente di che spettacolare) per poi ingranare e appassionare abbastanza lo spettatore ben disposto.
    Le scene action sono ben girate e montate e le prove da superare ben scritte ed architettate.
    Stavolta villain sottotono e per nulla caratterizzato in modo interessante. Finale bruttino.
    Buon passo in avanti, comunque, per McQuarrie dopo il noioso “Jack Reacher”.

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