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Hannibal di Ridley Scott

12 febbraio 2001 Recensioni 26 Commenti
Hannibal

FilmAuro, 9 Febbraio 2001 – Deludente

Sette anni dopo la scomparsa di Hannibal Lecter, l’agente FBI Clarice Starling si trova a dover dare nuovamente la caccia allo psichiatra antropofago, che all’insaputa di tutti è diventato il nuovo curatore di Palazzo Vecchio a Firenze…


Nel 1991 Il silenzio degli Innocenti vinse cinque Oscar e fu accolto ottimamente dalla critica e dal pubblico di tutto il mondo, così tanto da essere considerato uno dei migliori thriller del decennio scorso. La stessa cosa non si può certo dire del suo sequel, un film che sfiora il cattivo gusto e che invece di mettere paura o incutere timore disturba lo spettatore.

Anthony Hopkins in HannibalGran parte del successo de Il silenzio degli innocenti era dovuto alla tensione psicologica che si instaurava tra l’agente ed il dottore, dal loro rapporto ambiguo, dalla caratterizzazione perfetta data dai due attori (Hopkins e Foster). Ma in Hannibal tutto ciò non c’è. Hopkins è fenomenale come al solito, ma il suo Hannibal Lecter è troppo ironico (fino a sfiorare il ridicolo) e in alcuni casi agisce in una maniera troppo scontata. Julianne Moore è molto brava e convincente nel ruolo di una poliziotta, ma non è Clarice. Il suo personaggio è completamente diverso da quello della Foster. E’ inevitabile che sia così, sicuramente allo spettatore dispiacerà non vedere più quel personaggio forte e fragile allo stesso tempo: l’eroina è scomparsa, relegata ad un ruolo che grazie al lavoro degli sceneggiatori non è neanche l’ombra di quello portato precedentemente sullo schermo.

Julianne Moore in HannibalPersonaggi resi poco affascinanti, è questa la grave mancanza della sceneggiatura scritta a quattro mani da Steven Zaillian (Oscar per Schindler’s List e regista di Civil Action) e David Mamet (sceneggiatore de Gli intoccabili e regista de Il caso Winslow) chiamati a lavorare insieme per cercare di rendere l’omonimo libro di Thomas Harris un buon film senza però esserci riusciti.
La storia è lineare, con un discreto sviluppo delle tre storie parallele, ma ciò che non va è lo sviluppo caratteriale e psicologico dei personaggi, il tutto reso ancora peggiore da battute scontate (adatte semmai a film di serie B) e situazioni grottesche e fuori luogo. Lo sforzo dei due sceneggiatori è stato grande, ma era difficile ottenere un buon film da un libro così terribile.

Il regista Ridley Scott sul set di HannibalDiscreta la regia di Scott (non così spettacolare come ne Il Gladiatore), che forse non ha saputo sfruttare al massimo la bellezza di Firenze e rendere interessanti le scene più significative. Usa molto i primi piani, i contrasti di luce e oscurità e il ralenti nei momenti di maggiore confusione per l’agente Starling. Buona comunque la scena iniziale che vede Clarice nel bel mezzo di una sparatoria, ma a livello visivo non ci sono delle belle scene e alcune sono davvero orribili. In alcuni casi certe cose è meglio lasciarle solo immaginare, perché incute più angoscia ciò che non si vede di ciò che si vede. Troppa violenza e troppo cattivo gusto, in una storia che poteva essere narrata in una maniera più “elegante”.

Giancarlo Giannini in HannibalVeramente buona l’interpretazione di Giancarlo Giannini, mentre Gary Oldman non è eccezionale, forse anche per colpa degli strati di silicone per simulare il viso sfigurato che dovrebbe angosciarci ma che alla fine ci porta a scrutarlo con attenzione per capire cosa si poteva fare per renderlo più reale.

Buone le melodie create da Hans Zimmer, che proprio per il film ha creato l’opera lirica originale La vita nova di Dante. Ottimo il montaggio di Pietro Scalia (JFK, L.A. Confidential, Il Gladiatore…), che dà un senso logico ai fatti narrati. Ma il film voleva essere un capolavoro, e alla fine si rivela tutto fumo e niente arrosto.


La locandina di HannibalTitolo: Hannibal (Id.)
Regia: Ridley Scott
Sceneggiatura: David Mamet, Steven Zaillan
Fotografia: John Mathieson
Interpreti: Anthony Hopkins, Julianne Moore, Gary Oldman, Ray Liotta, Giancarlo Giannini, Francesca Neri, Enrico Lo Verso, Frankie R. Faison, Zeljko Ivanek, Hazelle Goodman, David Andrews, Francis Guinan, Mark Margolis, Ivano Marescotti
Nazionalità: USA, 2001
Durata: 2h. 07′


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Attualmente ci sono 26 commenti a questo articolo:

  1. Riccardo ( ex Mickey Rourke ) ha detto:

    Il migliore per me resta il silenzio degli innocenti.
    Anthony Hopkins da sempre un miscuglio fra macabro e humour noir, giannini grandioso come sempre. Julianne moore sarà anche brava nel suo ruolo, ha reso il suo personaggio più duro e maturo ma non vale la bellezza e la bravura di Jodie Foster.
    Riguardo a scott, mi sembra un regista in via di caduta solo raramente realizza lavori eccezionali ( il gladiatore, nessuna verità, american gangster e forse anche black hawk down che non sono mai riuscito a vedere del tutto ) per il resto fa fiasco vedete soltanto quel mattone de le crociate.
    è apprezzabile perché è un film a cui l’azione non manca, ma fa veramente schifo.
    l’interpretazione di Oldman nei panni della deforme vittima di lecter in cerca di vendetta è del tutto inutile.
    non è un film per tutti.
    il più violento e brutto della saga.

  2. Riccardo ( ex Mickey Rourke ) ha detto:

    Sicuramente è migliore il ridley scott anni 70-80

  3. Edoardo ha detto:

    Il più brutto è “HANNIBAL LECTER: Le origini del male”,questo in confronto è un capolavoro! Ma resta un prodotto che non può neanche esser paragonato a “Il silenzio degli innocenti”.

  4. Riccardo ( ex Mickey Rourke ) ha detto:

    Le uniche scene che ho apprezzato è la sparatoria nel mercato del pesce e la macabra cena in casa Lecter dove Hopkins apre il cervello a Ray Liotta per il resto fa proprio schifo ed è anche banale.
    altro che capolavoro.

  5. Edoardo ha detto:

    Infatti mica ho detto che è un capolavoro,dico che in confronto a “Le origini del male” è un capolavoro. Comunque la scena in cui Hannibal apre il cervello a Ray Liotta a me è sembrata banalissima,mentre le scene d’azione salvano il film,perchè Scott è un maestro a girarle,ma credo che per un film del genere avrebbero dovuto chiamare un altro regista e specialmente altri sceneggiatori. Hopkins e Giannini hanno dato il meglio di sè,ma non basta.

  6. Fabrizio ha detto:

    Secondo me questo film è un pò sottovalutato, e tende a deludere perchè viene dopo il “Silenzio degli innocenti” ed è un tipo di film completamente diverso, più scottiano. Ok, non è un filmone, ma come prodotto preso a sè, secondo me, non è affatto male e ci sono momenti tutt’altro che banali o non degni di nota. Fra l’altro “Hannibal” ha il pregio di avere un climax ottimo: mi riferisco alla scena di Lecter e Clarice con le manette ai polsi. Scott lo gestisce benissimo da un punto di vista registico, fino ad arrivare a quella fantastica zumata sul volto di Hannibal quando alza il coltello dopo aver pronunciato la battuta “farà male…”.
    Trovo che quella scena sia un piccolo gioiello, e anche se il resto del film non è tutto su quel livello e ci sono diverse cose bruttarelle, proprio quella scena insieme a qualche altra vale il prezzo del biglietto (o del noleggio).

  7. Riccardo ( ex Mickey Rourke ) ha detto:

    In ordine cronologico hannibal è l’ultimo, per me è stato un pessimo modo per dire addio al pazzo squilibrato più riuscito della storia del cinema, poteva essere un episodio finale con i fiocchi invece mi ha deluso soprattutto perché dietro la regia c’è scott, è troppo banale come film e tende ad evidenziare le scene di estrema violenza come copertura a un film che farebbe ridere anche gli anziani.

  8. Fabrizio ha detto:

    E vabbè, ci rinuncio. Sarà bello “John Rambo”, dai.

  9. Riccardo ( ex Mickey Rourke ) ha detto:

    A me John Rambo è piaciuto, potete dirci quello che volete, anzi l’ho trovato un buon concludi-saga, è l’idea del V episodio che mi spaventa, dicono che potrebbe narrare lo scontro fra Rambo e una bestia semi-umana oppure la lotta fra Rambo e dei trafficanti di droga in messico. A me sembrano temi già utilizzati.
    Anche il tema di John Rambo era già affrontato quello dei missionari che portano pace e amore in zone di guerra, ma lì è riuscito bene.
    Hannibal invece a me non è piaciuto, si poteva fare qualcosa di grandioso.
    Scott ci sa fare con la camera da presa, è uno dei migliori registi che siano mai esistiti ma qui si è lasciato prendere la mano perché credeva che mostrando sangue a tonellate avrebbe fatto un capolavoro ma questo non centra.
    La storia è anche buona ma è come è stata realizzata che non mi piace.
    Inoltre, gran parte del film è ambientato a Firenze, Scott ha mancato di dare un po’ di tocco ITALIANO, invece anche il pedinamento notturno sembra qualcosa tipo THE DEPARTED o IL BRACCIO VIOLENTO DELLA LEGGE, e invece del solito ispettore cocciuto ( Giannini ) potevano metterci i RIS.

  10. Adriano ha detto:

    Secondo me è un film d’azione-drammatico piuttosto che un thriller, comunque è molto violento, si stacca completamente dalla saga ed è il più splatter degli ultimi tempi.
    La scena migliore per me è l’uccisione di Giannini, è ben scritta quanto diretta ed è la sequenza che mi ha fatto più impressione.

  11. Edoardo ha detto:

    Ma si Fabrizio che è sottovalutato,questo l’ho sempre pensato anch’io,solo che veramente poteva venire meglio,per me sta sulla sufficienza,tranne alcune scene banali. E’ scottiano,ed è questo che non giova molto alla pellicola. Avrei preferito un altro regista,magari lo stesso Jonathan Demme de “Il silenzio degli innocenti”,e l’ottimo Ted Tally come sceneggiatore. Tally infatti ha sceneggiato “Red Dragon” che è molto meglio di questo.

  12. Edoardo ha detto:

    Comunque “John Rambo” non è affatto male come sostieni tu,sta 5 gradini sopra a RAMBO II e III,e per una volta si tratta di un film che non punta sul fisico di Stallone e che sta volta davvero vuole mostrare gli orrori della guerra,non li usa come pretesto.

  13. Fabrizio ha detto:

    “Red Dragon” è anch’esso un film sufficiente o poco pù. Ha una sceneggiatura forse migliore ma solo perchè proviene da “Manhunter” (e da un bel libro), che però è un film nettamente superiore nonostante sia più datato. Ma registicamente parlando non c’è paragone fra “Red Dragon” e “Hannibal”, e in “Red Dragon” non c’è una singola scena che si avvicini per qualità tecnica e pathos a quella che ho descritto. Il film di Scott poteva venire meglio, scremando qualche cosa dalla sceneggiatura e rivedendone qualche altra. E’ un film in parte deludente, ma se il termine di paragone positivo è “Red Dragon” (in cui peraltro il personaggio di Lecter è debole e Norton è fuori parte) mi tengo volentieri “Hannibal” con tutti i suoi difetti.

    “John Rambo” invece è semplicemente un filmaccio. C’è poco da fare e da discuterne. Non ha una sceneggiatura, non ha personaggi degni di questo nome, non ha dialoghi degni di questo nome e ha un finale posticcio. Si possono salvare solo le sequenza di guerriglia, ma l’intreccio non esiste e l’approfondimento sul protagonista nemmeno.
    Anche i due “Rambo” precedenti erano brutti, ma almeno puntavano decisi sulla battaglia e la spettacolarità, risultando per questo certamente più apprezzabili rispetto all’ultimo episodio, che è una via di mezzo senza arte nè parte.

  14. Mattia ha detto:

    Mi sono fatto prestare da riccardo il dvd di hannibal e lo considero un capolavoro assoluto.
    Scott come sempre riesce a stupire e dirige un autentico film che regala suspance dall’inizio alla fine.
    Perfetto Hopkins per il ruolo quanto la Moore. bravissimi anche Giannini e Oldman, un po meno Liotta.
    Guardatelo è un capolavoro del thriller.

  15. Riccardo ( ex Mickey Rourke ) ha detto:

    Sospettavo che avresti avuto questa reazione, ma evidentemente hai i segni di uno che non ha visto il silenzio degli innocenti. Magari qualcuno che vede hannibal separatamente dal primo film lo apprezza per le ottime atmosfere cupe, grottesche e sanguinose oltre che alle scene d’azione e suspance ( il tutto è mescolato da scott con ottima bravura ) però se vedi il film di jonathan demme dubito che considererai ancora hannibal un capolavoro del thriller.

  16. Edoardo ha detto:

    L’ho rivisto oggi. E in effetti è da rivalutare. Ottima regia,ottima fotografia,ottimi attori.
    Poteva venire meglio,ma sto con Fabrizio: è sottovalutato.

  17. Riccardo ha detto:

    Sì, Hannibal non è un granchè ma scott dimostra di avere molto talento da vendere anche io concordo con te edoardo riguardo regia, sceneggiatura, fotografia e attori ( anche se gary oldman il cui personaggio dovrebbe essere un elemento chiave nella storia, non mi ha ispirato nulla ) eccezionale come al solito hopkins.
    La cosa che mi fa incazzare però è che manchi la recensione del VERO capolavoro della saga: IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI

  18. Alberto Cassani ha detto:

    Eh, lo so. Prima o poi la scriveremo.

  19. Edoardo ha detto:

    Oldman non ha convinto neanche me,in effetti. Te invece Alberto che ne pensi di “Hannibal”?

  20. Alberto Cassani ha detto:

    Non l’ho visto.

  21. max ha detto:

    Condoglianze alla famiglia De Laurentis ,oggi l’Italia ha un ambasciatore dell’arte in meno e purtroppo non ne vedo molti in giro al pari del grande e unico Dino De Laurenti .
    Grazie per la tua grande generosita’ .

  22. Riccardo ha detto:

    Anche se in ritardo voglio dare anch’io le mie condoglianze alla famiglia De Laurentiis.

  23. Riccardo ha detto:

    Ultimo capitolo (in ordine temporale) della saga su Hannibal Lecter. Poco apprezzato da molti, in realtà è un film che conferma l’alta qualità della saga oltre ad essere uno dei migliori film che Ridley Scott abbia realizzato. Rispetto al film capolavoro di Demme, questo Hannibal è più esplicito, crudo, meno psicologico della pellicola con Jodie Foster e per questo più disturbante. Ma la mano di Scott si sente, nelle sue ricercate atmosfere inquietanti di grandissimo impatto visivo, nella trama avvincente e nelle interpretazioni degli attori (su tutti Hopkins e Giannini). Grandiosa, come sempre, la musica di Hans Zimmer. Certo, il romanzo omonimo (denso di risvolti e pieno di personaggi) è superiore, ma anche questo sottovalutato film è degno di nota.

  24. Fabrizio ha detto:

    Il romanzo fa piuttosto schifo. Specie l’epilogo, che è raccontato proprio male.
    Il film ha più bassi che alti, ma discostandosi giustamente dal libro costruisce un ottimo climax finale, girato benissimo da Scott e ben montato da Scalia. La scena migliore del film, che risulta riuscita anche perché fissa nel modo giusto il rapporto fra Lecter e Starling.

  25. Riccardo ha detto:

    Mah, a me il romanzo è piaciuto e l’ho trovato molto scorrevole. Il finale, come sottolinei non è solo scritto male, ma proprio non aveva motivo di esistere poiché l’ho trovato, diciamocelo, improbabile. Ma per il resto mi è piaciuto. Molto meglio di “Hannibal Lecter” che non sembra nemmeno scritto da Harris da quanto è noioso e privo di mordente (come il film che ne è tratto tralaltro)

  26. Marco ha detto:

    Recensione forse un pò troppo punitiva ma che comunque rispecchia molto quello che ho provato durante la visione.
    Luci e ombre posso dire, preso come film drammatico a tinte horror risulta godibile, ovviamente non si può (e non si deve) paragonare al precedente film visto l’approccio registico e tematiche differenti.
    Scott è al suo solito, alcune scene brutte (al limite dei serial italiani) ed altre molto ben gestite.
    Ha puntato più sul commerciale e non si è limitato a stimolare l’immaginazione dello spettatore ma ha voluto mostrare tutto. Scelte.
    Quello che rimane impresso nella mente dello spettatore non sono le prestazioni attoriali (Giannini ed Hopkins professionali ma senza esagerare), nè i risvolti di trama ma le scene più violente che sono discretamente girate e ben realizzate (grazie molto al contibuto del montatore Scalia).
    Firenze è stata mostrata cupa e tenebrosa, una buona scelta anche se la città ne perde in fascino. Comuque sono state prese solo gli spiazzi più famosi e solo per pochi minuti.

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