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Soundtrack: "Babel" di Gustavo Santaolalla

1 novembre 2010 Soundtrack 0 Commenti
Babel

Andrea Chirichelli, in collaborazione con Colonne Sonore* * * *

Già premiato con l’Oscar per le sue musiche di Brokeback Mountain, il compositore argentino Gustavo Santaolalla bissa il successo con il suo lavoro per l’acclamato film del messicano Iñárritu. Il doppio CD, però, affianca alle musiche originali molti brani solamente ispirati al film…


Dopo l’Oscar vinto, per molti non del tutto meritatamente, con Brokeback Mountain, il musicista argentino commenta un altro film “da premio sicuro” come questo Babel del talentuoso Alejandro González Iñárritu. La soundtrack ospita due CD stracolmi di tracce: i pezzi strumentali di Santaolalla si mescolano con canzoni più o meno famose, che permettono al disco di avere quell’impronta etnica necessaria a sostenere la faticosa opera terza del regista messicano. Il risultato è un vero e proprio viaggio musicale attorno al mondo, dannatamente affascinante e incontestabilmente emozionate. Ma il merito è di Santaolalla? La domanda, legittima, sorge spontanea visto che da un autore che ha vinto due premi Oscar ci si aspetterebbe una partitura sensazionale. Dopo ripetuti ascolti, però, è bene tornare coi piedi per terra.
Lo score di Santaolalla è un po’ ripetitivo, perfetto per fungere da commento e cesura alle ammalianti sequenze del film (peraltro, anch’esso non privo di difetti) ma tutto sommato prevedibile e mancante del “guizzo” che caratterizza invece (e paradossalmente) i pochi brani presenti di un altro grande della musica da film, Ryuichi Sakamoto (“Bibo no Aozora”, “Only Love Can Conquer Hate”), che vince un ideale confronto a distanza. Nonostante infatti non scada mai nel folkloristico, l’autore argentino firma brani talmente rarefatti (“Desert Bus Ride”, “Hiding It”, “Tribal”) da risultare impalpabili. Una cosa però è certa: se Iñárritu voleva un accompagnamento che accentuasse il senso di solitudine, smarrimento e incomunicabilità tra le persone, temi portanti della sua pellicola, lo score di Santaolalla centra alla perfezione questo obiettivo e, almeno da questo punto di vista, l’autore non può essere soggetto a critica alcuna.

E il resto? Di gran pregio. La capacità di Iñárritu di scegliere le canzoni per i suoi film è nota e Babel ne è un’ulteriore conferma. Dopo l’ascolto della soundtrack potreste diventare seriamente fan della musica latinoamericana, visto che lo spazio “tex-mex” è ricco e variegato, e permette una salutare pausa dalle strazianti litanie santaolallesche (per non dire del pop jappo presente con la folle “Oh My Juliet!”, ma quello è davvero per pochi appassionati… Peccato per l’assenza di gruppi come i Pizzicato Five o L’Arc en Ciel…). La malinconica “Tu me Acostumbraste” di Chavela Vargas, la frizzante “September” degli Earth, Wind & Fire (sapientementemente mixata con “The Joker” di Fatboy Slim), la trascinante “Masterpiece” di Rip Slyme e “ Para Que Regress” de El Cahpo de Singola, chiudono l’elenco. Decisamente una soundtrack da ascoltare col telecomando del lettore CD in mano.


La copertina del CD di BabelTitolo: Babel (Id.)

Compositore: Gustavo Santaolalla, Aa.Vv.

Etichetta: Concord Records, 2006

Numero dei brani: 36 (22 di commento + 14 canzoni)

Durata: 130′ 35”


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