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Soundtrack: Independence Day - Rigenerazione di Harald Kloser & Thomas Wander

28 novembre 2016 Soundtrack 0 Commenti
Independence Day - Rigenerazione

Antonio Marguccio, in collaborazione con Colonne Sonore* * * *

Per raccontare il ritorno degli alieni cattivi vent’anni dopo la prima invasione, Roland Emmerich si è rivolto ai suoi fidati Harald Kloser e Thomas Wander, i quali hanno composto una colonna sonora ricca di adrenalina, con una sinfonia marcata e che si integra bene con i temi di David Arnold “riciclati” all’interno del film…


Nel 1996 gli alieni furono sconfitti grazie a un banale virus informatico. Sono passati vent’anni e, come negli incubi più oscuri, eccoli di nuovi arrivare su una nave spaziale ancora più grande. Stavolta non ci sono navette che oscurano il cielo delle grandi metropoli del mondo per poi ridurle in cenere, ma solo una gigantesca astronave che comincia a trivellare il nostro pianeta per estrarne il nucleo. Independence Day – Rigenerazione appare tanto visivamente catastrofista (firma inconfondibile di Roland Emmerich, che proprio grazie al primo film lanciò la sua carriera di regista apocalittico) quanto narrativamente caotico. O meglio: il film vorrebbe ammiccare allo stereotipato patriottismo panstatunitense degli anni 90 ma risulta alla fine freddo e povero di sentimento. Alla fine si rimane con un pugno di mosche in mano, perché la storia si dipana in maniera grossolana e zoppicante.

Se il film nel complesso delude le attese e tradisce lo spirito goliardico, scanzonato, patriottico e ironico della prima pellicola, tanto da apparire semplicemente un pretesto per grandi effetti speciali e dialoghetti inutili, la nota positiva è che la colonna sonora si salva in parte da questo trend e risulta appagante sia in sala cinematografica sia – e soprattutto – a un ascolto assoluto. Emmerich ha chiamato ancora una volta a sé Harald Kloser e Thomas Wander (entrambi co-autori di The Day After Tomorrow, 10.000 BC e 2012), optando per una soundtrack alla X-Files ma con tanta adrenalina, nella quale sono stati inseriti per la gioia dei nostalgici alcuni temi del “vecchio” David Arnold (che nel ’96 sfoderò una partitura sognante e visionaria come non mai).
Quello del ticket Kloser-Wander è una action score allo stato puro, con una vena sinfonica marcata. Il main theme di sapore pompieristico (“Great Speech”, “Fear”) ben si integra con i temi “riciclati” di David Arnold. Le commistioni con l’elettronica sono inoltre azzeccate. La traccia d’apertura, che accompagna la scena nei meandri di un universo devastato dalla perfida razza aliena che a stento abbiamo respinto, è il momento di maggior cupezza ed ecletticismo musicale (“Traveling Through Space”). Anche l’ambientazione africana, con il vistoso contrasto tra la savana e la nave atterrata nel ’96, ha ispirato una musica potente e allucinata, con gli accordi scolpiti degli ottoni e i pad elettronici sullo sfondo (“How Did They Get the Lights On?”, “Inside the African Ship”). Atmosfere da thriller psicologico suggerite anche dai nefasti residui alieni lasciati nelle menti di alcuni protagonisti. Il divertimento arriva con i brani adrenalinici: “The Friendly Spaceship”, “What Goes Up”, “Flying Inside”, “Whitmore’s Choice” e “Bus Chase”, immancabili per gli appassionati di action score. Titoli di coda invece all’insegna dell’amarcord. L’intramontabile finale di David Arnold, gioioso e innocente, stona un po’ con l’umore complessivo dell’album e del film, andrebbe preso più come una bonus track (anche se rimane – ça va sans dire – un pezzo veramente bello di musica per film).


La copertina del CD di Independence Day - RigenerazioneTitolo: Independence Day – Rigenerazione (Independence Day: Resurgence)

Compositore: Harald Kloser, Thomas Wander

Etichetta: Sony Classical, 2106

Numero dei brani: 25
Durata:
51′ 14”


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