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Soundtrack: "Si accettano miracoli" di Umberto Scipione

6 aprile 2015 Soundtrack 0 Commenti
Si accettano miracoli

Massimo Privitera, in collaborazione con Colonne Sonore* * * ½

Umberto Scipione porta molta fortuna ai film di cui compone la colonna sonora, visto che finora tutte le pellicole da lui commentate musicalmente hanno incassato cifre da capogiro. Compreso Il principe abusivo, prima collaborazione con l’attore-regista Alessandro Siani, che ha anticipato questo Si accettano miracoli…


Con la sua opera prima, Il principe abusivo, il regista e attore Alessandro Siani nel 2013 aveva sbancato il botteghino italiano con oltre 15 milioni di euro di incasso finale. Con il suo secondo film sempre nella doppia veste attoriale e registica, Si accettano miracoli, il comico partenopeo bissa il successo confermando il gusto del pubblico verso la commedia nostrana più sincera, verace e poco volgare e con quel profondo desiderio di voler ridere dei tanti malesseri odierni e della stramaledetta crisi che ci attanaglia da troppo tempo oramai. E questa commedia fiabesca, con finto miracolo annesso ma che di miracoli veri ne vedrà davvero tanti lungo l’arco della storia, conferma il sodalizio nato tra Siani e il compositore Umberto Scipione (Benvenuti al Sud & al Nord, Sotto una buona stella). Il compositore laziale porta evidentemente molta fortuna ai film che commenta musicalmente, visto che finora tutte le pellicole da lui firmate hanno sbancato i nostri botteghini, incassando cifre da capogiro.

Anche per questo film Scipione tira fuori le sue doti compositive garbate e favolistiche, con l’orecchio sempre ben teso verso armonie e melodie americane e popolari italiche al contempo: fin dal tema principale esposto in “Il primo bacio” che apre il CD GDM, il compositore ci tiene a sottolineare il lato romantico da fiaba moderna della storia narrata, a suo modo epicamente disneyano, con un crescendo armonioso alla Alan Menken, dapprima per piano e fiati, poi per archi (gli ottimi Solisti Romani e L’orchestra da camera della Sardegna diretti dal Maestro Scipione). Il tema secondario del film “Si accettano miracoli” è leggero, spensierato e condotto per mano dal compositore come una corsa verso lidi felici non solo fisici ma soprattutto mentali, un Leitmotiv davvero inebriante che in alcuni passaggi ricorda il migliore Dave Grusin delle commedie romantiche statunitensi: un tema orecchiabilissimo che rimane subito impresso nell’ascoltatore.
Il ballabile grottesco “La rumba dei miracoli” è un tango ammiccante e piacevolissimo che a un tratto espone il tema di matrice menkeniana, sentito nel primo pezzo, in tutta la sua soavità esecutiva. “Il sogno di Chiara” presenta un temino dolcemente amorevole e fiabesco per fiati e percussioni, dove primeggia all’improvviso la fisarmonica e gli archi in gran spolvero. Quanto è bello il procedere semiostinato per archi, fiati e percussioni, con clarinetto e fisarmonica in primo piano, di “Fuochi d’artificio”, un valzerino divertente e divertito, di quei brani che ti fanno applaudire al primo ascolto. “La voglia di sognare” per piano solo iniziale e archi e fiati più tardi, è un tema strappalacrime, con vocalizzo che lo rende ancora più nostalgico e piangente, da fazzoletti a portata di mano. “Il paese dei ricordi” è tema buffo e birichino in cui kazoo, fisarmonica, chitarre varie e percussioni monelle la fanno da padrone. Un’arpa apre lo svolazzante breve tema per archi de “I cartoni dell’anima”. “Rendez vous” fa ascoltare la bellezza ondivaga di un valzer fiabesco che gira su se stesso per chiudersi su di un piano sommesso, per poi esplodere nuovamente in quel giro armonico continuo e ammaliante, da fiaba di Cenerentola che mostra il tema principale, anche nella sua veste popolare più sostenuta.
In “Il miracolo di San Tommaso” il Leitmotiv primario riappare con un arrangiamento pop solare e vibratile. Un fischio accompagna chitarre e fiati, su pizzicati e non d’archi, dello sbarazzino “Tema di Vittorio”, sulla falsariga di quei motivetti per il nostro Pierino. Partenopeo e ridicolmente veloce il tema dischiuso di “La statua di San Tommaso”. Beffardo “Surprise” con quella chitarra acustica e il kazoo in primo piano. “La marcia dei fedeli” scorre via aggraziato e stravagante, mai quanto lo sfarfallante rincorrersi di fagotto e clarinetto, poi tromba su archi pieni con il temone in controcanto nel velocissimo “Il finto miracolo”. Liturgico l’incedere della chitarra classica e del suono doloroso della fisarmonica nel commovente “Preghiera a San Tommaso”. Il tema secondo ritorna carico di adrenalina nel breve “Miracoli rock” con vocalizzo dello stesso compositore. “La preghiera di Chiara” vola via leggero come un battito d’ali e lascia il posto al fischio malandrino di “Biglietti per la Messa”. Metà valzer metà tango in “Rendez vous (fisarmonica version)” che conferma la prima impressione di questo brano avuta dall’ascolto della prima versione: la sua bellezza trascinante. “I miracolati” è un ballabile accomodante e favolistico. Funky anni 70 da poliziottesco in “Apple City” per un momento tutta azione. Tensione bondiana in “La paura del cerbiatto”.
Chiude lo score originale di Scipione la terza versione di “Rendez vous (pianoforte version)” per cedere il passo a due canzoni mediterranee arrangiate e dirette dal compositore, la celebre tradizionale napoletana in versione strumentale “Comme facette mammeta” (Gambardella/Capaldo) e “La rumba degli scugnizzi” (Viviani) interpretata dalla vigorosa Valentina Stella.


La copertina del CD di Si accettano miracoliTitolo: Si accettano miracoli

Compositore: Umberto Scipione

Etichetta: GDM/Edel, 2014

Numero dei brani: 26

Durata: 43′ 60”


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