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"The Butterfly Effect" di Eric Bress & J. Mackye Gruber

23 febbraio 2004 Recensioni 0 Commenti
The Butterfly Effect

CDI, 27 Febbraio 2004 – Spasmodico

Evan soffre di una malattia mentale ereditaria che annulla la sua memoria a breve termine. Tiene dei diari per stare al passo con la sua mente, e sfogliandone uno dopo 8 anni senza vuoti di memoria scopre di poter non solo tornare con la mente nei punti cruciali della sua vita, ma addirittura cambiarli…


Ashton Kutcher e Amy Smart in The Butterfly EffectChe la mente umana faccia brutti scherzi è un dato di fatto. Che questi scherzi diano degli ottimi spunti per sceneggiature cinematografiche è ampiamente dimostrato. Prendiamo ad esempio film come Psyco, Il Silenzio degli innocenti, American Psycho, Henry: pioggia di sangue o anche Non aprite quella porta: la mente umana in questo filone è più che altro malata e non permette che la si controlli in alcun modo, l’istinto omicida è irrefrenabile e ci si deve arrendere alle sue volontà. Questo The Butterfly Effect fa parte di un’altra categoria di film, insieme con La metà oscura, La zona morta e – addirittura… – Ricomincio da capo: fa parte di quella categoria di film in cui i protagonisti hanno il potere/dovere di manipolare la realtà e trasformarla in una realtà parallela che si va a sostituire a quella presente. Stavolta ne è venuto fuori un mix tra un romanzo di Stephen King e una tipica storia di fantascienza di Philip K. Dick.

Logan Lerman e Melora Walters in The Butterfly EffectSi può essere entusiasti dell’idea di fondo di un film e profondamente delusi per il modo in cui è stata sfruttata? Sì. Pur ammettendo che l’idea di affrontare il tema della possibilità di modificare col senno di poi le nostre scelte passate senza curarsi delle ripercussioni che tutto questo può causare nel presente è a dir poco affascinante, c’è sempre da considerare – come sempre – la necessaria bravura del regista di catturare ognuno di noi nella sua “rete visionaria”.
Il direttore della fotografia Matthew F. Leonetti con i registi J. Mackye Gruber ed Eric Bress sul set di The Butterfly EffectGli esordienti Eric Bress e J. Mackye (autori dello script di Final Destination 2) non sono stati assolutamente in grado di offrirci un’attenta analisi “mentale” del personaggio nonostante i 6 anni passati a scrivere il soggetto, ma si sono limitati esclusivamente al lato estetico, alle musiche, agli effetti speciali e alle solite esalazioni allucinanti dai quali gli amanti della fantascienza di qualità e del thriller soprannaturale vogliono girare alla larga. D’altronde era tutt’altro che facile fare (e aspettarsi) un film di una certa caratura “drammaturgica” quando un simile ruolo viene affidato ad Ashton Kutcher, belloccio e simpatico attore che ha alle spalle solo qualche insulsa commediola hollywoodiana.

Ashton Kutcher in una scena di The Butterfly EffectUn’ora appassionante che si affloscia irrimediabilmente col passare dei minuti e finisce per confondere, innervosire e quindi deludere chi si aspettava un film intelligente e interessante. Peccato che Hollywood sia piena di sceneggiatori incapaci di sfruttare al meglio il proprio talento e che insistono a tutti i costi a voler essere anche registi. Probabilmente è per questo che non riesce loro bene né l’una né l’altra cosa.


La locandina di The Butterfly EffectTitolo: The Butterfly Effect (Id.)
Regia: Eric Bress & J. Mackye Gruber
Sceneggiatura: J. Mackye Gruber, Eric Bress
Fotografia: Matthew F. Leonetti
Interpreti: Ashton Kutcher, Amy Smart, Melora Walters, Elden Henson, William Lee Scott, John Patrick Amedori, Jake Kease, Irene Gorovaia, Kevin Schmidt, Jesse James, Logan Lerman, Sarah Widdows, Cameron Bright, Eric Stoltz
Nazionalità: USA, 2004
Durata: 1h. 53′


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