"The Green Hornet" di Michel Gondry

Sony, 28 Gennario 2011 – Terribile
Il multimilionario Britt Reid si trova per puro caso a combattere una piccola banda di rapinatori insieme con il suo meccanico Kato. Esaltato dall’esperienza, sfrutta il quotidiano ereditato dal padre per dare importanza al suo nuovo alter ego: il giustiziere chiamato Green Hornet…
Arriva su grande schermo dopo una lavorazione tribolata, la versione cinematografica del serial radiofonico creato nel 1936 da Fran Striker e George Trendle e già portato in Tv in una celeberrima serie nel 1966. Tribolata perché iniziata nel 1992, con il progetto che è passato nelle mani di Jet Li, Christopher McQuarrie e Kevin Smith prima che fosse scelto Seth Rogen come sceneggiatore e interprete. Scelta che non era piaciuta ai fan del personaggio, perché avere lo stesso protagonista di Molto incinta e Zach e Miri lasciava pensare all’ennesima parodia di una serie televisiva seria, dopo i vari Starsky & Hutch e Charlie’s Angels. Sensazione acuita dalla decisione di far dirigere il film allo Stephen Chow di Shaolin Soccer. Le classiche “divergenze artistiche” hanno portato all’abbandono di Chow e alla scelta di Michel Gondry come regista e del cantante taiwanese Jay Chou (Initial D) come coprotagonista nel ruolo che fu di Bruce Lee.
Bastano le prime due scene – una sgridata che il protagonista da bambino subisce da suo padre e la presentazione del cattivo di turno – per capire come le paure dei fan fossero decisamente sensate. The Green Hornet è una commedia stupidotta, tagliata su misura per Seth Rogen ma totalmente insensata nella costruzione dei personaggi e dell’intreccio, e sviluppata attraverso pessimi dialoghi e e una lunga sequela di scene ridicole ma per nulla divertenti. Di tutto il film, l’unica nota positiva è il modo in cui Gondry ha deciso di girare le scene d’azione di Kato, perché non potendo contare su un esperto di arti marziali ha dovuto inventarsi qualcosa per rendere interessanti le scazzottate. Ma vedere Rogen e Chou cantare “Gangsta’s Paradise” mentre si preparano a fare la loro entrata affosserebbe qualunque film, non sono quelli idioti come questo.
Titolo: The Green Hornet (Id.)
Regia: Michel Gondry
Sceneggiatura: Seth Rogen, Evan Goldberg
Fotografia: John Schwartzman
Interpreti: Seth Rogen, Jay Chou, Cameron Diaz, Tom Wilkinson, Christoph Waltz, David Harbour, Edward James Olmos, Jamie Harris, Chad Coleman, Edward Furlong, Jill Remez, Joe O’Connor, Morgan Rusler, Joshua Erenberg, Analeigh Tipton
Nazionalità: USA, 2011
Durata: 1h. 59′
na cacata
Daje crazy_horse!!! Viva i commenti motivati!!!
Non era prevedebile un pasticcio, vista la scelta di Michel Gondry come regista?
Giro la domanda: ma che ci fa Michel Gondry alla regia di un film lontano dal suo modo di fare?
Oh, a dire il vero non l’ho ancora visto, ma mi fido sempre di voi e dei commenti spontanei come quello di cavallo pazzo (uno dei miei eroi)
Dimenticavo: Alberto, vedremo una tua recensione piu’ dettagliata su Fumo di china ?
Secondo me era prevedibile dal momento in cui hanno scelto Rogen come sceneggiatore. Gondry più di tanto non può fare lo schizzinoso, perché i suoi film non incassano mai molto, per cui o contiua a fare videoclip oppure accetta quello che gli propongono da Hollywood.
Fumo di China ha cambiato caporedattore da pochi mesi e questo nuovo non mi ha ancora mai chiesto nulla, per cui direi che non ne scriverò un articolo.
Si d’accordo anche se alcune battute mi sono piaciute. Sembrerebbe diretto più da Rogen che da Gondry xD
Comunque ho notato delle verosomiglianze fra questo film e i vari film di supereroi o eroi del cinema e del fumetto: giornale-Superman; mezzi e armi all’avanguardia-Batman; bambino vessato da piccolo e insetto-Spiderman; Kato-aiutante di Zorro.
Non so se ci possa essere qualcosa di collegato oppure sono solo mie supposizioni. O magari solo coincidenze.
O se i vari Marvel e DC abbiano preso spunto da questo dato che il programma radiofonico è nato prima dei fumetti.
Cosa ne dite?
Mi sentirei di dire che si tratta di somiglianze casuali. Sicuramente i vari Siegel, Shuster e Lee conoscevano bene il Calabrone Verde, ma non credo che ci abbiano pensato al momento di creare i loro supereroi.