Parola di Dio di Kirill Serebrennikov

I Wonder Pictures, 27 Ottobre 2016 – Rabbioso
Nel pieno dell’adolescenza, Veniamin affronta una grossa crisi mistica. Legge continuamente la Bibbia, parla solo per citazioni sacre e contesta qualunque cosa non sia scritta nel libro. Una delle insegnanti si trova costantemente bersaglio delle sue invettive durante le lezioni. Prova allora a tenergli testa, ma la scuola non la aiuta…
Vincitore con Playing the Victim nel 2006 della prima edizione del Festival di Roma e presente a Venezia 2012 con Izmena, Kirill Serebrennikov porta il suo nuovo (M)uchenik nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 2016. Finora nessun suo film è arrivato nelle sale italiane, ma Parola di Dio in questo sarà un’eccezione, perché ad ogni pellicola questo apprezzato regista teatrale si dimostra autore interessante e capace, anche se non certo adatto al grande pubblico.
Tratto da un’opera teatrale di Marius von Mayenburg, Parola di Dio è un film di guerra ambientato in una scuola media. Una guerra di religione, ma anche la guerra di un ragazzo e di un’insegnante contro un’istituzione che – per ragioni opposte – si rifiutano di abbracciare. La violenza che muove i due protagonisti verso il dogmatismo e la negazione del dialogo si manifesta in continue citazioni bibliche (il cui riferimento preciso Serebrennikov dà in sovrimpressione, donando così autorevolezza anche a quelle dell’insegnante) e in concitati scontri verbali che investono solo marginalmente gli altri. Scontri che suscitano a volte ilarità nello spettatore, ma hanno più spesso l’effetto di farlo rabbrividire per l’assolutismo esagerato di ciò che sta venendo detto.
Serebrennikov costruisce quasi ogni scena attorno a un piano sequenza, affidandosi così molto alla bravura dei suoi attori e venendone ottimamente ripagato. I dialoghi tengono un ritmo concitato in ogni occasione e risultano didascalici sono quando vogliono esserlo. La morale del racconto traspare infatti pian piano durante la proiezione, perché come ogni parabola anche questa non è da intendersi in senso letterale, e anche se il film si concede pochissimi momenti di pausa lo spettatore ha comunque modo di riflettere già durante la proiezione su ciò che sta guardando. E sta guardando, appunto, un film di guerra. Una guerra combattuta tra due sole persone ma con molte altre prese nel mezzo. E come in tutte le guerre, alla fine non ci sono veri vincitori. Solo vittime.
Titolo: Parola di Dio ((M)uchenik)
Regia: Kirill Serebrennikov
Sceneggiatura: Kirill Serebrennikov
Fotografia: Vladislav Opelyants
Interpreti: Piotr Skvortsov, Viktoriya Isakova, Yuliya Aug, Aleksandr Gorchilin, Aleksandra Revenko, Anton Vasilev, Svetlana Bragarnik, Irina Rudniktskaya, Nikolay Roshchin
Nazionalità: Russia, 2016
Durata: 1h. 58′
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