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"Zohan" di Dennis Dugan

29 settembre 2008 Recensioni 1 Commento
Emanuele Rauco, 29 Settembre 2008: Monomaniacale
Sony, 3 Ottobre 2008

Zohan, un importante membro delle forze speciali israeliane, si finge morto per inseguire il suo sogno: diventare parrucchiere a New York. Sebbene voglia lasciarsi alle spalle la vita legata alla lotta al terrorismo, scopre rapidamente che non è facile fuggire dalle proprie radici…


La comicità demenziale e sbalestrata inventata negli Stati Uniti a fine anni ’70 ora ha due nuovi ‘eroi’: si chiamano Adam Sandler – e non è proprio una novità essendo più di dieci anni che interpreta ruoli in film discutibili – e Judd Apatow, autore e produttore della nuova ondata di comicità di successo (40 anni vergine, Molto incinta). Per la prima volta i due lavorano insieme, sotto la regia di Dennis Dugan – altro veterano del genere – cercando di andare oltre i paletti del demenziale comune e passando tra i generi e i limiti conosciuti. E, a loro modo, ci riescono.

Zohan è un grandioso agente israeliano che, dopo uno scontro col temibile palestinese Phantom, si finge morto per andare negli Stati Uniti e coronare il suo sogno di diventare parrucchiere. Riesce, nonostante la difficoltà, ma il suo passato è in agguato.

Scritto da Sandler e Apatow con Robert Smigel, un film comico che punta al demenziale puro, con rare tracce d’intelligenza (non siamo lontanissimi da Seltzberg & co.), ma che ha dalla sua una certa vis umoristica specie nel mescolare grevità, spy story, action movie e melensaggini “politiche”.
Ambientato tra un medio oriente da operetta e una New York caoticamente interrazziale, il film sceglie una via spregiudicata, politicamente scorretta e sboccata per raccontare il conflitto israelo-palestinese e la voglia d’integrazione degli abitanti locali col mondo occidentale, giocando infantilmente con stereotipi o tradizioni, come l’abuso di humus, il terrorismo, la erre moscia (anche se il top è il call center di Hezbollah), e arrivando a un ecumenico e superficiale “volemose bene” in cui i veri cattivi sono i bianchi razzisti. Volenteroso, certo, ma non nasconde un certo paternalismo ebraico-statunitense né una visione parziale delle cose.

Fatto sta che il vero punto del film è la comicità e il film segna subito il suo territorio, cominciando con l’inquadratura del grande membro del protagonista e tutta una serie di gag ad esso legate, e proseguendo su quello stesso tono, concentrandosi su uno humour monotematico e narcisistico. Quando dai genitali ci si sposta all’azione o alla satira, le gag da puerili e insensate diventano più divertenti e costruite, come i duelli tra i nemici, o le punte più surrealmente folli. La sceneggiatura, come prevedibile, è scritta su un fazzoletto, accumula idiozie e sequenze senza costrutto centrando qualche trovata qua e là che Dugan però fa fatica a valorizzare, stiracchiando la narrazione e non riuscendo a rendere il film e la sua resa cinematografica poco più che mediocre, nonostante una discreta ricerca musicale.

Un film che a tratti fa anche ridere, ma che è un po’ lontano dalla commedia vera, in cui il vero collante sembrano le interpretazioni scanzonate e convinte dei due antagonisti, Adam Sandler e John Turturro. Per il resto se iperboli cartoonesche e volgarità sessuali – oltre a un esilarante palleggio con un gatto – sono il vostro ideale comico, questo film potrebbe fare per voi.


La locandinaTitolo: Zohan – Tutte le donne vengono al pettine (You Don’t Mess with the Zohan)
Regia: Dennis Dugan
Sceneggiatura: Adam Sandler, Robert Smigel, Judd Apatow
Fotografia: Michael Barrett
Interpreti: Adam Sandler, John Turturro, Emmanuelle Chriqui, Nick Swardson, Lainie Kazan, Ido Mosseri, Rob Schneider, Michael Buffer, Dave Matthews, Mariah Carey, George Takei
Nazionalità: USA, 2008
Durata: 1h. 52′


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Attualmente c'è 1 commento a questo articolo:

  1. Marco ha detto:

    Albe di Adam Sandler che opinione hai?
    I tuoi film preferiti?
    Ho appena rivisto “Click” e lo trovo il suo migliore: divertente ma alla fine molto toccante, sceneggiatura un pò risaputa ma molto ben montata e girata.

    P.s. riesci a rispondermi alle mie domande su qui:

    http://www.cinefile.biz/be-cool-di-f-gary-gray#comments

    http://www.cinefile.biz/citta-di-carta-di-jake-schreier#comments

    http://www.cinefile.biz/the-host-di-andrew-niccol#comments

    http://www.cinefile.biz/slevin-di-paul-mcguigan#comments

    Grazie 🙂

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