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"La banda dei Babbi Natale" di Paolo Genovese

14 dicembre 2010 Recensioni 14 Commenti
La banda dei Babbi Natale

Medusa, 17 Dicembre 2010 – Godibile

Milano, vigilia di Natale. Tre amici accomunati dalla passione per il gioco delle bocce vengono arrestati mentre stanno compiendo una rapina in un appartamento. Giunti al commissariato, ripercorreranno insieme a due poliziotti le bizzarre vicende che li hanno condotti fin lì…


Giacomo, Giovanni e Aldo in La banda dei Babbi NataleSpesso, quando ci si trova a parlare o a scrivere di commedie italiane – soprattutto natalizie – il rischio è quello di risultare banali e di ripetere cose già dette e sentite fino all’esaurimento. Così è stato per il (pre)cinepanettone di Massimo Boldi, A Natale mi sposo, e molto probabilmente lo sarà anche per il cinepanettone vero e proprio di Christian De Sica ormai in procinto di approdare nelle sale. A due anni di distanza dal ben poco entusiasmante Il cosmo sul comò, torna a prendere parte al duello festaiolo anche il celebre trio comico Aldo Giovanni e Giacomo, che lascia – come ormai abitudine dal 2004 a questa parte – il timone di regia alle mani di altri.

Giovanni Esposito e Angela Finocchiaro con Giovanni, Giacomo e Aldo in La banda dei Babbi NataleIn questa occasione, è toccato a Paolo Genovese, già autore insieme a Luca Miniero di Nessun messaggio in segreteria e Questa notte è ancora nostra, che confeziona un prodotto le cui intenzioni – come dichiarato durante la conferenza stampa di quest’estate – sono di riportare in vita la spontaneità e la freschezza che caratterizzavano i primissimi lavori di Aldo, Giovanni e Giacomo. Ebbene, pur non trovandoci di fronte a un prodotto di levatura eccelsa, si può indubbiamente affermare che, al di là delle poco entusiastiche aspettative, La banda dei Babbi Natale è un film più che gradevole, con dei momenti comici davvero ben riusciti.

Una scena di La banda dei Babbi NataleChiudendo un occhio sugli effetti speciali posticci e su alcune forzature di scrittura, è assai piacevole constatare l’assenza di volgarità gratuite e di battute al limite del delirante, intelligentemente sostituite con la solita, goliardica cinefilia da sempre appartenuta al trio. Tra una citazione de Il grande Lebowski, una presa in giro di Matrix e un ralenti tarantiniano sul sottofondo di “Little Green Bag”, la pellicola scorre via in poco più di un’ora e mezza regalando sane risate e un divertimento genuino, da tempo assente non solo nel repertorio di Aldo Giovanni e Giacomo ma in tutto il cinema nostrano. Buone anche le performance degli altri attori, con una Angela Finocchiaro sempre in gran forma e un’inedita Mara Maionchi in un (piccolo) ruolo che la rende, per una volta, quasi simpatica.

Non sarà un capolavoro, ma se siete indecisi su cosa andare a vedere a Natale, questo è senza dubbio un film che, al contrario delle fregnacce di Boldi e De Sica, non vi farà rimpiangere i soldi spesi.


La locandina di La banda dei Babbi NataleTitolo: La banda dei Babbi Natale
Regia: Paolo Genovese
Sceneggiatura: Aldo Giovanni e Giacomo, Valerio Bariletti, Morgan Bertacca, Giordano Preda
Fotografia: Giovanni Fiore Coltellacci
Interpreti: Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti, Angela Finocchiaro, Giovanni Esposito, Sara D’Amario, Silvana Fallisi, Antonia Liskova, Lucia Ocone, Mara Maionchi
Nazionalità: Italia, 2010
Durata: 1h. 40′


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Attualmente ci sono 14 commenti a questo articolo:

  1. carlito ha detto:

    Mi spiace di non essere d’accordo!
    Si tratta dell’ennesima imbecillità di una serie di film di tre perfetti imbecilli!
    Che pena!

  2. Guido ha detto:

    Faccio la mia recensione in breve:
    Sono fan di Aldo, Giovanni e Giacomo. In tutto il film ho riso una volta in tutto.
    Penso possa bastare.

  3. Francesco Manca ha detto:

    A quanto pare, questo film sembra essere piaciuto di più alla critica che non al pubblico. Caso assai raro…

  4. Edoardo ha detto:

    Io l’ho trovato davvero un buon film!
    Davvero gradevole e non mi ha mai annoiato, poi certe gag sono davvero fantastiche.

  5. Marco ha detto:

    Non ho riso una volta…un film davvero mediocre.

  6. Marianna ha detto:

    Aldo, Giovanni e Giacomo fanno questi film da un bel pò.. e l’unico che gli è riuscito è stato Chiedimi se sono felice. Con questo film sembranno essersi ripresi da i precedenti flop (per quanto riguarda la critica). Ma non montiamoci la testa. Perchè se nei precedenti non abbiamo riso, o addirittura abbiamo pianto.. quindi ammicchiamo a un piccolo sorrisetto. Credo che la colpa di tutto ciò si anche la loro voglia di strafare che non li porta da nessuna parte.

  7. Alberto Cassani ha detto:

    In realtà Aldo Giovanni e Giacomo hanno sempre provato a fare cose diverse, al cinema. Anche solo guardando i percorsi tematici qui sopra, non ci sono due film uguali. E’ vero che ormai il loro meglio sembra se lo siano lasciato alle spalle, però non vedo perché l’idea di voler fare cinema davvero invece che riproporre semplicemente sul grande schermo i loro sketch classici debba essere considerato un difetto. Preferisco mille volte loro, che ci provano, a un Pieraccioni (per fare un esempio) ormai adagiato sugli allori.

  8. Francesco Manca ha detto:

    Strafare? Sempre gli stessi film? Non credo proprio, e poi non c’è molta logica nel tuo discorso, Marianna.
    Se uno vuole strafare allora significa che fa di tutto per cercare di non girare sempre lo stesso film, non ti pare?
    Personalmente, mi trovo d’accordo con Alberto nel dire che, nella loro carriera cinematografica, A,G&G hanno sempre realizzato pellicole molto diverse fra loro, divertenti (non tutte allo stesso modo, ovviamente) e, al tempo stesso, ambiziose. Ma questo non vuol dire “strafare”, ma solo cercare di percorrere nuove strade in modo onesto mantenendo i propri marchi di fabbrica, che corrispondono, probabilmente, alla tua idea di vedere sempre “gli stessi film”.
    Poi, è chiaro che, anche loro – come chiunque altro – hanno avuto dei momenti “No” in cui non sapevano che pesci pigliare; “Il cosmo sul comò”, ad esempio, è un film imbarazzante se confrontato ai loro esordi, ma anche “La leggenda di Al, John & Jack” e i successivi “Tu la conosci Claudia?” e “Anplagghed” (che, comunque, va preso come un “esperimento”) non avevano la stessa freschezza di “Tre uomini e una gamba” e “Così è la vita”.
    Negli ultimi anni, c’è chi li ha definiti troppo contenuti e garbati, ma sono certo che ci sia molta più dignità a ridere per una loro battutta “corretta” piuttosto che non per una scureggia o un rutto alla Boldi/De Sica.

  9. Alberto Cassani ha detto:

    Tra l’altro, non vorrei sbagliarmi ma mi sembra che i loro film meno cinematografici (“anplagghed”, “il cosmo sul comò”) siano proprio quelli che sono andati peggio, al botteghino.

  10. Marco ha detto:

    Concordo con la recensione. Carino e garbato film, non il loro migliore ovviamente ma qualche risatina di buon gusto la fa fare.

  11. Marco ha detto:

    Opinioni sul loro ultimo film?

  12. Marco ha detto:

    Albe o Francesco rispondete please 🙂

  13. Alberto Cassani ha detto:

    Io è un po’ che non vedo film loro.

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