Spider-Man di Sam Raimi
Columbia, 7 Giugno 2002 – Piacevole
Irriso da tutti a scuola, il timido Peter Parker viene morso da un ragno geneticamente modificato e il giorno successivo si sveglia pieno di muscoli, con una vista perfetta e un’agilità sovrumana. Per far soldi e fare colpo sulla ragazza che ama, partecipa mascherato a un’esibizione di wrestling…
Decisamente la miglior sceneggiatura mai scritta da David Koepp (ma le correzioni sono state fatte da altri), anche se i dialoghi-monologhi tra Norman Osborn e Goblin sono una delle cose peggiori che si siano mai viste in una sala cinematografica. Qui sta il difetto maggiore del film: il cattivo è ridicolo, è una macchietta, e di conseguenza quando le cose tra lui e l’Eroe si fanno serie, il film perde di tensione drammatica e si sgonfia come un soufflé prematuramente tolto dal forno. Nella prima parte, al contrario, la vicenda resta concentrata sui personaggi umani (passano tre quarti d’ora prima che Peter Parker indossi il costume), e pur con uno sviluppo lento e didascalico la pellicola funziona bene: è divertente e appassionante.
Sam Raimi è un regista che la macchina da presa la sa muovere egregiamente, e lo dimostra anche in questa occasione, pur non riuscendo a dare un’impronta personale alla pellicola. La regia è di gran lunga meglio degli effetti speciali (curati da John Dykstra, quello del primo Guerre Stellari), che animano al computer dei personaggi finti, privi di peso e completamente irreali nei movimenti. E’ curioso, comunque, vedere come la New York che ci viene qui proposta sia ben poco classica, ben poco “turistica” (a parte il Daily Bugle, che ha sede nel famoso Flatiron Building). E’ curioso perché questo era proprio uno dei punti di forza dello Spider-Man disegnato nei confronti di gente come Batman e Superman. Ed è curioso anche che si sia deciso di non tradurre il nome del personaggio, né nel titolo né nei dialoghi del film, anche se poi la sua fama va al di là del semplice nom de guerre.
Tobey Maguire non è il migliore degli attori, ma è il ragazzo giusto per interpretare il nostro vicino di casa preferito. L’esatto contrario di Kirsten Dunst, attrice di talento che non ha però il physique du rôle di Mary-Jane; non quella del fumetto, almeno. Willem Dafoe interpreta un cattivo di maniera, come ce ne sono tanti; molto meglio di tutti fa invece J.K. Simmons, già visto soprattutto nel ruolo del neonazista Schillinger nel bellissimo telefilm Oz e che qui dà vita ad un entusiasmante J. Jonah Jameson.
Piuttosto fedele al fumetto d’origine – se passiamo sopra la sostituzione di Gwen Stacy con Mary-Jane Watson – la pellicola è piena di particolari ripresi pari pari dal comic-book di Stan Lee, dalla scazzottata con Flash Thompson (la scena migliore del film) al nomignolo “tigre” con cui MJ chiama Peter; dalla scoperta delle responsabilità che derivano dai super-poteri, alla conclusione dello scontro con Goblin. C’è persino, rivista e corretta, la scena del ponte in cui nel fumetto Gwen muore, scena che però si inserisce nel ridicolo di cui sopra. I fan di Spidey saranno dunque accontentati, anche se in fondo questa fedeltà non aggiunge nulla a quello che è chiaramente, e semplicemente, un prodotto commerciale.
Titolo: Spider-Man (Id.)
Regia: Sam Raimi
Sceneggiatura: David Koepp
Fotografia: Don Burgess
Interpreti: Tobey Maguire, Kirsten Dunst, Willem Dafoe, J.K. Simmons, James Franco, Cliff Robertson, Rosemary Harris, Macy Gray, Randy Savage, Bill Nunn, Bruce Campbell, Elizabeth Banks, John Paxson, Stan Lee, Lucy Lawless
Nazionalità: USA, 2002
Durata: 2h.
Capolavoro del cinema commerciale.
Commerciale ma di classe…a differenza degli ultimi blockbuster visti al cinema.
Penso che Sam Raimi sia uno dei migliori registi degli ultimi anni,muove la macchina da presa in modo esemplare.
Non sono d’accordo del tutto Edoardo. Raimi certo ha ben diretto la cinepresa sulla trilogia di Spiderman e devo dire che come sceneggiatore del terzo episodio se l’è cavata anche abbastanza bene. Ma non puoi considerarlo uno dei migliori registi degli ultimi anni in base alla trilogia di Spiderman.
Ci sono suoi film, ad esempio che sono veramente banali e brutti ad esempio L’armata delle tenebre.
Riccardo questa mi era sfuggita. “L’armata delle tenebre” è un film d’intrattenimento divertente e divertito,piacevole e mai noioso. La bravura di Raimi nel muovere la macchina da presa,e di adattarsi a qualsiasi progetto gli venga affidato non è da poco. Ma l’hai visto “Soldi Sporchi”? Guardalo per farti un’idea del talento di questo regista!
l’avete visto drag me to hell di Sam Raimi
E’ un onesto horror di serie B, tutto sommato abbastanza divertente anche se per nulla terrificante.
alberto dove lo posso trovare qua l’avete giudicato
No, non l’abbiamo recensito.
ah, cm a me è piaciuto più il 2 alberto lo vai a vedere tron evoluction
scusa tron legacy
“Spider-Man 2” è infinitamente meglio del primo, senza dubbio. “Tron” andrò a vederlo dopo la befana, quando uscirà in 2D, visto che non sono potuto andare all’anteprima stampa. La recensione però la scriverà Alessandro Barbero.
alberto io ho visto un film di nome ” tre all’ improvviso” bellissimo te lo consiglio
Willelm Dafoe è un grande cattivo nella pellicola, quanto Tobey Maguire non è che mi sia mai piaciuto nel ruolo di Peter!… Comunque un capolavoro di Cinecomic!!!
Albe, “Darkman” l’hai visto? Pareri?
E’ sicuramente meritevole di riscoperta. Ancora un po’ acerbo ma sicuramente interessante. Io mi ci ero divertito molto, anche se ho il dubbio che oggi possa apparire girato mille anni fa.
Hai ragione, gli effetti visivi sono molto invecchiati, anche se Raimi ha voluto farlo sembrare come se fosse un vero e proprio fumetto.
Comunque interessante la prima parte, un pò troppo sopra le righe e demenziale la seconda.
La regia è sicuramente il suo punto forte, leggera, scanzonata e con buone trovate.
Un miscuglio fra “Roger Rabbit” ed il “Batman” burtoniano oserei dire.
Ma infatti se ricordo bene all’epoca la stampa l’aveva paragonato al Batman di Burton