Spider-Man 2 di Sam Raimi
Columbia, 16 Settembre 2004 – Appassionante
Per Peter Parker è sempre più difficile conciliare la vita di studente con quella di giustiziere mascherato. Due anni fa ha dovuto rinunciare al grande amore della sua vita per poter continuare ad essere l’Uomo Ragno, ma adesso è ora di decidere cosa vuole fare della propria vita…
«Da grandi poteri derivano grandi responsabilità». Nessun newyorchese ha più (super)poteri dell’Uomo Ragno, ma Peter Parker è pur sempre solo un ragazzo e riuscire a conciliare la vita dello studente universitario con quella di eroe mascherato è tutt’altro che facile. Spider-Man è stato la ragione per la quale Peter ha rinunciato al grande amore della sua vita, ma lo stress è troppo. Adesso è venuto il momento di dire basta: il costume rosso-blu finisce nella spazzatura. Per lo meno fino a quando il dottor Octopus non rapisce Mary-Jane…
Dopo un breve riassunto del primo episodio attraverso gli splendidi dipinti di Alex Ross, ci si trova proiettati in quello che è certamente uno dei più bei film mai tratti da un fumetto di superoi. Ma nonostante quello qui presentato sia chiaramente l’Uomo Ragno – Sargent ha saccheggiato trent’anni di storie a fumetti, nella sua sceneggiatura – è anche molto più Raimi-style rispetto alla prima uscita. Basta vedere la parte centrale, con l’esperimento fallito di Octavius e il suo risveglio in ospedale, per ritrovarsi davanti il regista de La casa in ottima forma. E’ forse questa la marcia in più di Spider-Man 2 rispetto ad altri prodotti similari: la convinzione con cui il regista ha guidato il carro, come fosse a tutti gli effetti un progetto suo invece che una corazzata hollywoodiana. I risultati sono eccezionali, e considerato che Sam Raimi ha già iniziato a lavorare alla sceneggiatura della terza parte, possiamo sperare che dopo un esordio divertente ma poco altro la serie di Spider-Man si sia messa sulla strada giusta.
Anche stavolta, ancora una volta, la pellicola è incentrata in maniera particolare su Peter Parker piuttosto che sulla sua controparte digitale. Lo stress di essere un supereroe ne mina il fisico e lo priva dei poteri, e noi siamo lì con lui mentre cerca di capire quale strada seguire, cosa vuole veramente fare della propria vita. E’ uno sviluppo drammatico estremamente efficace, in certi momenti persino toccante, nel quale si inseriscono situazioni comiche perfette e momenti romantici ottimamente studiati. La sceneggiatura riesce infatti a costruire dei personaggi estremamente interessanti e metterli in situazioni che non perdono mai di efficacia.
Il risultato è che quando buoni e cattivi cominciano (finalmente?) a fare a botte, la sospensione dell’incredulità non viene mai a mancare, nonostante la relativa pochezza delle animazioni computerizzate. Anzi: ci si ritrova più d’una volta a trattenere il fiato per la sorte dell’Eroe, anche per merito della perizia tecnica di Raimi e delle adeguate musiche di Danny Elfman. Forse il cattivone di turno rimane tutto sommato troppo sullo sfondo, e New York sembra in fondo essere solo il quartiere in cui vivono Peter e i suoi amici, ma questo non fa altro che dare maggior peso ai protagonisti e farci appassionare maggiormente alle loro vicende. E quasi ci si dimentica di star vedendo un film con tematiche fantastiche: la portata emotiva di questa pellicola, per quelli che non hanno già deciso di non crederci, è pari se non maggiore di quella di pellicole comunemente definite “drammatiche”. Certo, si potrebbe anche parlare del doppiaggio mediocre, del brutto finale, della pessima recitazione di James Franco, ma… ma no: questo è un gran film.
Titolo: Spider-Man 2 (Id.)
Regia: Sam Raimi
Sceneggiatura: Alvin Sargent
Fotografia: Bill Pope
Interpreti: Tobey Maguire, Kirsten Dunst, James Franco, Alfred Molina, Rosemary Harris, J.K. Simmons, Donna Murphy, Daniel Gillies, Dylan Baker, Bill Nunn, Vanessa Ferlito, Willem Dafoe, Cliff Robertson, Elizabeth Banks, Bruce Campbell
Nazionalità: USA, 2004
Durata: 2h. 08′
Probabilmente il migliore dei tre.
SICURAMENTE il migliore dei tre.
Marco, mi hai tolto le parole dalla tastiera.
Magnifico! Secondo me il miglior cinefumetto mai fatto!
Simone, mi trovi completamente d’accordo. Grandissimo film.
Stupendo, del film funziona tutto e anche Tobey ci mette più impegno e professionalità!…
Il miglior cinecomic di sempre senza dubbio per me.
Ps. Sarà magari coadiuvato dal doppiatore, ma non ricordo ‘sta prova così pessima da parte di Franco. Cosa non ti convinse, Alberto?
In generale lui è sempre abbastanza monocorde, sceglie un registro e non lo cambia mai, che sia la piattezza o l’esagerazione. In questo caso m’è parso non riuscire a rendere per nulla la complessità del personaggio proprio per via della sua incapacità di adattarsi alla singola situazione.