Stai leggendo:

W. di Oliver Stone

31 agosto 2006 Recensioni 10 Commenti
W.

Dell’Angelo Pictures, 9 Gennaio 2009 – Forzato

La vita privata e la carriera politica di uno dei più discussi Presidenti degli Stati Uniti d’America. Rampollo di una famiglia molto influente, vive una gioventù ribelle prima di fare mille lavori senza trovarne uno che gli piacesse. Fino a quando non decide di entrare in politica…


Josh Brolin con Richard Dreyfuss sullo sfondo in una scena di W.Oliver Stone continua la sua indagine attorno agli eventi dell’11 settembre iniziata con i documentari su Arafat e Fidel Castro e proseguita con World Trade Center, continuando nel contempo anche la serie di biografie dedicate ai Presidenti degli Stati Uniti dopo JFK e Nixon. Lo fa con un film beffardo, più deluso che arrabbiato, che ripercorre la carriera non solo politica di George W. Bush alternando la sua gioventù ribelle ai mesi successivi l’attacco del 2001. Ma è un film di grana grossa, che spiega e rispiega gli stessi concetti senza mai andare realmente a fondo agli eventi e riducendo ogni intenzione del suo protagonista alla volontà di uscire dalla luce paterna per dimostrare di saper camminare con le proprie gambe. D’altra parte la sottigliezza non è mai stata una freccia all’arco di Oliver Stone, e non è certo con un film sulla vita di un politico controverso che le sue corde registiche potevano iniziare a suonare diversamente.

James Cromwell in W.La differente luce con la quale il regista “illumina” George Bush rispetto al figlio fa quasi pensare che Stone (o lo sceneggiatore Stanley Weiser) sia stato un suo elettore nel 1988, o che sia comunque soddisfatto del suo operato come Presidente. Il rispetto per il personaggio è tale, infatti, da farlo quasi uscire di scena nel momento in cui George W. arriva alla Casa Bianca e i tempi si fanno duri, ma questa scelta va a discapito della credibilità dell’intera pellicola perché è evidente dal fatto che l’intero esecutivo di George W. faceva già parte di quello del padre che George Sr ha avuto voce in capitolo in più di un momento nel corso dell’amministrazione di Junior.

Jeffrey Wright con Bruce McGill sullo sfondo in una scena di W.Forse per cercare di dare continuità a tutta la pellicola, o forse per fare un favore alla Hollywood che simpatizza per i democratici, Stone presenta una parata di attori di nome in ruoli di supporto. Attori che, però, non possono nascondere l’insipidezza dei loro personaggi. Fa eccezione, ovviamente, il protagonista, magari monodimensionale ma comunque interessante, che conferma peraltro tutto il talento che Josh Brolin aveva già messo in mostra in Non è un paese per vecchi. E se le smorfie di Thandie Newton-Condoleeza Rice sono davvero insopportabili, è invece magistrale la prova di Jeffrey Wright nel ruolo di Colin Powell. Tutto il resto del film, invece, finirà nel dimenticatoio molto prima di quanto Oliver Stone vorrebbe.


La locandina di W.Titolo: W. (Id.)
Regia: Oliver Stone
Sceneggiatura: Stanley Weiser
Fotografia: Phedon Papamichael
Interpreti: Josh Brolin, Elizabeth Banks, Richard Dreyfuss, Ellen Burstyn, James Cromwell, Scott Glenn, Jeffrey Wright, Toby Jones, Thandie Newton, Stacy Keach, Ioan Gruffudd, Jim Garrity, Bruce McGill, Jason Ritter, Noah Wyle
Nazionalità: USA, 2008
Durata: 2h. 09′


Percorsi Tematici

  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  

Attualmente ci sono 10 commenti a questo articolo:

  1. Riccardo ( ex Mickey Rourke ) ha detto:

    Stone mi pare un buon regista, però questa volta sui film su presidenti che ha realizzato, è meglio JFK ( anche se parla dell’omicidio di un presidente ), certo ha narrato la storia di un presidente più vicino alla nostra epoca, ma non ha la stessa bellezza.
    Credo che i film in cui Stone ha curato anche la sceneggiatura siano i migliori da lui diretti.

  2. cassani io di oliver stone sto per vedere in dvd wall street con michael douglas.
    l’hai visto?
    che ne pensi?

  3. ora che ho visto wall street posso dire che è un ottimo film che racconta in modo imponente e reale il ruolo dei soldi.
    soldi che cambiano una persona ma che la possono cambiare anche in negativo.
    ottima regia di stone e bravo michael douglas.

  4. Alberto Cassani ha detto:

    Molto bello. Il fatto che ne stiano facendo un seguito un po’ mi spaventa.

  5. Riccardo ( ex Mickey Rourke ) ha detto:

    Stanno per fare un seguito di Wall Street?????????
    Oh my god, sto male.
    Non sempre i seguiti riescono bene.

  6. Alberto Cassani ha detto:

    Sì, sempre di Oliver Stone e ancora con Michael Douglas. Stavolta c’è Shia LaBeouf a fare il suo giovane pupillo. Gli sceneggiatori sono uno di quelli che hanno scritto 21 con Kevin Spacey e quello della Lolita di Adrian Lyne.

  7. vabè puo venire un altro bel film,non siamo pessimisti.
    poi se ci sono oliver stone e michael douglas puo venire ancora un ottimo film.
    vedremo…..

  8. Fabrizio ha detto:

    Recensione particolarmente azzeccata. Peccato, perchè nelle mani di un regista più “sottile” sarebbe potuto venir fuori un film molto più interessante. C’è di buono che Stone riesce a mantenere le giuste distanze dal protagonista, a guardarlo con occhio abbastanza distaccato.

    Josh Brolin è bravo, ma è inutile dire che il 50% della bontà della sua recitazione sta nella riproduzione della parlata e dell’accento di Bush, e ovviamente nella versione italiana tutto ciò va perduto.
    Davvero bravo Jeffrey Wright, come sottolineato da Alberto.

  9. Alberto Cassani ha detto:

    Girerò i complimenti al negro che me l’ha scritta, allora.

Scrivi un commento

Devi essere autenticato per inserire un commento.