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"Harry Potter e il Calice di Fuoco" di Mike Newell

18 novembre 2005 Recensioni 17 Commenti
Harry Potter

Warner Bros, 25 Novembre 2005 – Magico

Hogwarts ospita il Torneo Tremaghi, ma questa volta i maghi a contendersi la Coppa saranno quattro. Il Calice di Fuoco ha infatti deciso che deve partecipare anche Harry Potter, nonostante sia troppo giovane per affrontare i tanti pericoli che le diverse prove della gara nascondono…


Una scena di Harry Potter e il Calice di FuocoAvanti senza paura. La saga miliardaria della Rowling supera senza intoppi il guado fatale posto a metà percorso: Harry Potter e il Calice di Fuoco è il miglior film sul maghetto di Hogwards, anche e soprattutto grazie all’insperabile verve registica di Mike Newell, e continua la climax ascendente che già dal terzo episodio aveva permesso alla serie cinematografica di eliminare le derive infantili di matrice spielberghian/columbesche e presentarsi al pubblico in una veste più dark.
Rupert Grint, Emma Watson e Daniel Radcliffe in Harry Potter e il Calice di FuocoIl grande pregio di Harry Potter e il Calice di Fuoco è quello di proporre al pubblico un mix equilibrato di azione, avventura e sentimento. Destraggiandosi con leggiadria tra draghi e incantesimi, trasformazioni ed evocazioni del maligno, Newell è abile a declinare linguaggi cinematografici diversi a seconda del contesto: le scene memorabili non mancano – si pensi alla sontuosa messa in scena proposta per mostrare il ritorno di Voldemort, alla Coppa del mondo di Quidditch, al torneo tra le scuole di magia – ma lasciano comunque spazio a momenti più divertenti e introspettivi, come la sequenza del Ballo del Ceppo, durante la quale il regista offre un saggio dell’umorismo cinico e sardonico dimostrato in numerose pellicole girate in passato come Quattro matrimoni ed un funerale. La sospensione dell’incredulità vale sia per i costumi indossati dai giovani al ballo che per lo spietato confronto tra Potter e Voldemort, la pellicola scorre veloce e due ore e mezza passano in un battibaleno.

Alan Rickman e Brendan Gleeson. Alle loro spalle, Predrag Bjelac, Maggie Smith, Frances de la Tour, Michael Gambon e Roger Lloyd-Pack in una scena di Harry Potter e il Calice di FuocoLa sceneggiatura fatica un po’ a sopportare il peso delle seicento e passa pagine del testo originale e, per forza di cose, molti elementi secondari o non direttamente riferiti ad Harry, vengono omessi e tagliati, tuttavia il timone del film resta saldo, ed anche il più accanito dei fan del libro, dovrebbe apprezzare la faticosa riduzione operata dal finalmente valido Kloves, che fa guardare con ottimismo al rush finale della serie (la Rowling negli anni è diventata piuttosto prolissa).
Il Calice di Fuoco e Michael Gambon in Harry Potter e il Calice di FuocoTecnicamente, Harry Potter e il Calice di Fuoco regge il confronto con i blockbuster usciti recentemente: quando servono, gli effetti speciali fanno egregiamente il loro dovere, riuscendo ad integrarsi perfettamente con le location naturali del film, ma, come negli episodi precedenti, largo spazio è lasciato all’ottimo artigianato e all’alta manovalanza che permette a scenografie e costumi di farsi apprezzare per estro e creatività. In questo scenario visivo di alto livello, persino la rilettura dei temi williamsiani da parte dell’onesto compositore Patrick Doyle risulta riuscita (il valzer è una piccola gemma).

Strepitoso il cast, che può contare stavolta sul felice innesto di tre titani come Miranda Richardson, Ralph Fiennes (che riesce in pochi minuti a catturare l’essenza di Voldemort) e, soprattutto, di uno straordinario Brendan Gleeson (Moody), indiscusso coprotagonista della pellicola e caratterista di gran pregio.

Daniel Radcliffe in Harry Potter e il Calice di FuocoHarry Potter e il Calice di Fuoco, episodio davvero cupo, oscuro, pessimista e amabilmente terrorizzante (prima di portarci un bimbo i genitori dovrebbero rifletterci attentamente, stavolta) è quindi un gran divertimento per tutti, fan della serie e spettatori babbani, e carica di attese l’appuntamento del 2007, quando David Yates, che speriamo davvero essere all’altezza dei suoi tre predecessori, raccoglierà un testimone diventato piuttosto scomodo e ingombrante. Resta solo la speranza che le voci che danno l’intero cast confermato fino all’ultimo film della serie, siano presto confermate: oramai il dado è tratto e sarebbe difficile immaginare una Hermione o un Harry interpretati da attori diversi. In fondo poi, cosa c’è di più magico della crescita?


La locandina statunitense di Harry Potter e il Calice di FuocoTitolo: Harry Potter e il Calice di Fuoco (Harry Pottere and the Globlet of Fire)
Regia: Mike Newell
Sceneggiatura: Steve Kloves
Fotografia: Roger Pratt
Interpreti: Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Emma Watson, Robbie Coltrane, Ralph Fiennes, Michael Gambon, Brendan Gleeson, Jason Isaacs, Gary Oldman, Alan Rickman, Maggie Smith
Nazionalità: Regno Unito – USA, 2005
Durata: 2h. 36′


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Attualmente ci sono 17 commenti a questo articolo:

  1. igor ha detto:

    harry potter e il calice di fuoco io gli darei 3 e mezzo disterline

  2. Alberto Cassani ha detto:

    Di “sterline” nel senso di moneta di uso corrente nel Regno Unito?

  3. Alberto Cassani ha detto:

    Mah… Questo è di gran lunga l’episodio migliore della serie. E temo che difficilmente gli ultimi due potranno essere migliori.

  4. igor ha detto:

    sai io assomiglio molto ad harry potter

  5. Mickey Rourke ha detto:

    è spaventoso e colossale. Il migliore della saga.

  6. Edoardo ha detto:

    Mah,per me il migliore è il terzo.

  7. Marco ha detto:

    D’accordo con Alberto.
    Tralasciando i primi due di Colombus ( che a mio parere hanno un fascino infantile e magico tutto loro ) dei restanti questo è sicuramente il migliore, molto di più del Principe Mezzosangue.
    Merito anche della regia di Newell grande mestierante ( non a caso scelto per trasporre Prince Of Persia il prossimo Maggio ).
    Se Yates lo sceglieranno per altri film, dopo la saga, sarà solo per aver diretto i film di HP ma come bravura sicuramente no, anzi spero non faccia più carriera ma girerà solo film indipendenti inglesi o per la tv.

  8. Riccardo ( ex Mickey Rourke ) ha detto:

    L’unica cosa che mi piace del terzo è la musica di John Williams.
    Ma comunque il terzo non è brutto.
    Il quarto è quello che mi piace di più.

  9. Marco ha detto:

    Rivisto e condivido pienamente la recensione in toto.

  10. Alessandro Pitocco ha detto:

    Concordo con la recensione, nonostante alcuni temi del libro vengano tagliati per concentrarsi su Harry, Il Torneo e i co-protagonisti principali, il film riesce a trasporre fedelmente lo stile più adulto del quarto libro della Rowling. Con ciò non manca comunque la straordinaria magia e le meravigliose scenografie, i costumi e come detto nella recensione l’incredibile lavoro di artigianato. Il Cast è sempre più amalgamato e spuntano nuovi volti, su tutti Ralph Fiennes che con la sua performance del villain Voldemort nel confronto finale con Harry riesce a superare tutto il cast, grazie ad una presenza scenica e uno spirito di improvvisazione imponenti. Mike Newell inoltre è un regista che pretende un carico di emozioni e profondità più che adatto per rendere credibile il cambiamento tipico dell’adolescenza!

  11. Alessandro ha detto:

    Ottima fotografia e le musicaa sempre più minacciosa di John Williams!

  12. Alessandro ha detto:

    musiche pardon

  13. Rogi ha detto:

    Alessandro, la musica è di Patrick Doyle non di Williams

  14. Rogi ha detto:

    Ho trovato ”Il Calice di Fuoco”un film particolarmente piatto, e con molti dialoghi che risultano essere davvero fastidiosi e che non riescono nell’intento di far vedere la crescita dei personaggi, come Yates ha riproposto nel sesto film, ma che invece fanno risultare i personaggi più cretini di quel che sono…Poi si salvano giusto le scene con il drago quella finale con Voldemort… Non si può certo dire che Newell non sia un regista esperto anzi, riesce a coinvolgere lo spettatore in una prima visione, ma quando lo cominci a vedere 4 o 5 volte ti accorgi di tutte quelle imperfezioni e di tutte le pecche della sceneggiatura… Il problema non è Kloves e neanche Newell ma il loro modo di collaborare insieme che è completamente sbagliato a Harry Potter e il Calice di Fuoco. Attendo risposte da Alberto…

  15. Alberto Cassani ha detto:

    Non so, io l’ho visto una sola volta e non ho letto i romanzi, quindi non sono in grado di dire cosa balza all’occhio nelle visioni più approfondite. Ma continuo a ritenerlo il miglior episodio tra quelli che ho visto (mi mancano gli ultimi), nonostante qualche ingenuità di sceneggiatura. Come regia pura, quella di Cuaron è stata molto interessante perché particolarmente adatta al tono della storia del suo film, ma la mano di Newell mi è sembrata decisamente più forte e decisa di quella di tutti gli altri.

  16. Alessandro ha detto:

    Per musiche intendevo il tema originale di Williams tramutato dai vari compositori che si sono succeduti a lui .

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