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"Harry Potter e la pietra filosofale" di Chris Columbus

14 dicembre 2001 Recensioni 5 Commenti
Harry Potter

Warner, 6 Dicembre 2001 – Gradevole

Il piccolo Harry Potter è orfano di entrambi i genitori, uccisi dal malvagio Voldemort. Quando viene chiamato a studiare alla scuola di magia di Hogwarts, Harry scopre di avere poteri magici e trova due grandi amici, Ron ed Hermione…


Daniel Radcliffe in Harry Potter e la pietra filosofaleDopo i libri, che hanno venduto oltre cento milioni di copie in tutto il mondo, era inevitabile la trasposizione cinematografica, con relativo successo, delle avventure del giovane mago Harry Potter, con questo Harry Potter e la pietra filosofale costato trecento miliardi di lire, recuperati al volo nei primi giorni di programmazione. Interamente girato in Inghilterra da Chris Columbus, il film è tratto dal primo libro della serie dell’autrice J.K. Rowling, e si può ben immaginare quanto difficile sia trarre una sceneggiatura da un libro: da una parte perché si devono accontentare i lettori (e l’autore) non stravolgendo la storia, e dall’altra perché si deve riuscire a fra capire tutto anche a chi il libro non lo ha mai letto (come il sottoscritto). In questo caso lo sceneggiatore, Steve Kloves, sembra cavarsela da entrambe le parti, con una storia piacevole, ricca di avvenimenti, forse un po’ meccanica nel suo svolgimento, capace di non far pesare più di tanto la sua lunghezza (due ore e mezza filate), ma con alcune scene che sanno palesemente di troppo come quella delle caramelle “tutti i gusti più uno” a metà e alla fine del film.

Emma Watson, Rupert Green e Daniel Radcliffe in una scena di Harry Potter e la pietra filosofaleHarry Potter e la pietra filosofale è affascinante più che sorprendente dal punto di vista visivo, gotico in ogni suo aspetto, dalle scenografie di Stuart Craig – alcune delle quali risultano un po’ troppo finte, come le strade di Diagon Alley dove il protagonista compra la bacchetta magica – alla fotografia di John Seale quasi sempre immersa nel buio. Un mondo totalmente immaginario, reso ricco dagli effetti speciali, funzionali sì alla storia ma non tutti riusciti (se i quadri che si muovono sono strabilianti, il Troll o la scena della partita di Quidditch sono abbastanza deludenti).

Robbie Coltrane in Harry Potter e la pietra filosofaleIl cast over-quindici è di ottimo livello, anche se le loro interpretazioni sono ridotte a cammei più che a ruoli veri e propri, vedi il preside Albus Silente (Richard Harris) o la professoressa Minerva McGranitt (Maggie Smith), mentre quello dei ragazzi è ben assortito ma non convincente. Infatti se il protagonista non è poi così antipatico come suggerisce invece la sua foto col gufo bianco sul braccio sparsa un po’ su tutti i giornali, viene da dubitare sulla sua capacità di recitare: espressioni un po’ troppo smarrite, e qualche sorriso troppo artificioso.

Maggie Smith in Harry Potter e la pietra filosofaleColumbus dietro la macchina da presa non fa faville, la sua regia è nella norma, niente di eccessivo o di rischioso, e per questo il film non acquista un livello “epico” che magari avrebbe giovato. Modeste pensate di regia: molte scene sono riprese ad altezza bambino, ma alcune sequenze avrebbero dovuto avere uno spessore e una tensione maggiore, come quella della partita gigante di scacchi, resa inquietante quasi soltanto dalla colonna sonora di John Williams, che per il resto è nella norma e senza eccessivi virtuosismi. Harry Potter e la pietra filosofale è un film tutto sommato gradevole da vedere, senza troppi complessi, di cui spaventa il numero di sequel previsti, ben sei di cui uno già in lavorazione ad opera dello stesso Columbus dal titolo Harry Potter e la Camera dei Segreti. Il pericolo più grande resta quello di trasformare in operazione semplicemente meccanica e commerciale la lavorazione degli altri film, rischiando di perdere sul nascere la “magia” dei libri che tanto successo hanno avuto. Sarà comunque contento il conto in banca della Rowling.


La locandina statunitense di Harry Potter e la pietra filosofaleTitolo: Harry Potter e la Pietra Filosofale (Harry Potter and the Philosopher’s Stone)
Regia: Chris Columbus
Sceneggiatura: Steve Kloves
Fotografia: John Seale
Interpreti: Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Emma Watson, Robbie Coltrane, Richard Harris, Maggie Smith, Zoe Wanamaker, John Hurt, John Cleese, Alan Rickman, Ian Hart, Warwick Davis
Nazionalità: Regno Unito – USA, 2001
Durata: 2h. 32′


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Attualmente ci sono 5 commenti a questo articolo:

  1. sil ha detto:

    penso k sia fantastico…sicuramente il libro piu del film….

  2. igor ha detto:

    sii:posso parlare del sesto con te sii

  3. igor ha detto:

    sil

  4. Marco ha detto:

    Concordo in toto con la recensione, pregi e difetti.
    Questo capitolo, insieme col secondo, lo reputo a parte rispetto agli altri per l’aria di fanciullezza che traspira.
    Difatti chi come me era teen-ager ai tempi dell’uscita, rivedendolo può tranquillamente tornare indietro nel tempo con gli anni. E non si annoierà mai conoscendolo a memoria.
    La Watson già si vedeva che era la meglio portata rispetto agli altri due. Bravi comunque tutti i fanciulli. Oddio più divertiti che bravi.
    Il comparto “adulto”, formato da grandissimi attori british non può che essere eccelso.
    Se è un film riuscito bisogna dare il merito alla meravigliosa musica di Williams che sottolinea tutti i momenti migliori della pellicola.

  5. Alessandro Pitocco ha detto:

    Harry Potter e la Pietra Filosofale il film è una magica fiaba gotica che rimarrà per sempre nell’immaginario collettivo così come i libri da cui la pellicola è tratta. Da lettore della saga scritta dalla Rowling non posso non notare i tagli scelti dalla produzione che potrebbero rendere incomprensibili alcune sequenze a chi il libro non lo ha letto, ma questo primo episodio riesce comunque a trasporre fedelmente il libro grazie anche alle quasi 300 pagine di cui è composto che sicuramente rendono il lavoro più semplice. A dimostrare però bravura per la trasposizione ci ha pensato il bravo Steve Kloves( alla fine non conta il numero di pagine ma quello che il libro rappresenta) e il regista Chris Columbus che si conferma bravo a gestire un cast di bambini e ragazzi. ottime le scenografie di Stuart Craig, se non erro vengono riutilizzate anche molte di quelle del film “Piramide di Paura” e perfette le atmosfere e i colori.
    Effetti speciali che ci regalano un modo magico che riesce a prendere vita dalle pagine da cui è tratto (al di la di alcuni difetti) non concordo sul Quidditch che ho trovato azzeccatissimo. I piccoli Daniel Radcliffe, Emma Wathson e Rupert Grint tutti in parte e risultano i ragazzini all’epoca) meno antipatici assieme a quelli de’ i Goonies. Il cast di adulti è tutto eccelso.
    John Williams firma un altro capolavoro di colonna sonora!
    Un film Magico e intramontabile!

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