Stai leggendo:

"Harry Potter e l'Ordine della Fenice" di David Yates

9 luglio 2007 Recensioni 11 Commenti
Harry Potter

Warner, 11 Luglio 2007 – Dark

Harry ha incontrato Voldemort, ma nessuno gli crede. Quando il Ministero della Magia decide di gestire direttamente Hogwarts bandendo la magia dalle aule, Albus Silente mette insieme un gruppo di maghi per proteggere Harry, il quale mette insieme un gruppo di aspiranti maghi…


Imelda Staunton in una scena di Harry Potter e l'Ordine della FeniceE’ curiosa la scelta della Warner Bros. di affidare il quinto capitolo di un saga che ha finora incassato oltre tre miliardi e mezzo di dollari ai botteghini di tutto il mondo ad un regista con così poca esperienza cinematografica. E’ vero che Yates ha diretto diverse produzioni televisive piuttosto apprezzate, lavorando soprattutto con la BBC, ma finora il suo unico lungometraggio per il cinema era stato un piccolo film indipendente datato 1998. Scelta curiosa anche perché il regista del Merseyside prende il posto di Mike Newell, che dei tre registi finora impegnati nella serie era di gran lunga il più esperto e non a caso aveva realizzato il migliore dei quattro film. E scelta rischiosa perché accompagnata anche dal cambio della guardia alla macchina per scrivere, dove Michael Goldenberg (Contact) prende il posto di Steve Klowes. E nonostante il film non sia disprezzabile, a conti fatti i cambiamenti hanno fatto più danni che altro.

Rupert Grint, Evanna Lynch, Matthew Lewis, Emma Watson, Daniel Radcliffe e Bonnie Wright in una scena di Harry Potter e l'Ordine della FeniceHarry Potter e l’Ordine della Fenice, con le sue 800 pagine, è il più lungo e complesso libro della saga scritta da J.K. Rowling. Per portarlo sul grande schermo era necessario un notevole lavoro di potatura, e Goldenberg decide infatti di sfrondare il film da tutte le trame secondarie rimanendo invece piuttosto fedele al romanzo per quanto riguarda l’intreccio principale. Non riesce però a nascondere i buchi e le incongruenze di sceneggiatura che si vengono così a creare. A rendere sopportabili le due ore e un quarto di proiezione anche ai non appassionati sono il buon ritmo generale e le tante situazioni divertenti, anche se in più di un’occasione si ha la sensazione di essersi persi all’interno di quella che è chiaramente una saga per iniziati.

Daniel Radcliffe e Katie Leung in Harry Potter e l'Ordine della FeniceDal canto suo, Yates dimostra di non essere minimamente in grado di tenere le briglie di una produzione da 150 milioni di dollari, costellando il film di errori di regia malamente nascosti al montaggio e non riuscendo a rendere spettacolare la battaglia finale, che pure avrebbe dovuto essere il punto più alto della pellicola. Il risultato globale è il film tecnicamente più imperfetto dei cinque, che non riesce a sfruttare neanche alcune sottigliezze di sceneggiatura («Bel colpo, James») e che alla fine risulta poco più che una sequenza di raccordo prima delle due avventure che concluderanno la serie.
Ralph Fiennes in Harry Potter e l'Ordine della FeniceMa è forse proprio per questo che Harry Potter e l’Ordine della Fenice risulta più potabile rispetto ai primi tre episodi: il sottotesto “politico” è trattato con la leggerezza che si conviene ad un prodotto per bambini, le tante “citazioni” non disturbano più troppo e il fatto che in fondo questa volta succeda ben poco rende il tutto uno spettacolo innocuo, anziché molesto come nelle prime uscite. I non potteriani, insomma, non rischieranno di addormentarsi, anche se per raccapezzarsi è ovviamente necessario aver visto anche gli altri film. I fan, invece, si berrano il film tutto d’un fiato e usciranno contenti dalla sala.


La locandina di Harry Potter e l'Ordine della FeniceTitolo: Harry Potter e l’Ordine della Fenice (Harry Potter and the Order of the Phoenix)
Regia: David Yates
Sceneggiatura: Michael Goldenberg
Fotografia: Slawomir Idziak
Interpreti: Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Emma Watson, Helena Bonham Carter, Michael Gambon, Robbie Coltrane, Warwick Davis, Ralph Fiennes, Brendan Gleeson, Richard Griffiths
Nazionalità: Regno Unito – USA, 2007
Durata: 2h. 17′


Percorsi Tematici

  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  

Attualmente ci sono 11 commenti a questo articolo:

  1. FABIO ha detto:

    CIAO PER ME E STATO UNO DEI PIù BELLI DELLA SAGA PERCHè TUTTI QUEGL’ INCANTESIMI NELLA STANZA DELLE NECCESSITà E FUORI DA HOGWARTS SICURAMENTE IL SESTO ERA MEGLIO SPERO VI SAPRò DIRE QUANDO AVRò VISTO HARRY POTTER E I DONI DELLA MORTE PARTE 1 E PARTE 2 CHE USCIRANNO IL 19 NOVEMBRE 2010 E IL 15 LUGLIO 2011 CIAO FABIO

  2. Riccardo ha detto:

    Concordo con la recensione.
    è decisamente inferiore al calice di fuoco ma comunque uno spettacolo decoroso e piacevole per i fan e per gli spettatori babbani.
    La frase «Bel colpo, James» non l’ho proprio capita.
    Bello e anche ben fotografato il face to face fra Voldemort e Silente anche se mi è parso di vedere Gandalf contro Saruman per certi aspetti.

  3. Alberto Cassani ha detto:

    Guarda, Riccardo, so che faccio la figura del malato di Alzheimer, ma non ricordo assolutamente la scena del “Bel colpo, James”. Ma quello che volevo dire nella recensione è che quel momento ha una sottigliezza di sceneggiatura che non viene sfruttata dal regista (magari anche solo perché non dà spazio alle reazioni degli attori). Purtroppo non ricordo assolutamente a cosa si riferisse la battuta, quindi meglio non posso spiegare.

  4. Riccardo ha detto:

    eh, gli scherzi dell’età 🙂

  5. Alberto Cassani ha detto:

    Sono anche passati quattro anni, eh?

  6. Riccardo ha detto:

    tranquillo, scherzo

  7. Alberto Cassani ha detto:

    Sì, sì: avevo capito.

  8. Marco ha detto:

    Concordo con la recensione. Effettivamente il film si “salva” grazie alla bella prestazione ed al personaggio della Staunton e qualche scena azzeccata (la punizione della piuma, il disturbo degli esami finali e la conseguente distruzione di tutto quello che la Umbridge aveva costruito fino ad allora da parte di Fred e George).
    Notevole anche il fatto che lo sceneggiatore abbia saputo inserire temi e modus operandi tipiche di una sorta di “nazismo” e di tirannia (con conseguente ribellione di alcuni piuttosto che sottomissione al più potente di altri) in un modo semplice e facile da essere compreso ai più piccoli.
    Combattimento finale discreto ma che lascia molto amaro in bocca. Scene d’azione meno che sufficienti.
    Purtroppo tutto è trattato con molta superficialità ed i passaggi fra situazioni diverse sono molto sbrigativi, quasi un collage di spezzoni. Anche l’Ordine Della Fenice viene relegato solo ad esercizi di magia fra studenti alquanto banali ed uno sbaciucchiamento.
    Se avesse raggiunto la durata di almeno 150-160 minuti forse sarebbe stato meglio.
    Questa volta del cast tecnico si salva solo la scenografia del solito bravo Craig mentre fotografia (troppo gelida e plumbea), montaggio e regia (come già esplicato) fanno solo danni che altro. L’inesperienza si avverte eccome.
    Irrilevante la colonna sonora di Hooper anche se qualche nuovo passaggio è ben scritto (soprattutto nei titoli di coda).
    Difficile esprimere giudizi sugli attori visto che la scena è palesemente tutta su Radcliffe che non miglira ne peggiora rispetto al quarto episodio. Mi sento di lodare Gambon per una più presente partecipazione del personaggio.
    Concludendo direi anch’io intermezzo inutile ai fini della storia.

  9. Marco ha detto:

    Dimenticavo.
    La scena “Bel colpo, James” si riferisce al fatto che Sirius ed Harry stanno combattendo i Mangiamorte, Harry, disarmandone uno, evidentemente ha fatto un mossa simile a suo padre quando anni prima i due (James e Sirius) combatterono fianco a fianco nell’Ordine. Sirius, preso completamente dal combattimento ha esclamato ciò scambiando inavvertitamente Harry per suo padre.
    Almeno questo mi sento di aver capito 🙂

  10. Alberto Cassani ha detto:

    Sì, sì. Ma evidentemente è stato il modo in cui quella scena è girata e montata a portarmi a usarla come esempio delle brutture di regia. Va detto comunque che dal punto di vista visivo il film è coerente con le altre cose girate da Yates, non sono all’interno di questa saga.

  11. Alessandro Pitocco ha detto:

    Film bellissimo e che riesce a trasporre il più lungo dei libri della saga “Potteriana”, Harry Potter e L’Ordine della Fenice ci mostra una interessante evoluzione adulta di Harry spinta dagli eventi de’ Il Calice di Fuoco. Un film che da sfogo alla libertà giovanile contro un’istituzione piena di ipocrisie. Il messaggio politico è ben fuso con la magia dei libri e come sempre non delude l’evoluzione sempre più adulta dovuta dalla crescita che vede ancora la tematica dell’adolescenza e del cambiamento e dei primi amori . Lo stile adulto viene evidenziato dalle tonalità che vanno dallo script, l’interpretazione, al colore delle luci, tutto sempre più cupo e serio. La fedeltà al libro c’è ed è maggiore al precedente, con questo non dico che Il Calice di Fuoco sia inferiore, anzi, ma sicuramente questa pellicola gli va per me di pari passo.

Scrivi un commento

Devi essere autenticato per inserire un commento.