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"I guardiani del destino" di George Nolfi

17 giugno 2011 Recensioni 3 Commenti
I guardiani del destino

Universal, 17 Giugno 2011 – Ispirato

Un anno dopo aver perso le elezioni a causa di una foto senza veli pubblicata dai giornali, David Norris scopre per caso l’esistenza di un’organizzazione volta ad assicurarsi che l’umanità segua il piano predestinato. Il che vuol dire, nel suo caso, non rivedere mai più la donna della sua vita…


Matt Damon ed Emily BluntPartendo da un racconto di Philip K. Dick, di cui mantiene in realtà solo lo spunto iniziale, George Nolfi scrive e dirige un curioso thriller sentimentale dall’impianto fantascientifico, che è stato apprezzato dalla critica statunitense ma che pare non abbia spezzato molti cuori tra gli spettatori. Peccato, perché si tratta di un film bizzarro ma interessante, tecnicamente di buon livello e dallo script intrigante e ben congegnato.

Terence StampLa sceneggiatura che Nolfi ha scritto per questo suo esordio registico ha il giusto ritmo e più di un bel momento – in particolare il monologo di Terence Stamp sul libero arbitrio – prima di farsi eccessivamente stucchevole e prevedibile nella sua parte finale, mettendo alla berlina la scarsa definizione di alcuni personaggi. Una bella sorpresa, considerato che le sue precedenti prove da sceneggiatore erano tutt’altro che convincenti (Timeline, Ocean’s Twelve, The Sentinel) mentre i meriti dell’ultima (il terzo Bourne) erano da ascrivere più ad altri che a lui. E visto che l’intreccio affascinante anche se se per nulla dickiano è tutta farina del suo sacco, non sembra sbagliato pensare che la mente di Nolfi possa in futuro riservarcene altre, di belle sorprese.

Anthony Mackie e Matt DamonL’autore bostoniano ha anche brillantemente ideato il modo in cui i funzionari dell’Adjustment Bureau si muovono nel nostro mondo e ha saputo gestire molto bene l’inseguimento che porta alla conclusione del film (grazie anche al buon montaggio di Jay Rabinowitz). Quest’ultima cosa è però l’unico guizzo registico negli oltre 100 minuti di proiezione, minuti sottolineati dalle belle musiche di Thomas Newman e dalla convinta interpretazione di Matt Damon. Al contrario, brilla pochissimo Emily Blunt, che dopo aver assaggiato la fama mondiale ai tempi de Il Diavolo veste Prada sembra aver smarrito una parte del talento che aveva sempre dimostrato di avere.


La locandinaTitolo: I guardiani del destino (The Adjustment Bureau)
Regia: George Nolfi
Sceneggiatura: George Nolfi
Fotografia: John Toll
Interpreti: Matt Damon, Emily Blunt, Anthony Mackie, John Slattery, Michael Kelly, Terence Stamp, Donnie Keshawarz, Anthony Ruivivar, David Bishins, Jon Stewart, Kar, Christine Lucas, Julie Hays, Fabrizio Brienza, David Bishins
Nazionalità: USA, 2011
Durata: 1h. 46′


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Attualmente ci sono 3 commenti a questo articolo:

  1. Andrea ha detto:

    Quasi passabile thriller sentimentale intinto nel fantasy che promette molto (Quanto è libero il nostro arbitrio? Quanto conta il caso nella nostra vita?) ma mantiene poco( “l’’amore vince su tutto”..). Un imbolsito Matt Damon si sbatte e corre per tutto il film per riconquistare una monoespressiva Emily Blunt… ma ne vale proprio la pena? Voto 5,5

  2. Marco ha detto:

    D’accorso sia con Albe che con Andrea, anche se debbo dire che il fatto delle porte su altre dimensioni si era già visto nel film Pixar “Monsters & Co.” e prima ancora in una puntata de “Ai Confini Della Realtà”.

  3. Alberto Cassani ha detto:

    Credo che sia un espediente usato in tantissime occasioni, a dir la verità.

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