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Soundtrack: Alice attraverso lo specchio di Danny Elfman

9 gennaio 2017 Soundtrack 0 Commenti
Alice attraverso lo specchio

Beatrice Bassi, in collaborazione con Colonne Sonore* * * *

Con questo suo ultimo lavoro Danny Elfman si conferma, non certo per la prima volta, uno dei compositori più validi e interessanti al mondo. La colonna sonora di Alice attraverso lo specchio è ricca di ispirazioni diverse e idee geniali ottimamente messe in pratica…


James Bobin, già regista de I muppet e Muppets 2, firma il sequel di Alice in Wonderland: Alice attraverso lo specchio e si avvale di attori come Johnny Depp, Anne Hathaway, Mia Wasikowska, Rhys Ifans, Helena Bonham Carter e Sacha Baron Cohen. Per gli appassionati non sarà difficile ricordare che molti di questi attori hanno già avuto occasione di collaborare nell’adattamento cinematografico del musical Sweeney Todd, che tra l’altro si avvaleva della regia di Tim Burton, al timone anche di Alice in Wonderland e produttore del sequel. Basato sul libro di Lewis Carroll, Alice attraverso lo specchio vede la protagonista (Mia Wasikowska) tornare nel mondo fantastico delle meraviglie. Questa volta però, non le basterà vedersela con la Regina Rossa (Helena Bonham Carter) e con il Ciciarampa, ma dovrà anche viaggiare indietro nel tempo per riuscire a salvare il suo fidatissimo amico, il Cappellaio Matto (Johnny Depp). La storia è dunque avvincente, anche se rischia spesso di deludere le aspettative di un pubblico adulto per avvicinarsi maggiormente ai gusti dei più piccoli. Una scelta molto discutibile e persino incoerente, se si considera che nella versione cinematografica della storia Alice non è una bambina come viene invece descritta nel libro di Carroll ma una ragazza, se non addirittura un’adulta.

Non può deludere invece la colonna sonora, affidata a Danny Elfman, che già aveva curato quella del film precedente. Il compositore ha collaborato innumerevoli volte con Tim Burton, creando l’accompagnamento musicale di tantissimi successi del regista – da Batman passando per Edward mani di forbice e La fabbrica di cioccolato, fino al più recente Big Eyes. Nella sua interpretazione sonora della pellicola, Elfman ripropone il tema ideato per Alice in Wonderland, arricchendolo di cori maschili e di dinamiche tematiche reiteranti. Proprio questo contribuisce a suggerire allo spettatore che sì: il magico e il surreale saranno ancora i protagonisti della storia, ma anche l’avventura e la corsa contro il tempo questa volta giocheranno un ruolo fondamentale.
Analizzando proprio il tema, è subito evidente la grande esperienza e competenza di Elfman che, servendosi di un’ottima orchestrazione, coinvolge a 360° l’ascoltatore. Già dalle prime note, infatti, il compositore crea l’illusione di un mondo fantastico che, con grande senso di spazialità, è in grado di incantare anche lo spettatore più razionale. A questo scopo i cori di voci sia maschili sia femminili sono fondamentali per creare un’atmosfera magica e fiabesca. Esattamente come aveva fatto John Williams nel brano “Double Trouble” in Harry Potter e il prigioniero di Azkaban: la trasposizione musicale di alcuni famosissimi versi tratti dal Macbeth di Shakespeare, pronunciati originariamente dalle streghe intorno a un calderone, era stata affidata proprio a un coro.
Poco da rimproverare quindi al tema principale: è brillante ed è così potente ed efficace che lo stesso compositore ha dichiarato più volte di considerarlo uno dei suoi lavori più riusciti in assoluto. Sarà proprio per questo motivo che l’eco di “Alice, oh Alice” è identificabile in quasi tutte le tracce, seppur soggetto a magistrali variazioni e riadattamenti quasi camaleontici. Facile notare poi che ogni qualvolta Alice si trovi in scena, sarà accompagnata immancabilmente da stralci del leitmotiv alla maniera Wagneriana a lei legato, o per dirla con Elfman «uno dei due lati melodici del suo tema» (quello eroico o quello che sottolinea la sua ricerca interiore).
Inoltre, sempre con l’intento di coinvolgere il più possibile il pubblico, l’autore non lascia mai momenti “vuoti”, seguendo quei dettami Bachiani per cui il silenzio è bandito e il tema si rincorre. Per questo motivo anche quando la tensione cala e apparentemente la musica sembra affievolirsi, quel che rimane è una sensazione di attesa, di continuità; qualcosa sta per accadere e lo spettatore ne è certo. L’accompagnamento musicale, comunque, perdura lungo tutto l’arco del film, come se fosse anch’esso impegnato in un viaggio nel paese delle meraviglie.

Il personaggio chiave della vicenda si rivela essere il Tempo in persona, e il tema melodico legato a esso è chiaramente ispirato dai compositori russi. Prendendo in esame “Watching time” e “Oceans of time” non si può fare a meno di notare i rimandi a Prokoviev, per esempio. Sempre in “Watching time” si nota anche che l’orchestra riproduce l’inesorabile ticchettio delle lancette, uno stratagemma di grande effetto che colpisce nel segno e che viene riproposto in “The seconds”. Per gli appassionati del genere poi, sarà interessante notare che quella veloce scaletta suonata da un flauto traverso proprio nei primi secondi di “Watching time”, ricorda quella del film d’animazione Disney La carica dei 101, nel momento in cui il sergente Tibs sbircia all’interno della casa De Mon.

In conclusione si può affermare con sicurezza che Danny Elfman si conferma anche con questo ultimo lavoro uno dei più validi del suo settore e che non ci resta altro che attendere con ansia di esplorare il prossimo mondo in cui vorrà condurci.


La copertina del CDTitolo: Alice attraverso lo specchio (Alice Through The Looking Glass)

Compositore: Danny Elfman

Etichetta: Walt Disney Records, 2016

Numero dei brani: 28

Durata: 73′ 30”


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