"Batman" di Tim Burton
Warner, 1989 – Affascinante
Rimasto orfano da bambino, il miliardario Bruce Wayne di notte vigila su Gotham City travestito da Batman, difensore dei deboli e cacciatore di criminali. Un giorno si trova però davanti un pazzo scatenato con un perenne ghigno disegnato in faccia, che si fa chiamare Joker…
Dimenticate l’atmosfera naïf della serie Tv anni ’60: il Batman di Tim Burton è nero come la notte e cattivo come un gangster. La Gotham City ideata da Anton Furst e Peter Young (Oscar per le scenografie) mette paura da tanto sembra un labirinto infernale, ma Burton è bravissimo a donare poesia ad un insieme che avrebbe altrimenti rischiato di essere solamente lugubre.
La sceneggiatura ha più d’un momento poco convincente, e tutto sommato lo sviluppo della storia appare pretestuoso e di scarso interesse, ma la messa in scena è di gran valore e Burton riesce a trasportarci nel suo universo (il suo universo, non quello del Bob Kane che ha creato il Bat-Man) senza far perdere credibilità a dei personaggi che – visti sotto una luce diversa – sarebbero divenuti risibili.
Ispirato alle atmosfere del Ritorno del cavaliere oscuro scritto e disegnato da Frank Miller e di The Killing Joke di Alan Moore e Brian Bolland, questo Batman è stato capace di influenzare non solo la storia disegnata del personaggio ma anche e soprattutto il mondo del cinema, che ha messo in produzione svariate pellicole di derivazione fumettistica che avevano impostazioni chiaramente debitrici dell’opera di Burton.
Contestato dai fan, fu Michael Keaton a vestire i panni di Bruce Wayne-Batman. L’attore della Pennsylvania offre una buona prova, sia quando impersona il filantropo sia quando si muove sotto la tuta nera dell’eroe, ma la scena – a Keaton e alla bella Kim Basinger – è rubata da un grandissimo Jack Nicholson che recita sempre sopra le righe, più in tono con le canzoni di Prince che non con le musiche di Danny Elfman. E’ con il suo personaggio che il film si inserisce nella vena pop tipica degli anni ’80, sfruttando benissimo proprio il contrasto tra l’oscuro Batman e il colorato e cialtrone Joker, e anche se a qualcuno la cosa può sembrare solo una baracconata, la realtà è che si tratta di una consapevole scelta artistica.
Titolo: Batman (Id.)
Regia: Tim Burton
Sceneggiatura: Sam Hamm, Warren Skaaren
Fotografia: Roger Pratt
Interpreti: Michael Keaton, Jack Nicholson, Kim Basinger, Pat Hingle, Robert Wuhl, Billy Dee Williams, Michael Gough, Jack Palance, Jerry Hall, Tracey Walter, Lee Wallace, William Hootkins, Richard Strange, Carl Chase, Mac McDonald
Nazionalità: USA, 1989
Durata: 2h. 06′
Forse uno dei migliori film su Supereroi, e anche uno dei più bei film di Burton. quando l’ho visto, ne sono rimasto legato per sempre, è uno dei miei film preferiti.
Un kolossal!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
si ma che cazzo a heath ledger per il suo ruolo del joker gli danno l’oscar e a jack nicholson perche no?
Bellissimo film. Me ne sono subito innamorato. Stupenda la colonna sonora. Grande Nicholson che ruba la scena a tutti!!!
Non è che l’anonimo avesse tutti i torti sapete…
Bè, Jack ha portato in scena il lato giocoso e simpatico di Joker, Heath invece ha dato vita ad un personaggio più complesso, un assassino psicopatico dal torbido passato che predica la più primordiale anarchia. Credo che entrambe le interpretazioni siano ottime da oscar.
BATMAN di Burton, intanto ha vinto l’oscar per le scenografie.
Diciamo che Heath Ledger è morto, Jack Nicholson no…
Sì, è vero, non riesco a capire perché questa differenza, entrambe le interpretazioni sono geniali, nonostante la differenza che ho scritto prima.
Non ho parole per descrivere la bellezza di questo film!!! Semplicemente” EPICO”!!!…
Grande Jack Nicholson!!!
Io faccio la canonica voce fuori dal coro. L’interpretazione che Ledger ha dato del Joker trovo sia molto superiore a quella gigionesca e macchiettistica di Nicholson.
A discolpa del vecchio Jack va precisato che Burton (regista che stimo moltissimo) non ha colto appieno, a mio personale avviso, lo “spirito” del Cavaliere oscuro, fornendo una rappresentazione dello stesso a metà tra i telefilm con Adam West e le rappresentazioni Goth-iche che solitamente lo contraddistinguono (che adoro, per carità).
Nonostante a quanto leggo Burton vi abbia cercato ispirazione, Miller e Moore non dovrebbero essere scomodati in questo frangente.
Credo che il Batman di Moore e quello di Miller siano serviti da base di partenza per la definizione dei personaggi e forse per qualche risvolto della trama, ma l’operazione che Burton aveva in mente era molto diversa. La cosa curiosa è che all’epoca il film dava l’idea di essere dark e cattivo, mentre oggi appare più una baracconata in technicolor, probabilmente anche perché in quel periodo il Batman fumettistico non era esattamente un cavaliere davvero oscuro… Se è tornato a esserlo è anche merito del film.
Eh ma con i comics di Miller e Moore oscuro lo era già, il nostro Batman. La saga di Miller si intitolava appunto “Il ritorno del Cavaliere oscuro” se ben ricordo.
Cinematograficamente parlando invece, senz’altro il film di Burton ha contribuito non poco a riportare in auge l’immagine più “dark”; questo è senz’altro un merito. Per il resto concordo, a me sembra proprio una “baracconata in technicolor”, anche se il film ha effettivamente un suo fascino.
Sì, ma i Batman di Miller e Moore erano fuori serie. Nessuno dei due ha mai lavorato alle serie regolari del personaggio, e per quanto sia Dark Knight che Killing Joke hanno avuto ripercussioni sul personaggio e le sue testate sia in termini di storia che di atmosfera, il Batman vero e proprio in quel momento non era il loro.
Mah, io direi che era “solo” il loro… Comunque sì, capisco il ragionamento. 🙂
Non mi stancherò mai di rivederlo. Intrattiene una meraviglia.
Per me, un mio personale cult e film strepitoso, come dissi già in un mio precedente commento del 2009.