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“The Horde” di Yannick Dahan & Benjamin Rocher

28 settembre 2010 Recensioni 2 Commenti
Alberto Cassani, 5 Settembre 2009: Cialtrone
Fandango, 1 Ottobre 2010

Per vendicare la morte di un collega, una squadra di poliziotti organizza un’azione non ufficiale per sterminare la banda di criminali responsabile dell’omicidio. Ma mentre i due gruppi si affrontano, il palazzo in cui si trovano viene messo sotto assedio da centinaia di morti viventi…


Quando i morti viventi si ritrovano nel mezzo di un Distretto 13 diretto da due giovani  registi francesi, il risultato non può essere che un film cialtrone come questo. Difficile dire, però, quanto la cosa sia voluta, perché la pomposità delle scene iniziali puramente da action-movie fa pensare che Dahan e Rocher si stessero prendendo sul serio prima di perdersi in sparatorie ridicole e scazzottate senza fine una volta che l’assedio degli zombi ha inizio, trasformando forse involontariamente il film in una sanguinolenta parodia del genere. Una cosa uguale e contraria a quello che avevano fatto Edgar Wright e Simon Pegg con Hot Fuzz, che per la prima metà è una parodia dei film di Michael Bay e Jerry Bruckheimer ma che nella seconda scade fino al loro livello perdendo totalmente l’ironia mostrata fino a quel momento.

Nato come seguito del cortometraggio d’esordio dei due registi, che racconta la storia del poliziotto che viene seppellito nell’incipit del film, La horde è – tra musiche esagerate e dialoghi chiaramente (e questa volta di sicuro volutamente) ridicoli – un film fatto e pensato per il pubblico giovanile che noleggia un DVD per divertirsi con una rumorosa visione di gruppo. Ma in un periodo in cui, forse ingiustamente, i morti viventi sembrano tornati di moda anche e soprattutto in film che non si prendono sul serio, ci sono davvero pochi motivi per cui si debba avere interesse nei confonti di questa pellicola piuttosto che altre decisamente meglio riuscite.


Titolo: The Horde (La horde)
Regia: Yannick Dahan & Benjamin Rocher
Sceneggiatura: Arnaud Bordas, Yannick Dahan, Stéphane Moïssakis, Benjamin Rocher
Fotografia: Julien Meurice
Interpreti: Eriq Ebouaney, Jo Prestia, Aurélien Recoing, Jean-Pierre Martins, Claude Perron, Alain Figlarz, Yves Pignot, Doudou Masta, Sébastien Peres, Laurent Demianoff
Nazionalità: Francia, 2009
Durata: 1h. 37′


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Attualmente ci sono 2 commenti a questo articolo:

  1. Marco ha detto:

    L’inizio era veramente promettente, poi come dice Albe scade nella frenetico montaggio da videogame, anche se ho apprezzato il fatto che non si usi il solito montaggio da videoclip caro a tanti registi di serie B di genere d’oltreoceano.
    Bella la fotografia da “graphic-novel” (difatti sembra la trasposizione da un fumetto di Miller).
    La regia è la cosa che mi è piaciuta di più del film, non ha annoiato affatto. E’ lei che porta avanti il film seppur le volute scene e i dialoghi molto sopra le righe.
    Di splatter lo so trova solamente nei primi 25 minuti, per il resto solo sparatoie.
    La caratterizzazione dei personaggi è abbastanza definita.
    Alcune scene però entrano di diritto nel cult come lo strupro alla zombessa, il primo attacco dell zombie, la parentesi comica del taglio della gamba e il sacrificio del poliziotto nel garage assediato da una moltitudine di zombie.
    Penso che con il giusto approccio lo si possa apprezzare, certo devi essere disposto al genere.
    Naturalmente siamo stralontani da Alta Tensione e Martyrs.
    Albe hai visto A’ L’interieur? Una tua classifica dei film horror francesi di recente produzione?
    Grazie.

  2. Alberto Cassani ha detto:

    “A’ l’interieur” non l’ho visto, ma ora che l’hai nominato mi viene in mente che qualcuno me ne aveva parlato, o forse ne avevo letto. L’horror francese recente non lo seguo più di tanto, e quelli che ho visto mi hanno tutt’altro che impressionato (Calvaire, Them, Saint Ange…). In fondo, considerato che non mi piace Aja, restano in gioco ben poche produzioni importanti. A parte “Martyrs”, che è un capolavoro.

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