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"S.W.A.T." di Clark Johnson

20 dicembre 2003 Recensioni 1 Commento
CineFile

Columbia, 28 Novembre 2003 – Irrilevante

Un importante boss del traffico di droga viene trasportato dall’unità speciale del dipartimento della polizia federale in un carcere di massima sicurezza. Il boss cerca di corrompere gli agenti offrendo ad ognuno 100 milioni dollari…


Michelle Rodriguez, Olivier Martinez, Colin Farrell e Samuel L.Jackson in SWATEnnesimo action-movie preconfezionato, questo S.W.A.T. nasce dall’eredità dell’omonima serie Tv di metà anni 70 (una tendenza sempre più in voga, che negli anni a venire si rafforzerà ancor di più) e ci narra la genesi di un’anomala squadra dell’unità “Special Weapons and Tactics” di Los Angeles, un corpo speciale di polizia delegato ad operazioni urbane ad alto rischio. Come già successo in Bad Boys II e L’ultima Alba, l’incontro tra lo spettacolo ipertrofico hollywoodiano e la messa in scena di unità tattiche non può dare buoni risultati per evidenti incompatibilità strutturali tra i due elementi. La cosa peggiore è che S.W.A.T. fa di questa sventurata unione il suo unico punto d’appoggio, e il risultato è ovviamente disastroso.

Olivier Martinez in una scena di SWATIl regista Clark Johnson lavora su un copione che più lineare non si può, della cui banalità non ha colpa. Ma la rappresentazione visiva è altrettanto lacunosa: nei film tratti da telefilm buona parte della riuscita dell’operazione sta nella giusta traduzione di un mezzo nell’altro, nella rielaborazione del materiale in funzione del grande schermo. La scelta di un regista televisivo (Law & Order, Third Watch) ha prodotto quindi un circolo vizioso, in cui l’intera operazione non decolla mai, soffocata dalla sua stessa natura che la fa risultare, di fatto, niente più che un episodio stesso di un telefilm.

Colin Farrell, Josh Charles, LL Cool J, MIchelle Rodriguez e Samuel L. Jackson in SWATLa sensazione di un’opera di basso profilo la si respira continuamente, ed è l’unico segno di coerenza in una successione di eventi altrimenti privi di coesione. Anche le più elementari regole non scritte del film di genere sono quasi del tutto ignorate. Abbiamo così una fase “di reclutamento” che si protrae a lungo e fa slittare troppo in là il momento in cui si dovrebbero tirare le fila degli elementi narrativi. Non aiuta la definizione dei protagonisti, tormentati anch’essi da un’asfittica prevedibilità che svilisce l’intero sistema di personaggi.

Tutto si trascina nell’attesa della lunga sequenza finale che vede la squadra impegnata nel trasporto di un pericoloso prigioniero per le strade di L.A. Ovviamente i cattivi sono in agguato, e questo fa sì che almeno ci si possa rifugiare nella sana azione; probabilmente se si fosse concesso maggior spazio e attenzione a questa componente il film sarebbe stato più emozionante. Ma invece di un totale abbandono alla genuinità del B-Movie (Carpenter, dove sei?) ci dobbiamo sorbire un corollario narrativo che affossa l’interesse (almeno quello critico).

Samuel L. Jackson in SWATSpiace più che altro vedere Sam Jackson nell’ultimo di tanti ruoli simili, a fare da spalla alle giovani star in film perlopiù insulsi per adolescenti. Ha dichiarato di voler scegliere i film giusti per essere ricordato come un buon attore, ma sembra piuttosto di assistere allo stillicidio del suo carisma (guadagnato a metà anni ’90 dopo un’interminabile gavetta di 20 anni). Anche per Colin Farrell, in continua ascesa dopo Minority Report e in attesa della consacrazione (magari con l’Alessandro Magno di Stone?) sembra una fase interlocutoria, con film di buon successo che però non valorizzano le sue potenzialità (La regola del sospetto, Daredevil). Il resto del cast è esattamente quello che ci aspetteremmo, con Michelle Rodriguez – a cui un ruolo di secondo piano in mediocri film d’azione non si nega mai – e LL Cool J, rapper passato al cinema. Ironico il personaggio francese di Olivier Martinez, nuovo a questo genere di film, a cui vengono riservate frecciatine di blanda attualità nei riguardi degli americani in relazione agli attriti tra le due nazioni


La locandina statunitense di SWATTitolo: S.W.A.T. – Squadra speciale anticrimine (S.W.A.T.)
Regia: Clark Johnson
Sceneggiatura: David Ayer, David McKenna
Fotografia: Gabriel Beristan
Interpreti: Samuel L. Jackson, Colin Farrell, LL Cool J, Michelle Rodriguez, Josh Charles, Jeremy Renner, Brian Van Holt, Olivier Martinez, Reg E. Cathey, Page Kennedy, Domenick Lombardozzi, Roger Mitchell, Reed Diamond, Clark Johnson
Nazionalità: USA, 2003
Durata: 1h. 57′


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Attualmente c'è 1 commento a questo articolo:

  1. Uno mas | muntari ha detto:

    […] guantoni al chiodo. Creata da Justin Zackham e prodotta tra gli altri da Clark Johnson (regista di S.W.A.T. e The Sentinel dopo essere stato tra i protagonisti di Homicide), la serie gira attorno al mondo […]

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