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"Catwoman" di Pitof

19 agosto 2004 Recensioni 5 Commenti
Catwoman

Warner, 27 Agosto 2004 – Orrendo BLEAH

Patience Phillips ascolta per caso una discussione sui tremendi effetti collaterali di una nuova crema cosmetica. Scoperta, cerca di fuggire ma finisce in un canale di smaltimento delle scorie. In suo soccorso accorre un gatto che le dona nuova vita come già fece con altre in passato…


Sharon Stone e Halle BerryAssolutamente privo di attinenza con il fumetto che in teoria ne sta alla base, Catwoman è uno dei film più brutti e noiosi visti di recente, perfettamente degno della scarsa accoglienza che il pubblico statunitense gli ha tributato. La colpa del cattivo risultato è soprattutto degli sceneggiatori, che hanno messo su carta una storia pretenziosa ma estremamente stupida. L’ambientazione nel mondo della cosmesi e il discorso sulla pubblicità e la mancanza di remore dei capitani d’industria è chiaramente intesa per essere una cosa seria, ma seria non lo è affatto. E il modo in cui viene ridotto il personaggio del titolo farà rabbrividire tutti i fan fumettistici, che potranno sorridere solo se noteranno il collegamento con la Catwoman di Michelle Pfeiffer: come si nota dalle foto in casa della sua padrona, infatti, il gatto che dona nuova vita a Patience è lo stesso che fece rivivere Selina Kyle nel secondo Batman burtoniano.

Halle BerryLa cosa curiosa è che il film si ammoscia completamente solo quando la protagonista fa la sua apparizione. Per il primo quarto d’ora, infatti, lo spettacolo è quantomeno decente e l’ambientazione interessante. Poi, con il nuovo taglio di capelli di Patience arriva anche uno stile di regia più caricato da parte del francese Pitof (già responsabile dell’aberrante Vidocq), che mette insieme un videoclip dopo l’altro, facendo uso e abuso del computer, seppellendo le buone musiche di Klaus Badelt e non lasciando la macchina da presa ferma neanche per un fotogramma. Il risultato è un baraccone vuoto, che suscita curiosità solo se ci si chiede cos’abbia convinto Halle Berry a farsi vestire in quel modo. Ma ci si chiede anche com’è possibile che sia più sexy in pigiama che non quando mostra il décolleté.


La locandina statunitenseTitolo: Catwoman (Id.)
Regia: Pitof
Sceneggiatura: John D. Brancato, Michael Ferris, John Rogers
Fotografia: Thierry Arbogast
Interpreti: Halle Berry, Benjamin Bratt, Sharon Stone, Lambert Wilson, Frances Conroy, Alex Borstein, Michael Massee, Byron Mann, Kim Smith, Christopher Heyerdahl, Peter Wingfield, Ona Grauer, Berend McKenzie
Nazionalità: USA, 2004
Durata: 1h. 37′


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Attualmente ci sono 5 commenti a questo articolo:

  1. con un regista migliore tipo tim burton o steven spielberg sarebbe venuto una cosa migliore
    no invece pitof
    meno male che almeno ci sono nel film due gnocche come stone e berry a salvare gli occhi

  2. Riccardo ( ex Mickey Rourke ) ha detto:

    Sì, per fortuna che ci sono la Stone e la Barry a ingannare lo spettatore se no il film farebbe piangere.
    Poi non credo che sotto la regia di Spielberg o Burton sarebbe venuto meglio.

  3. Edoardo ha detto:

    Script pessimo,”regia” pessima,recitazione pessima.
    Uno dei peggiori cinecomic della storia del cinema,se non il peggiore in assoluto.
    La prima parte mi ha un po interessato,ma il resto è inguardabile.
    Sembra quasi una parodia di Catwoman con quel look sadomaso,e non capirò mai come ha fatto Halle Berry a recitare così male… E’ generalmente un’attrice che da il meglio di se.

    Sicuramente sotto le mani di Burton il film sarebbe stato l’opposto di quel che è in realtà,cioè: Avremmo avuto un estetica più di classe e non solo: col cavolo che Burton avrebbe accettato un copione simile.

  4. Riccardo ( ex Mickey Rourke ) ha detto:

    Bhè, è vero che la Berry ha un look sadomaso, ma neanche la catwoman interpretata da Michelle Pfeiffer, aveva un’alta esposizione erotica delle curve.

  5. Edoardo ha detto:

    Si ma era più di classe…

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