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"La donna che visse due volte" di Alfred Hitchcock

19 luglio 2003 Recensioni 1 Commento
La donna che visse due volte

Paramount, 18 Dicembre 1958 – Complesso

“Scottie” Ferguson è un ispettore di polizia “pensionato” anticipatamente per via delle vertigini di cui soffre. Un vecchio amico gli offre l’incarico di sorvegliare la sua bellissima moglie, il cui strano comportamento fa temere un suicidio. Scottie pedina la donna, la salva da un tentativo di annegamento e s’innamora di lei…


James Stewart in una scena di La donna che visse due volteD’entre les morts è un romanzo che Pierre Boileau e Thomas Narcejac hanno scritto appositamente perché Hitchcock, che aveva manifestato interesse nei confronti del loro precedente I diabolici, ne traesse un film. E infatti, appena pubblicato, i diritti per lo sfruttamento cinematografico furono acquistati dalla Paramount.

La donna che visse due volte è un film chiaramente diviso in due parti, simboleggiate dalle due vite di Madeleine, e questo lo rende un thriller di grande efficacia ma del quale una singola visione potrebbe non bastare. Cambiando un particolare rispetto al romanzo d’origine ma conservando lo stesso svolgimento dell’azione, Hitchcock mantiene viva la suspense per tutta la durata del film quando nel libro la seconda parte era, da questo punto di vista, decisamente fiacca.

Kim Novak in La donna che visse due volteHitchcock impostava quasi sempre i propri film su ritmi rapidi e passaggi improvvisi, ma La donna che visse due volte è diverso: è un film lento, con un ritmo che si potrebbe definire contemplativo e che appare qui perfettamente naturale. Questo perché la storia è raccontata tramite le emozioni, è raccontata dal punto di vista di un uomo innamorato.

James Stewart offre una delle prestazioni più convincenti della sua carriera, mentre Kim Novak – che sostituisce Vera Miles, rimasta incinta poco prima delle riprese – ha il fascino sensuale adatto per il personaggio, anche se Hitchcock stesso si disse sempre scontento della sua prestazione. A sottolineare le immagini, la splendida partitura musicale di Bernard Herrmann.

Kim Novak e James Stewart in La donna che visse due volteDopo quindici anni di progettazione, Hitchcock riesce finalmente a mettere in scena un effetto che avrebbe voluto utilizzare per la prima volta già in Rebecca: quando James Stewart guarda nella tromba delle scale del campanile, le vertigini di cui soffre distorcono la visione e tutto pare allontanarsi da lui. L’effetto di distorsione è stato ottenuto grazie ad una carrellata all’indietro combinata con uno zoom in avanti, una tecnica oggi utilizzatissima che allora era del tutto inedita. E per la cui invenzione dobbiamo dunque ringraziare il Maestro, Monsiuer Hitchcock.


La locandina statunitense di La donna che visse due volteTitolo: La donna che visse due volte (Vertigo)
Regia: Alfred Hitchcock
Sceneggiatura: Samuel A. Taylor, Alec Coppel
Fotografia: Robert Burks
Interpreti: James Stewart, Kim Novak, Barbara Bel Geddes, Tom Helmore, Henry Jones, Raymond Bailey, Ellen Corby, Kostantin Shayne, Lee Patrick, Fred Graham, Isabel Analla, Jack Ano, John Benson, Margaret Brayton, Paul Bryar, Jean Corbett
Nazionalità: USA, 1958
Durata: 2h. 08′


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  1. […] si indica citando apertamente il titolo del film per il quale è stato inventato: (Vertigo), La donna che visse due volte (1958) di Alfred […]

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