Soundtrack: "Una notte da leoni" di Christophe Beck
Massimo Privitera, in collaborazione con Colonne Sonore – * * *
La trilogia dell’addio al celibato più folle e sconclusionato della storia del cinema vede al timone delle musiche il canadese Christophe Beck, attivo al cinema e in Tv dai primi anni 90 e autore di diverse colonne sonore per film hollywoodiani di vario genere…
La trilogia dell’addio al celibato più folle e sconclusionato della storia del cinema, la saga comico-irrazionale Una notte da leoni, vede al timone delle musiche – sommerse, in realtà, nelle tre pellicole in una marea di canzoni di vario genere – il compositore canadese Christophe Beck. All’attivo nell’Ottava Arte dai primi anni 90 sia in televisione che nel cinema, Beck ha prestato la sua voce musicale a pellicole arcinote come non solo la trilogia The Hangover (traducibile in “Il doposbornia”) qui recensita, ma anche Elektra, il remake de La pantera rosa (e relativo sequel), i due Garfield, Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo – Il ladro di fulmini e l’ultimo cartone della Disney Frozen – Il regno di ghiaccio, spaziando tra differenti generi e facendosi notare per uno stile eclettico e funzionale alle pellicole e serie (come Buffy ed Angel) da commentare.
Nel caso in oggetto, i tre score composti per la trilogia di film con protagonisti i fusi di testa Bradley Cooper, Zach Galifianakis, Ed Helms alla ricerca di volta in volta di un amico perso chissà dove, dopo una sbornia, e non solo, oltre ogni dire (almeno nei primi due film, il terzo vira verso altri strambi orizzonti), accumulano elementi, soprattutto nel tema portante di matrice tex-mex, dai forti rimandi alla musica anni 70 e al rock-heavy metal duro e puro, per sottolineare la pazzia, la sregolatezza, l’assunzione di alcol a fiumi con annesse droghe varie e l’amnesia totalizzante, spiazzante e furbescamente destabilizzante dei tre (anti)eroi, a modo loro, nelle tragicomiche avventure in Las Vegas prima e Bangkok dopo, per poi ritornare nel luogo del primo misfatto, sempre Las Vegas, nel terzo e per ora ultimo film della squilibrata saga infantilistico-demenziale. In verità il terzo score vira verso sonorità sinfo-elettroniche da action-movie odierno, con parentesi coriste enfatizzate in maniera eccessiva (e qui l’esperienza nell’azione adrenalinica di alcune pellicole musicate da Beck si fa sentire, eccome).
Il CD della Varèse Sarabande divide così le tre partiture del compositore della bella OST di Tower Heist – Colpo ad alto livello: 5 brani da Una notte da leoni, 9 pezzi da Una notte da leoni 2 e 16 tracce da Una notte da leoni 3 dove Beck ha avuto più spazio per le sue composizioni rispetto ai film precedenti, anche perché la trama ha preso derive action ragguardevoli, quasi da heist movie convulso, quindi si è potuto sbizzarrire nel delineare una partitura orchestrale più dinamica, muscolare, a tratti powelliana, con interventi corali possenti, sempre poggiando, come nelle prime due soundtrack, su un uso ben preciso di strumenti solisti come il basso, chitarra elettrica e acustica, percussioni, e nel secondo film, etnici come il santoor. Nel terzo, fondamentale l’apporto della compagine orchestrale della Hollywood Studio Symphony diretta da Tim Davies, spiegata in ostinati e crescendi da capogiro, evoluzioni al cardiopalma.
Per chi ha amato la trilogia della sbornia, un CD da possedere ad ogni costo, per rivivere a pieno ritmo la schizofrenia dei suoi protagonisti.
Titolo: Una notte da leoni (The Hangover Trilogy)
Compositore: Christophe Beck
Etichetta: Varèse Sarabande, 2013
Numero dei brani: 30
Durata: 51′ 20”
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