"Wilde Salomé" di Al Pacino
Distribuzione indipendente, 12 Maggio 2016 – Divulgativo
In un teatro californiano, Al Pacino decide di mettere in scena la lettura teatrale di Salomè, dramma di Oscar Wilde. Spinto dal profondo desiderio di conoscerne la vita più ancora che le opere, l’attore intraprende un viaggio sia in senso letterale sia letterario…
Wilde Salomé non si sdoppia solamente in un duplice viaggio, così come molteplici sono i ruoli di Pacino in quanto sceneggiatore, regista e interprete. «A un certo punto l’ho incontrato e ho sentito che avrei potuto essergli amico, che avrei voluto conoscerlo» dice di Wilde durante le riprese di questo docu-film presentato Fuori Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. Nonostante il tema, il materiale e il modo in cui il film è stato realizzato siano tutti di spessore, Pacino riesce fin dall’inizio a rendere chiari i suoi intenti, così come appaiono chiare le informazioni raccolte e trasmesse allo spettatore. Il suo scopo preciso è quello di far conoscere Wilde come uomo e come autore sì di diverse opere di varia natura, ma soprattutto come l’autore di questo dramma che tanto lo affascina. La didascalia iniziale comunica chiaramente come questo sia un film riguardo un’ossessione e, allo stesso modo, i titoli di coda lo ribadiscono invece in maniera indiretta con ulteriori informazioni, fatte di immagini e brevi didascalie, sempre sulla vita di Wilde.
Seguendo un percorso cronologico che ne scandisce i problematici tempi di lavorazione, il film intreccia momenti diversi: i viaggi di Pacino sulle orme dello scrittore lo portano a visitare luoghi che, come appare nella sequenza londinese, nemmeno chi abita accanto a volte conosce. Sono luoghi quali la casa natale di Wilde a Dublino, quella in cui visse a Londra, perfino quella in cui morì a Parigi e l’albergo in cui venne arrestato, a Londra, a causa della sua omosessualità. Ci sono racconti di esperti ma anche quelli, ancora più preziosi, di un nipote di Wilde che ricorda sia la vita familiare che le ingiustizie subite da Wilde con la condanna a due anni di carcere. Oltre che mostrare allo spettatore tali luoghi difficilmente visti in precedenza, viene lasciato dello spazio anche ad opere meno note ma toccanti e vere, come quelle scritte da Wilde durante gli anni di prigionia.
Articoli e foto d’epoca, fra gli altri, sono i documenti che avvalorano maggiormente Wilde Salomé, un prezioso documentario che non è solo tale. Si tratta anche di una lezione di recitazione di alto livello, mentre si vede allestire la lettura teatrale che Pacino ha realizzato, dalla quale ha poi filmato con lo stesso cast le scene destinate a diventarne la versione cinematografica, realizzata però sempre dalle tavole di un palcoscenico. C’è anche un altro viaggio, fatto presso i luoghi storici nei quali si trovano le rovine del vero palazzo di Erode, patrigno di Salomè. È qui che sono state girate ulteriori scene, con attori diversi che abbozzano i fatti accaduti perché ciò che conta, in tal caso, per Pacino è ricreare l’atmosfera dei luoghi e del tempo Ma conta anche raccontare chiaramente, come viene subito fatto, la vicenda di questa giovane che, insidiata da Erode, si innamora di Giovanni Battista prigioniero presso il loro palazzo, fino al tragico epilogo. Il film comprende tutto questo, inserendo alcune immagini tratte da Wilde, biografia girata da Brian Gilbert nel 1997, mentre lo stesso Pacino interpreta lo scrittore in alcune brevi scene in costume ambientate a Londra.
Nonostante le incertezze e le difficoltà incontrate, attingendo dall’esperienza analoga fatta quindici anni fa con Riccardo III – Un Uomo, Un Re, in Wilde Salomé Pacino riesce a realizzare un film dalla lavorazione complessa, regalando anche momenti di se stesso in un documentario che vuole attingere dalla realtà della vita vera, non solo di Wilde.
Titolo: Wilde Salomé (Id.)
Regia: Al Pacino
Sceneggiatura: Al Pacino
Fotografia: Benoit Delhomme
Interpreti: Jessica Chastain, Al Pacino, Kevin Anderson, Roxanne Hart, Estelle Parsons, Merlin Holland, Gore Vidal, Tom Stoppard, Tony Kushner, Bono, Barry Navidi, Joe Roseto, Jack Huston, Phillip Rhys, Adam Godley, Geoffrey Owens
Nazionalità: USA, 2011
Durata: 1h. 35′
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