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"Iago" di Volfango De Biasi

23 febbraio 2009 Recensioni 0 Commenti
Iago

Medusa, 27 Febbraio 2009 – Orribile BLEAH

Iago è un laureando in architettura, di grande talento ma di umili natali. Otello, pesantemente raccomandato dal padre architetto famoso, viene scelto come responsabile dell’allestimento della Biennale di Venezia. E sarà sempre lui a portargli via l’oggetto del suo desiderio, Desdemona…


NicolasCome prendere l’Otello di Shakespeare, tentare di rivisitarlo in modo originale e fallire miseramente. Questo è ciò che si potrebbe dire di Iago, il nuovo film diretto da Volfango De Biasi (Come tu mi vuoi), una pellicola che tenta di raccontare in chiave moderna la tragedia scespiriana inserendo due importanti varianti. La prima riguarda il registro dell’opera, che da tragedia si trasforma in commedia. La seconda riguarda Iago (interpretato da Nicolas Vaporidis), che nell’originale era la figura negativa mentre in questo caso è la vittima che utilizza la sua furbizia e la sua intelligenza per riconquistare ciò che ingiustamente gli è stato tolto da Otello (Aurelien Gaya).

Laura Chiatti e Aurelien GayaNello specifico Iago ed Otello sono studenti di architettura alla Ca’ Foscari di Venezia e, mentre Iago è uno studente brillante ma di umili origini, Otello è uno studente sotto la media ma figlio di un importante architetto di fama mondiale. Si sa come funzionano le cose in Italia, ed è così che Otello vince un concorso universitario per la progettazione di uno spazio per la Biennale di Venezia, mentre era di Iago il progetto migliore, quello che avrebbe dovuto vincere. Come se non bastasse Otello soffia sotto al naso di Iago anche la donna che lui ama alla follia, Desdemona, interpretata da Laura Chiatti. Umiliato da questa serie di ingiustizie Iago architetta un piano per recuperare le due cose che gli sono state ingiustamente tolte, il progetto e la donna.

Laura Chiatti e Nicolas VaporidisIl film non è né carne né pesce. Vorrebbe ricreare le atmosfere scespiriane e nello stesso tempo rappresentare la realtà di oggi, ma non fa altro che mescolare in modo disomogeneo registri che in questo modo risultano inconciliabili tra di loro. De Biasi cerca di ricreare le atmosfere originali truccando gli occhi degli attori in modo pesante, teatrale, ma anche qui sbaglia la mira. Per non parlare della figura di Cassio (Fabio Ghidoni), collezionista di donne e di rapporti sessuali, volgare nelle parole e nei gesti. Una volgarità gratuita ed esibita in modo compiaciuto, senza un filo di ironia, se non involontaria.

Giulia Steigerwalt e Nicolas VaporidisLa pellicola tocca il fondo infarcendo i dialoghi di banalità e le situazioni di furbizie gratuite, utili solo a colpire il pubblico adolescenziale al quale il film è rivolto. A questo proposito è da manuale la scena della festa in maschera, quando l’imbarazzo è l’unica sensazione che si riesce a provare. Il problema del film è che a qualcuno potrebbe anche piacere, ma di fatto non ha nulla di artistico e men che meno di originale. Povero Shakespeare.


La locandinaTitolo: Iago
Regia: Volfango De Biasi
Sceneggiatura: Volfango De Biasi
Fotografia: Enrico Lucidi
Interpreti: Nicolas Vaporidis, Laura Chiatti, Aurelien Gaya, Lorenzo Gleijeses, Fabio Ghidoni, Giulia Steigerwalt, Luana Rossetti, Dioume Mamadou, Dina Braschi, Cristina Liberati, Pietro De Silva, Gabriele Lavia
Nazionalità: Italia, 2009
Durata: 1h. 40′


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