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Solo: A Star Wars Story di Ron Howard

8 giugno 2018 Recensioni 15 Commenti
Solo: A Star Wars Story

Walt Disney, 23 Maggio 2018 – Inutile

Il giovane ladruncolo Han è costretto a fuggire dal pianeta di Corellia e abbandonare Qi’ra, la ragazza che ama. Decide, allora, di unirsi a una banda e racimolare quanto basta per tornare da lei, e così facendo incontra un ingombrante Wookiee di nome Chewbecca e fa la conoscenza di Lando Calrissian…


La lavorazione di Solo: A Star Wars Story, secondo episodio antologico di Guerre Stellari, è stata decisamente più travagliata del precedente Rogue One, e dal risultato finale è evidente come Phil Lord e Christopher Miller – autori di The LEGO Movie e primi registi coinvolti nel progetto – avessero in mente qualcosa di decisamente diverso e incompatibile con la sceneggiatura di Jonathan e Lawrence Kasdan. La divergenza artistica è stata inevitabile, con il conseguente licenziamento dei due registi e la sostituzione con il più collaborativo Ron Howard, che ha portato a termine il lavoro e rigirato buona parte di quanto già fatto. Il risultato di tutto ciò non è però solamente disordinato o controverso, ma proprio nullo: Solo è tra le cose peggiori fatte con il marchio Star Wars in quarant’anni.

Evocare il passato di un personaggio che faceva dell’ironia il suo punto di forza non significa necessariamente evitare di prendere qualsiasi cosa sul serio, o limitarsi per più di metà film a un’infinita serie di citazioni e richiami, quando non comicità piuttosto telefonata. Questo approccio finisce per abbassare Solo: A Star Wars Story al rango di un prodotto da fan con un budget multimilionario, un racconto del tutto accessorio che non aggiunge nulla di inedito a una mitologia già abbastanza ricca.

Non si può avere un interesse che vada al di là della curiosità filologica verso questi personaggi, anche perché la sceneggiatura non riesce a districarsi da una serie di tappe obbligate e una trama semi-originale priva di forza. Si assiste a una serie di scene d’azione di cui nemmeno una riesce a far minimamente trattenere il fiato, inframmezzate da un continuo gioco di voltafaccia e tradimenti che non fa che peggiorare e farsi stucchevole con l’incedere del minutaggio. L’ultimo atto, in questo senso, arriva a rasentare il ridicolo e la farsa.

Frutto sì di una lavorazione complicata, ma prima di tutto di un’eccessiva sicurezza e superficialità nell’approcciarsi alla storica saga, il progetto di Solo: A Star Wars Story soccombe per il suo essere stato trascinato in direzioni diverse da teste diverse, con la certezza che nessuna direzione è stata davvero portata fino in fondo con convinzione. Si spera che non debbano arrivare altri capitoli con questo cast, e che un incasso buono ma sotto le aspettative legate al marchio possa far desistere i produttori da un seguito diretto di questo titolo.


La locandina di Solo: A Star Wars StoryTitolo: Solo: A Star Wars Story (Id.)
Regia: Ron Howard
Sceneggiatura: Jonathan Kasdan, Lawrence Kasdan
Fotografia: Bradford Young
Interpreti: Alden Ehrenreich, Joonas Suotamo, Woody Harrelson, Emilia Clarke, Donald Glover, Thandie Newton, Phoebe Waller-Bridge, Paul Bettany, Jon Favreau, Erin Kellyman, Linda Hunt, Ian Kenny, John Tui
Nazionalità: USA, 2018
Durata: 2h. 15′


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Attualmente ci sono 15 commenti a questo articolo:

  1. Anonimo ha detto:

    Magari ne facessero altri dieci, invece !

  2. Luca ha detto:

    Tranquillo @Anonimo, non hai niente di cui preoccuparti, ne faranno ben più di dieci e uno peggiore dell’altro :thumbup:

  3. Fabrizio Degni ha detto:

    Hanno effettivamente un po’ rotto con tutti questi sequel e spin-off… prima un nuovo Star Wars ma anche Star Trek aveva una valenza da evento, stile venuta di, ora invece sono come le patatite, ogni tanto un nuovo gusto…. e la magia va a ramingo.

    Speriamo che ne facciano sempre di peggiori cosi che dalla quantita’ si torni alla qualita.

  4. Alberto Cassani ha detto:

    Ma è chiaro che quando la Disney ha acquistato Guerre Stellari era per farci millemila nuovi film. Alla fine il gioco è valso la candela, perché non si può certo dire che gli incassi sono deludenti.

  5. celaront ha detto:

    @ Incassi «Solo.»

    Credo abbiano un break even point posto tra i $ 450-500mln, ma per ora sono a quota $ 320mln.

    Ho visto dati interessanti confrontando le performances delle vendite in Europa (es. Francia) vs. Stato Uniti; sembra esserci un abisso rispetto alle “prestazioni” di R1 (2016).

    Era ovvio: faranno 7-8 film mediocri (cash-grabs) e 1 valido. Facciamo scommesse sul “coefficiente”? 🙂

    Ciao a tutti.

  6. Luca ha detto:

    Credo che EP IX sarà davvero il punto di svolta. La trilogia prequel, per quanto criticabile, sfornò un EP III che si fece guardare volentieri, che riproponeva lo spirito e la lore della saga originale e che aveva alcuni momenti d’azione veramente epici. Se questa nuova trilogia invece si compirà con un ennesimo capitolo alla “vacanze di natale” io spero proprio che il pubblico riuscirà a svegliarsi e che dia segnali inequivocabili alla Disney.
    Ovviamente è solo una speranza, il mio lato un po’ più cinico pensa invece che la speranza è morta già da un pezzo sotto l’hyperspace che diventa arma per distruggere intere flotte, personaggi che svolazzano nel vuoto cosmico, battute alla “chiedilo a tua madre”, ecc… ecc… ecc…

  7. celaront ha detto:

    @ Ep. ix.

    Ho poca fiducia riguardo ep. ix.: penso che qst trilogia sequel sia già partita col piede “sbagliato” (a parte le miliardate che hanno già incassate tra cinema e prodotti ‘derivati’ –merchandise) due anni e mezzo fa. Non parliamo del recente ep. viii.

    Dubito che ep. ix. possa guadagnare $1mld.

    Secondo me, il prossimo film (ix.) possono farlo tranquillamente con i piedi (tanto almeno i costi li coprono di sicuro), e per ‘riavviare’ la saga in futuro basterebbe anche un solo film decente (ma megliore di ep. vii). Comunque penso che Disney riuscirà a fare il necessario compromesso per assicurarsi il più possibile un futuro florido anche attraverso Star Wars: paradossalmente anche a scapito della stessa fama della saga.

    Ormai forse Star Wars è più un soggetto per agenzie di rating o comitati di marketing.

    Più di tanto però non li biasimo, perché in fondo ce n’è per tutti: loro ci guadagnano, il pubblico poco sofisticato (diciamo) ha quello che vuole e in quantità, il pubblico più ostico ogni tanto ottiene il contentino… 🙂

    Forse ep. iii. è il mio preferito; è stato il più ‘mitologico’ in tutta la saga (inclusi gli episodi iv.-vi.) Secondo me, Darth Sidious è stato il vero ‘asset’ della trilogia prequel; uno dei malvagi più riusciti nell’ambito ‘fantasy.’ Per quanto riguarda Hayden Christensen, penso che alcune critiche siano eccessive in quanto abbia dovuto interpretare un ruolo assai difficile.

  8. Luca ha detto:

    No beh se EP IX si rileva anch’esso una ciofeca io spero veramente che i fan e i meno ritardati riescano a trovare gli stimoli per boicottare definitivamente Disney. Cioè sì, faranno le loro star wars story, le loro star wars infinity war, e obrobri vari, ma l’idea deve essere che se si azzardano a fare EP X a vederlo ci devono andare solo i liceali a limonare in sala, e pure loro per sbaglio.
    Se toppano ancora, quindi chiudono la trilogia nel peggiore dei modi senza riscattare il disastro di VII e VIII, io dubito che riusciranno mai a “rifare un film decente in futuro” senza avere più neanche accesso a tutti i personaggi iconici della saga. Nel profondo del mio cuore voglio credere che l’apprezzamento verso questi due ultimi “balle spaziali” sia dovuto alla presenza nostalgica e carica di feels di Luke, Leia, Chube e compagnia che offuscano il giudizio critico. Tolti loro EP VIII non è e non PUO’ in nessun modo essere considerato Star Wars, è proprio un’altra saga, con altre regole, altra lore, ecc…

    Sono d’accordo in parte che ce n’è per tutti, sarebbe forse meglio dire che ce n’è per quasi tutti: loro ci guadagnano, il pubblico ritardato (io non sono così gentile anche se di fatto non intendo con ritardato un vero insulto ma una semplice scelta di valori diversa) che ha quel che vuole e il pubblico più ostico CHE NON HA UN CAZZO. Il contentino è per i ritardati, io spero davvero che nessun fan “serio”, “responsabile”, “di buon senso” si limiti ad accontentarsi, in un film che doppia il budget di EP III ed ha accesso a tutto il panteon della saga originale, di un contentino (che siano 15 sec di darth fener, che sia una spada laser, che sia Chube che ruggisce random o Ackbar che muore senza manco dargli peso).

    Ho detto spero un sacco di volte e ciò mi terrorizza, ma sono convinto che, per quanto ovviamente non penalmente criminale, dal punto di vista morale e di buon gusto, ciò che sta facendo la Disney con Star Wars sia da considerarsi perseguibile per danni morali ai fan. E’ davvero come scempiare l’opera di Tolkien con idee random di gente random che non ha nessun rispetto per la terra di mezzo in un agghiacciante ” il signore degli anelli 4, il ritorno di Sauron”.

  9. celaront ha detto:

    . «Se […] chiudono la trilogia nel peggiore dei modi senza riscattare il disastro di VII e VIII, io dubito che riusciranno mai a “rifare un film decente in futuro”» Un film decente possono farlo quando vogliono; ma, per ora, non vogliono. Gestire una franchise è un po’ come giocare a scacchi: fino ad oggi Disney ha lucrato molto bene senza avere mosso un solo pezzo sulla scacchiera.

    In ogni caso, è necessario considerare che il risultato migliore lo ottengono orientandosi verso un pubblico molto giovane -o equivalente- (come stanno facendo): col crescere dell’età anagrafica evidentemente cala l’interesse per il cinema e soprattutto la propensione ad acquistare vari altri prodotti connessi ai film. E questo da solo spiega quello che vediamo.

    . Danni morali: siccome produrre un film mediocre non è un atto illecito, nessun risarcimento. Sto scherazando 😉

  10. Luca ha detto:

    “Fare un film mediocre/brutto” non ha nessun vantaggio rispetto al fare un buon film, soprattutto con budget che sono già infinitamente alti (quindi non puoi neanche dire, vabbè vogliono rispiarmare). Il fatto che sia per bambini non implica che debba essere una pagliacciata.
    Io credo proprio che siano i loro sceneggiatori/ i loro produttori/ i loro registi a non essere in grado di fare un buon film, non lo sono stati con il VII, non lo sono stati con l’VIII e realisticamente (ma spero di sbagliarmi) non lo saranno con il IX,X,XI,XII,XII, tendente a infinito.
    Se non hanno trovato qualcuno in grado di fare un film “simpatico e kids oriented” ma comunque decente di Star Wars ora, con hype alle stelle, il cast originale, ecc…, mi pare fantascienza vera pensare che lo troveranno in futuro o che ci provino soltanto.

  11. celaront ha detto:

    Di solito nel cinema per bambini la qualità della storia non è un requisito essenziale, ma altri fattori lo sono. Infatti, stando a quello che leggevo mesi fa, ep. viii. dev’essere piaciuto molto ai bambini.

    Inoltre, film di questo tipo sembrano più un collage di spot di prodotti commerciali che ‘storie;’ e questo ai bambini non importa.

    Concordo: questi non sono film di Star Wars, sono degli sgorbi col trademark; brutte copie taroccate che basta evitare. E dopo tutto questo non è un gran sacrificio, in quanto esistono tanti altri film (recenti e non) che meritano di essere visti, e anche film ‘dimenticati’ che meritano di essere difesi e promossi.

    Però, azzardo un’ipotesi: forse in futuro, a causa di una notevole riduzione dei costi delle tecnologie (soprattutto delle render farms), sarà possibile che gruppi stessi di appassionati creino i loro episodi, condividendoli liberamente per il puro gusto di produrre arte; una specie di GNU Project in ambito cinematografico, se vogliamo. Forse il futuro del cinema in generale è questo.

  12. Luca ha detto:

    Ovviamente dal punto di vista del bambino conta poco (a 8 anni te ne freghi dei buchi di trama se ti mostrano un’astronave che salta in aria), però un esempio che mi viene in mente (purtroppo di cartoni e film per bambini me ne intendo pochissimo) è il franchise di Toy Story. Un film per bambini che può essere apprezzato anche da adulti. Immagino che Toy Story sarebbe piaciuto ai bambini anche con una storia di fondo più groviera e personaggi ritardati, nonostante ciò qualcuno le idee buone le aveva e le ha trasportate su schermo.
    Qui nessuno aveva buone idee ma le hanno portate su schermo lo stesso perché conoscono i loro polli.
    In sostanza la potremmo riassumere con: sì, forse riusciranno a fare un film decente, come può esserlo infinity war per avengers (quantomeno superiore alla media dei film precedenti), ma dubito che riusciranno mai a fare uno star wars decente.

    Chiaramente è una diatriba “da fan”, posso easy ignorare ste porcate e vivere di ricordi e/o altri film dei giorni nostri. Mi prende il fuoco su questo tema perché è davvero insane ciò che hanno fatto, pensare alle possibilità, alle infinite storie migliori di questa che avrebbero potuto raccontare con 200 milioni di dollari, all’infinito hype che hanno creato, ecc… Per questo parlavo esagerando di danni morali. Com’è possibile che noi pubblico ci accontentiamo di ste robe bisunte e posticce?

    Bella l’ultima parte, tra l’altro, con l’avvento della valuta digitale Bitcoin, sarà molto più facile di oggi finanziare progetti di fan ecc… per cui immagino si andrà sicuramente nella direzione in cui i big producers non saranno più così big.

  13. celaront ha detto:

    [Recensore:] «un racconto del tutto accessorio che non aggiunge nulla di inedito a una mitologia già abbastanza ricca.» … «un’eccessiva sicurezza e superficialità nell’approcciarsi alla storica [forse la più amata in assoluto, assieme a quella di Tolkien] saga» … [Luca, 23.06.2018] «ma dubito che riusciranno mai a fare uno star wars decente.» ––– Penso che se non svilupperanno -un minimo- la qualità della narrazione, appunto -come diceva la Recensione- arricchendone la variegata mitologia, allora il pubblico perderà interesse in questi film Disney (anche i più piccoli alla fine); perché altrimenti finirebbero per riproporre sempre le solite cose, sempre nelle stesse forme, stesse forze opposte etc., fino alla saturazione (già vicina).

    La mia idea era che: (a) volessero chiudere in fretta la questione degli Skywalker -pur con validi profitti,- in quanto troppo ‘impegnativa’ (perché esigerebbe, in certa misura, di sviluppare la cd. mitologia) e _relativamente_ poco remunerativa (in termini di merchandise); e (b) chiusa con successo questa trilogia si dedicassero con calma al cd. «expanded universe:» il quale dovrebbe essere appunto meno impegnativo, dacché consentirebbe di spaziare maggiormente senza doversi soffermare troppo su particolari più arcani, sofisticati (mitologia), e che in pratica non esigono -se vogliamo- di muovere pezzi sulla scacchiera di cui dicevo sopra; al contrario delle ‘vicende’ Skywalker.

    Ora invece sembra debbano attuare un piano ‘b’ (recenti notize: Kathleen Kennedy, revisione dei progetti in uscita –i famosi altri nove [!] di Johnson; &c. …). Non so cosa faranno, e più di tanto non mi interessa: tempo ce ne sarà sempre per cancellare qst esperienza Disney e rimettere diversamente in moto la saga.

    «L’ultimo atto, in questo senso, arriva a rasentare il ridicolo e la farsa.» ––– Ho sentito persino parlare di un Lando Calrissian «pansessuale.»

    «Com’è possibile che noi pubblico ci accontentiamo di ste robe bisunte e posticce?» ––– Di fatti, sembra che non si stiano più accontentando: credo che l’insuccesso di «Solo» sia da imputare soprattutto alla infima qualità di ‘The Last Jeti.’ Addirittura, forse un effetto di questa portata può essere associabile anche alla costante (è stata martellante direi…) e diffusa attività di critica svolta dai fans (e soprattutto i nerd, quelli che amo di più) in internet; i quali alla fine potrebbero essere anche riusciti ad influenzare il giudizio di altri spettatori meno legati a qst franchise; compromettendo realmente la fama di questi film nuovi agli occhi di molti. In vero, è dall’uscita di ‘The Fuck Awakens’ che continua a crescere il volume di scritti e video negativi sulla evoluzione recente della saga. Questo mi sorprende un po’: perché credevo che le opinioni dei «core-fans» sarebbero state ignorate dagli altri ‘spettatori occasionali’ (chiamiamoli). Invece, sono più che felice di essermi eventualmente sbagliato…

    Buona giornata a tutti…!!! 😉

  14. Luca ha detto:

    Agree su praticamente tutto, resto scettico ma la speranza alla fine è davvero l’ultima a morire.
    Bellissimo “The Fuck Awakens” :rofl:
    Mi sorprende sempre però che ci voglia l’intervento dei fan, o dei critici o di chi per loro, per far notare agli spettatori che la Disney gli ha sostanzialmente buttato in tavola un polpettone di niente condito con buoni effetti speciali. Che a loro possa piacere comunque o che si accontentino va bene, non critico certo i gusti personali e soggettivi, ma che non si accorgano proprio che sia una baracconata stile trasnformers mi inquieta ogni volta. Anzi, si sentono delle arrampicate su specchi disumane per giusticare i pozzi neri in cui s’infila la trama, roba da candid camera davvero.

  15. celaront ha detto:

    Pardon, forse sono stato al limite dello scurrile. Era solo per scherzare un po’; in fondo, in senso figurato Disney lo ha fatto col pubblico, anche con i miei soldi, con ep. vii.

    The last ‘jeti’ era più divertente, data la sembianza di Hamill in ep. viii.

    Vedremo se hanno un piano b, e cosa faranno l’anno prossimo.

    Ciao. 🙂

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