Stai leggendo:

“The Producers” di Susan Stroman

18 marzo 2006 Recensioni 0 Commenti
Gabriele Marcello, 18 Marzo 2006: Trascinante
Sony, 17 Marzo 2006

Un produttore di Broadway in crisi e un contabile timido e imbranato decidono di mettere in scena uno spettacolo destinato al fallimento per scappare in Brasile con una parte dei soldi dati dai finanziatori e non utilizzati per mettere in scena lo spettacolo. Ma Primavera per Hitler si rivelerà un successo…


Chi non ha avuto la fortuna e i soldi per poter prendere un volo in direzione New York e tuffarsi a Broadway per godersi uno degli spettacoli meglio riusciti e più premiati degli ultimi anni, non abbia timore! The Producers lo si può ora godere comodamente al cinema. Dopo ben due anni di sold-out nel tempio dello spettacolo live più famoso del mondo, la Sony ha prodotto e realizzato per il grande schermo una versione cinematografica eccellente del piccolo capolavoro teatrale, scritto e musicato dal geniale Mel Brooks. Naturalmente, questo The Producers non è altro che un remake in versione musical del celebre Per favore non toccate le vecchiette, prima regia di Mel Brooks e Oscar per la migliore sceneggiatura originale nel lontano 1968. La storia non cambia molto.

È inutile fare paragoni con la versione del 1968, dato che qui ci troviamo di fronte a due film totalmente differenti, sia per costruzione che per risultati, entrambi godibili ed entrambi figli della loro epoca. Eppure, questa versione del 2005 si potrebbe definire migliore.
La regia non è di Mel Brooks ma di Susan Stroman, curatrice dell’allestimento teatrale, la quale riesce ad infondere un sapore molto retrò alla messa in scena, che ricorda le atmosfere di Vincent Minnelli e di Cantando sotto la pioggia; in più, aggiunge alla forma cinematografica un ritmo tipicamente teatrale.

Il cast strepitosamente affiatato è lo stesso utilizzato a teatro e allinea il duo Matthew Broderick/Nathan Lane, semplicemente da applauso e che per nulla fa rimpiangere la coppia Gene Wilder/Zero Mostel; Will Ferrell nel ruolo di Liebkind, lo spassoso scrittore di Primavera per Hitler; e Gary Beach e Roger Bart nelle parti del regista gay con meno talento al mondo e del suo coreografo. New entry, scelta per ovvi motivi di produzione e per attirare pubblico, Uma Thurman nel ruolo della svedese Ulla. La Sposa di Tarantino se la cava davvero bene a cantare e ballare e mostra, meglio che in Prime, la sua versatilità e la sua spiccata autoironia.

I costumi pregiati, le scenografie curate e le esplosive coreografie fanno dimenticare un po’ di legnosità da parte della regista, sempre incerta tra il palcoscenico e la macchina da presa, e quindi tra l’osare di più e il limitarsi a svolgere solo un diligente compitino, ed è questo che rende differente The Producers da Chicago: la capacità di osare di più. Nel film ci sono alcuni (a dire il vero pochi) momenti fiacchi, dovuti alla mancanza di ingegno nel voler riproporre qualcosa di nuovo o nel non volersi abbandonare del tutto alla sublime forza del kitsch, tipica del musical anni ’50. Ma il geniaccio di Mel Broks ha scritto delle canzoni davvero sublimi, degne di entrare nel repertorio classico di sempre, e la sua idea di rendere tutto molto più “gaio” sembra davvero indicata nei tempi dei cowboy innamorati.


Titolo: The Producers – Una gaia commedia neonazista (The Producers)
Regia: Susan Stroman
Sceneggiatura: Mel Brooks, Thomas Meehan
Fotografia: John Bailey, Charles Minsky
Interpreti: Nathan Lane, Matthew Broderick, Uma Thurman, Will Ferrell, Gary Beach, Roger Bart, Eileen Essell, Jon Lovitz, Michael McKean, David Huddleston, Debra Monk, Andrea Martin
Nazionalità: USA, 2005
Durata: 2h. 15′


Percorsi Tematici

  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  

Scrivi un commento

Devi essere autenticato per inserire un commento.