Articoli di argomento » william shakespeare

"Macbeth" di Justin Kurzel

Macbeth

Videa, 5 Gennaio 2015 – Convincente

In una Scozia medievale il generale Macbeth, signore di Glamis, è al servizio di Re Duncan, il cui regno difende sempre in modo leale ed eroico. Sarà alla fine di una delle tante battaglie da lui combattute che il corso della sua vita muterà drasticamente, e dalla gloria e dell’onore Macbeth cadrà verso la rovina…


"Romeo & Juliet" di Carlo Carlei

Romeo & Juliet

Good Films, 12 Febbraio 2015 – Classico

Le famiglie Capuleti e Montecchi non perdono occasione di scontro nonostante l’irritazione del Principe di Verona. Il giovane Romeo, già non interessato a questa guerra, lo diventa ancor meno quando incontra Giulietta, innamorandosene perdutamente. Ma Giulietta è la figlia proprio dei nemici dei suoi genitori…


"Cymbeline" di Michael Almereyda

Cymbeline

Inedito in Italia – Rimodernato

Una coppia di giovani si sposa senza il consenso dei genitori. Re Cimbelino si metterà sulle loro tracce. Ma anche la regina ha i suoi piani per far salire sul trono il figlio. Nel frattempo la fedeltà della ragazza sarà messa alla prova…


“The Tempest” di Julie Taymor

11 settembre 2010 Recensioni 0 Commenti
Tommaso Tocci, 11 Settembre 2010: Giocoso
Inedito in Italia

Prospera, duchessa della bella Milano, viene spodestata dal fratello Antonio e confinata su un’isola insieme alla figlia Miranda. Anni dopo, maestra nelle  arti magiche, scatena una tempesta che farà naufragare tutti i cospiratori sull’isola stessa…


"Riccardo III - Un Uomo, Un Re" di Al Pacino

Riccardo III - Un Uomo, Un Re

20th Century Fox, 1997 – Originale

Al Pacino vuole realizzare un docu-drama sul Riccardo III di Shakespeare coinvolgendo attori, critici e registi esperti in materia. Da questa originale operazione prende corpo, prova dopo prova, un Riccardo III studiato e interpretato nel suo significato letterario e soprattutto psicologico…


"Iago" di Volfango De Biasi

Iago

Medusa, 27 Febbraio 2009 – Orribile BLEAH

Iago è un laureando in architettura, di grande talento ma di umili natali. Otello, pesantemente raccomandato dal padre architetto famoso, viene scelto come responsabile dell’allestimento della Biennale di Venezia. E sarà sempre lui a portargli via l’oggetto del suo desiderio, Desdemona…


“Playing the Victim” di Kirill Serebrennikov

Playing the Victim

Inedito in Italia – Farneticante

Valya è uno studente che per si guadagnare interpreta la vittima nelle ricostruzioni degli omicidi da parte della polizia. Dopo che il criminale è stato catturato, infatti, uno speciale gruppo ricostruisce la scena del crimine. Valya vive così in maniera assurda, e improvvisamente ha una visione…


"Romeo + Giulietta" di Baz Luhrmann

Romeo + Giulietta

20th Century Fox, 28 Febbraio 1997 – Coraggioso

A Verona Beach si consuma la faida tra Montecchi e Capuleti, finché Romeo e Giulietta – appartenenti rispettivamente alle due casate nemiche – si innamorano. E la faida diventa più cruenta, specialmente a causa delle spade sostituite da delle moderne pistole, che sembrano spargere ancora più sangue…


"Il mercante di Venezia" di Michael Radford

Tiziana Cappellini, 19 Aprile 2005: Intenso
Istituto Luce, 11 Febbraio 2005

Il giovane Bassanio è innamorata della bella Porzia, ma per conquistarne la mano ha bisogno di molto denaro. Decide di chiederlo al caro amico Antonio, il quale chiede un prestito allo strozzino ebreo Shylock. Quando il mercante veneziano non può pagare, Shylock pretende il rimborso del debito con una libbra della carne…


Titus di Julie Taymor

Titus

Medusa, 10 Marzo 2000 – Accettabile

TTornato a Roma dopo aver sconfitto i Goti e fatto prigioniera la Regina nemica e tre suoi figli, Tito Andronico uccide in un rito sacrificale uno dei ragazzi per riscattare gli uomini persi in battaglia. La Regina, dopo averlo implorato di risparmiarlo, medita vendetta. Intanto l’Imperatore è morto e Tito potrebbe succedergli…


Basato sulla prima opera di William Shakespeare di cui si conosca una data certa, il Tito Andronico, è portato sul grande schermo da una regista che lo ha già messo in scena a teatro, Julie Taymor. Ma come accade a molte opere di Shakespeare che sono riproposte oggi, sia a teatro che al cinema, gli autori (registi e sceneggiatori) cercano di ambientarli ai giorni nostri, oppure in epoche e luoghi totalmente differenti (tra i più recenti Sogno di una notte di mezza estate di Michael Hoffman), e Julie Taymor non fa differenza, nel senso che anche lei rimaneggia il testo Shakespeariano, firmandone una sceneggiatura molto particolare.

La cosa più bella e curiosa di questo Titus, è sicuramente l’ambientazione atemporale, nel senso che non si sa il periodo in cui siamo, poiché storia, scenografie e costumi, sono tutti in contrasto. La storia è del periodo romano: Tito Andronico (Hopkins) tornato a Roma dopo una battaglia sanguinaria contro i Goti da cui è uscito vittorioso e con cinque prigionieri prestigiosi – la Regina Tamaora (Lange), tre suoi figli e Aronne (Lennix) – uccide in un rito sacrificale uno dei figli della Regina per riscattare gli uomini persi in battaglia, ma questa dopo averlo implorato di risparmiarlo medita vendetta. Intanto l’Imperatore è morto e Tito potrebbe essere incoronato, ma rifiuta dicendo «sono troppo vecchio per lo scettro di imperatore, da Roma voglio solo un bastone per la mia vecchiaia…», e convince i tribuni a votare per Saturnino (Cumming) piuttosto che per Bassiano, i due contendenti nonché fratelli. La storia si complica quando Saturnino sceglie come sposa Lavinia (figlia di Tito), già promessa a Bassiano, il quale la rapisce; allora l’imperatore sposa la regina dei Goti, Tamaora, che in posizione strategica può attuare i suoi piani contro Tito. Ma a complicare ancor di più la vicenda ci si mette Aronne, che fa uccidere Bassiano e tagliare manie e lingua a Lavinia. Come è ovvio, la vendetta è dietro l’angolo…

A questa storia si affiancano costumi sfarzosi ma sicuramente poco, anzi per nulla, romani, e le scenografie (dell’italiano Dante Ferretti) in cui metallo e marmo si mescolano in un mix moderno-antico. E tra le ambientazioni troviamo vecchie rovine ed edifici romani, tra cui una ricostruzione tutta particolare del Pantheon e il “Colosseo Quadrato” voluto da Mussolini. A tutto ciò si aggiunge un pizzico di tecnologia, con moto, automobili americane anni 50, microfoni radiofonici… Tutto sommato questo mix, i bei dialoghi, la bella storia (farcita di una violenza inaudita: amputazioni di mani e lingue, decapitazioni, stupri, omicidi, pugnalate, cannibalismo, sangue e naturalmente vendetta), e la bella interpretazione di due mostri sacri come Hopkins e la Lange, fanno di Titus un buon film, ma solo per coloro cui piace Shakespeare. Regia mediocre, con virtuosismi tecnici ma senza stile e belle musiche di Elliot Goldenthal (marito della Taymor).


Titolo: Titus (Id.)
Regia: Julie Taymor
Sceneggiatura: Julie Taymor
Fotografia: Luciano Tovoli
Interpreti: Anthony Hopkins, Jessica Lange, Harry Lennix, Alan Cumming, Angus MacFayden, Laura Fraser, Colm Feore, Jonathan Rhys-Meyers, Osheen Jones, Dario D’Ambrosi, Raz Degan, Kenny Doughty, Matthew Rhys
Nazionalità: USA, 1999
Durata: 2h. 35′