"X-Men: l'inizio" di Matthew Vaughn

20th Century Fox, 8 Giugno 2011 – Esaltante
Charles Xavier è ancora uno scienziato dedito allo studio delle anomalie alla base dei mutanti. Eric Lehnsherr è ancora un solitario in cerca di vendetta e di un controllo sui propri poteri. La minaccia di un altro mutante, Sebastian Shaw, li costringerà a collaborare…
A cinque anni dalla fine della trilogia originale, il gruppo di mutanti costantemente divisi tra la lotta senza pietà alla razza umana e l’integrazione con essa ricompare sul grande schermo, e lo fa tornando alle sue stesse origini. Anche dietro le quinte: a scrivere il soggetto e produrre questo nuovo antefatto è Bryan Singer, regista dei primi due capitoli della serie. Singer aveva già in cantiere, dopo Conflitto finale, almeno due spin-off, dedicati rispettivamente a Wolverine e Magneto, da sempre due dei personaggi più amati dell’universo Marvel. Se il primo è stato portato in fondo in modo deludente da un’altra produzione, il secondo è stato accantonato con il passare del tempo, ma è evidente come quest’inizio debba molto alla storia di quel progetto mai realizzato. Il risultato è, sì, il racconto della nascita di un gruppo, ma tanto X-Men 2 era la vera storia di Wolverine, tanto questo First Class è la storia di Magneto, e del Prof. X con lui.
L’approccio con cui viene trattato l’embrione di un universo già molto conosciuto è giustamente duplice: gli autori si preoccupano di introdurre ai pochi neofiti le coordinate fondamentali dei personaggi e i loro eterni problemi, e allo stesso tempo giocano con gli appassionati su ciò che sarà nel futuro dei personaggi, ironizzando su cose come i capelli di Xavier o con i divertenti camei di Hugh Jackman e Rebecca Romijn. Se c’è bilanciamento tra questi due aspetti, ce n’è anche tra l’azione pura e i momenti più intimi: questo è senza dubbio il capitolo della serie con più dialoghi, eppure la cosa non pesa minimamente, grazie alla buona qualità degli stessi e al continuo rimbalzare da un personaggio all’altro, merito anche delle caratteristiche originali del fumetto.
Matthew Vaughn dimostra un ottimo piglio sulla sedia del regista e riesce nel difficile compito di non far rimpiangere chi è venuto prima di lui, con parecchie trovate degne di nota (in testa, la scena della moneta) e giocando molto bene anche con ciò che poteva essere ovvio, come il protagonismo della coppia Prof. X-Magneto e la radicale presa di posizione finale di quest’ultimo. In questo è aiutato da attori di ottimo livello, tra tutti James McAvoy – che conferma una volta di più le sue capacità – e Michael Fassbender, che gli tiene testa alla perfezione. Attorno a loro, un cast di facce più o meno note, complessivamente ben scelte per dei ruoli che non raggiungono la stessa profondità , ad eccezione purtroppo di una monocorde Jennifer Lawrence nel delicato ruolo di Mystica.
In conclusione, il ritorno dei mutanti di casa Marvel è certamente benvenuto: questo First Class è riuscito oltre ogni legittima aspettativa a riportare la serie a un livello quasi insperato, con due ore decisamente ricche, potenti e scanzonate al tempo stesso, come tante altre produzioni di questo tipo dovrebbero essere.
Titolo: X-Men: l’inizio (X-Men: First Class)
Regia: Matthew Vaughn
Sceneggiatura: Ashley Miller, Zack Stentz, Jane Goldman, Matthew Vaughn
Fotografia: John Mathieson
Interpreti: James McAvoy, Michael Fassbender, Kevin Bacon, Rose Byrne, Jennifer Lawrence, Oliver Platt, Jason Flemyng, January Jones, Nicholas Hoult, Caleb Landry Jones, Lucas Till
Nazionalità : USA, 2011
Durata: 2h. 12′
A mio avviso uno dei migliori film sui supereroi marvel. Consigliatissimo.
Niente male. Tuttavia, a mio avviso il migliore di tutti rimane X-Men 2.
Concordo con la recensione. Il film non si fa pesare e intrattiene benissimo.
Solida regia e ricco lo script, ben amalgamato con gli altri film.
Buone prove attoriali di McAvoy e Fassbender.
X-Men L’Inizio ti fa dimenticare il disastroso tentativo di X-Men Origini: Wolverine. Si nota che nella sceneggiatura c’è lo zampino di Singer. Bravissimi Fassenbender nei panni di un Magneto mai così profondo e vero protagonista della pellicola e James McAvoy nei panni del giovane Xavier. Un buon cast e una sceneggiatura geniale e accattivante, da notare la straordinaria rivisitazione in chiave “Mutante” della “Crisi dei Missili di Cuba”. Che dire, la regia di Matthew Vaughn è spettacolare e riporta la serie degli X-men dopo il disastroso film dedicato a Wolverine ai suoi vecchi albori e torna a regalarci quella profondità tanto cara al secondo episodio della trilogia degli X-Men iniziata da Singer !
Divertentissimo il cameo di Hugh Jackman nei panni di Wolverine 🙂 !
Fassbender sorry 🙂