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"Paulette" di Jérôme Enrico

4 novembre 2014 Recensioni 1 Commento
Paulette

Moviemax, 6 Giugno 2013 – Dolciastro

Un’anziana vedova razzista abita nella fatiscente periferia di una città francese. La pensione sociale non le permette di vivere degnamente e quando le pignorano i mobili e l’adorata tv, decide di risollevare la sua situazione finanziaria spacciando droga. Non tutto andrà per il verso giusto, ma l’arzilla vecchietta avrà un’altra idea geniale…


Bernadette Lafont in una scena di PaulettePaulette è un film che parla della classica redenzione, come si è visto in molti altri film (Qualcosa è cambiato, per citarne uno) ma il modo in cui la protagonista ci arriva e le motivazioni che la spingono sono originali. In più, la sceneggiatura inserisce una velata critica al sistema di assistenza sociale francese (ma la situazione in Italia o in altri paesi europei è del tutto simile), elevando quindi la pellicola a qualcosa di più della commedia d’evasione, considerato soprattutto il fatto che il soggetto è tratto da una storia vera.

Bernadette Lafont in una scena di PauletteIn tutta la prima parte si ride di gusto ogni volta che Paulette utilizza epiteti per le persone di colore con cui entra in contatto (tra cui suo genero): scimmietta, sbucciabanane… I quattro sceneggiatori hanno giustamente infarcito il film di situazioni divertenti in modo da portare lo spettatore a parteggiare per la protagonista nonostante sia una madre e una nonna pessima, scostante e francamente antipatica. Nella seconda parte, invece, la pellicola diretta da Jérôme Enrico lascia i sicuri lidi della commedia e procede su binari più seriosi, perdendo di mordente e accumulando personaggi. Quello che manca davvero a Paulette è l’affondo nella critica sociale: le solide basi poste nella prima parte e nella dura sequenza d’apertura non vengono approfondite nella seconda, quando ci si concentra sul cambiamento della protagonista.

Dominique Lavanant, Franaçoise Bertin e Carmen Maura in PauletteAl suo secondo lungometraggio, Enrico fa centro pur senza osare e senza volare alto. Ci consegna un prodotto onesto e gradevole, con buoni spunti di riflessione senza però mai risultare pedante o noioso. Un film dal sapore particolare, come i dolci di successo che la protagonista cucina: non semplicemente dolce, ma con un retrogusto e un sapore particolare. Da segnalare anche l’ottima interpretazione di Bernadette Lafont, al suo ultimo film, che dà corpo e credibilità a un personaggio difficile e complesso e senza la quale il film non sarebbe così riuscito.


La locandinaTitolo: Paulette (Id.)
Regia: Jérôme Enrico
Sceneggiatura: Bianca Olsen, Laurie Aubanel, Cyril Rambour, Jérôme Enrico
Fotografia: Bruno Privat
Interpreti: Bernadette Lafont, Carmen Maura, Dominique Lavanant, Françoise Bertin, André Penvern, Ismaël Dramé, Jean-Baptiste Anoumon, Axelle Laffont, Paco Boublard, Mahamadou Coulibaly, Kamel Laadaili, Aymen Saïdi
Nazionalità: Francia, 2013
Durata: 1h. 27′


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Attualmente c'è 1 commento a questo articolo:

  1. Marco ha detto:

    Carino. Non annoia.
    In generale d’accordo con la recensione.

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