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"Le belve" di Oliver Stone

30 ottobre 2012 Recensioni 1 Commento
Luca Buccella, 26 Ottobre 2012: Innocuo
Universal, 25 Ottobre 2012

Ben e Chon, due giovani amici, coltivano marijuana e vivono una vita da sogno a Laguna Beach. Quando la loro “ragazza condivisa” O. viene rapita da un cartello della droga messicano capeggiato dalla spietata Elena, i due daranno inizio a una battaglia senza quartiere…


A differenza di quanto trama e campagna pubblicitaria facessero intuire, Le belve è uno dei lavori più innocui e meno sperimentali di Oliver Stone: non si tratta affatto di un ritorno alle origini, ma di un film che prosegue la deriva buonista intrapresa dal cineasta newyorkese negli ultimi anni. Niente di più che un pop-corn thriller ad alta tensione, ben confezionato e dai ritmi serrati nonostante una sceneggiatura spesso troppo semplicistica, Le belve conserva pochi echi di post-modernismo solo nel finale, manifestandosi per tutta la sua durata come un prodotto che nonostante i temi cerca di accontentare tutti e non dare adito a polemiche: i due protagonisti vengono sostanzialmente visti come bravi ragazzi che, pur macchiandosi di azioni dalle conseguenze terribili, conservano i loro princìpi e mantengono intenzioni “pure” (i proventi del commercio d’erba vanno nientemeno che ai bambini poveri africani). Anche la violenza è presente, ma viene inquadrata velocemente, senza il tempo né per impressionare né per risultare caricaturale.

Dal cast non arriva niente di nuovo: Taylor Kitsch continua a rivelarsi un fuoco di paglia, Aaron Johnson dimostra invece ancora una volta di essere un attore da tenere d’occhio e Blake Lively si conferma attrice mediocre incapace di emergere senza una sceneggiatura coi fiocchi a sorreggerla (e questo non è il caso). Molto interessanti invece i “cattivi” interpretati da Salma Hayek e Benicio Del Toro, sicuramente l’elemento migliore del film: la prima è una gangster spietata e materna, all’apparenza impenetrabile, il secondo un brutale e ironico sicario.

Le belve è un film d’intrattenimento curato, che svolge il suo lavoro senza infamia né lode. Niente da recriminare, ma un po’ più di cattiveria non avrebbe fatto danni.


Titolo: Le belve (Savages)
Regia: Oliver Stone
Sceneggiatura: Shane Salerno, Don Winslow, Oliver Stone
Fotografia: Dan Mindel
Interpreti: Taylor Kitsch, Blake Lively, Aaron Taylor-Johnson, John Travolta, Benicio Del Toro, Salma Hayek, Emile Hirsch, Kurt Collins, Mia Maestro, Jana Banker, Candra Docherty, Patrick Fourmy, Gary Stretch, Diego Cataño, Shea Whigham
Nazionalità: USA, 2012
Durata: 2h. 13′


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Attualmente c'è 1 commento a questo articolo:

  1. Roberto ha detto:

    ‘Vogliono farci mangiare meda dicendo che è caviale’ dice Chon.

    Questo sembra essere la sinesi del messaggio politico di Stone. Un film per tutti, abbastanza innocuo da ricordare il colore beige usato per i primi PC per non spaventare lo spettatore.
    Benicio Del Toro basta da solo a spaventare il pubblico inerme, mentre S.Hayek a intenerire quanto una mantide religiosa. Ho seguito spesso Stone anche nelle interviste a Castro e anche se visivamente sembra essersi adeguato ai canoni di hollywood il suo messaggio politico è sempre chiaro. In questo film viene mistificato e reso innocuo da un trio di ‘bamboccioni’ che crescono e lavorano solo al fine di vivere in quell’abbandono consolatorio che è l’unica via per essere felici in questo mondo minacciato da mostri al di qua e al di là del Rio Grande.
    p.s.
    La scena del video sul telefonino di DelToro andrebbe letta alla luce delle riflessioni di Saviano sul’uso dello stupro in Iran.

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