“Si può fare” di Giulio Manfredonia
Alberto Cassani, 30 Ottobre 2008: Interessante |
Warner, 31 Ottobre 2008
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Nello, sindacalista inviso ai colleghi che lo accusano di essersi venduto al mercato, diventa direttore di una cooperativa che cerca un impiego ai malati di mente usciti dai manicomi dopo l’entrata in vigore della legge Basaglia. Ma il suo approccio è forse troppo politicizzato…
La legge Basaglia, approvata nel maggio del 1978, stabilì la chiusura dei manicomi e istituì i servizi pubblici di igiene mentale, facendo quasi da punto di partenza per la successiva costituzione del Servizio Sanitario Nazionale. Ma chiudere i manicomi non risolveva il problema, perché se poteva essere una garanzia per cure mediche più adeguate creava il problema del ricollocamento dei pazienti. Le esperienze di alcuni di questi hanno dato a Fabio Bonifaci l’idea che sta alla base del terzo lungometraggio a soggetto di Giulio Manfredonia.
La Milano da bere degli anni Ottanta non è per tutti. Nello, sindacalista convinto ma inviso ai colleghi che lo credono venduto al mercato, viene nominato Presidente della Cooperativa 180. La cooperativa si occupa di curare e impiegare alcuni malati di mente dopo la chiusura dei manicomi, ma le attività svolte sono più che altro inutili elemosine ricevute da uffici pubblici. Con un approccio diretto e politico, Nello prova a cambiare le cose e sfruttare meglio le capacità e la fantasia dei suoi soci. Ma il suo impegno si scontra prima con la terapia voluta dal medico e poi con le esigenze della sua fidanzata…
Schiacciato tra l’insistente ricerca di autorialità e il populismo più sfrenato, il cinema italiano sembra essersi dimenticato di quel cinema medio che in passato ne ha spesso fatto le fortune. Regista e sceneggiatore dagli spunti interessanti, Manfredonia abbandona questa volta gli elementi fantastici per dedicarsi ad una storia impegnata anche se alleggerita da toni da commedia. E il film è piacevole e interessante, anche se ancora una volta Claudio Bisio sembra tutto fuorché un attore di cinema e il risvolto drammatico che fa da preludio alla parte finale appare un po’ troppo caricato. Ma certo la pellicola è un ottimo spunto di partenza per una discussione sull’argomento, e di più era difficile pretendere.
Titolo: Si può fare
Regia: Giulio Manfredonia
Sceneggiatura: Fabio Bonifacci, Giulio Manfredonia
Fotografia: Roberto Forza
Interpreti: Claudio Bisio, Anita Caprioli, Giuseppe Battiston, Giorgio Colangeli, Andrea Bosca, Giovanni Calcagno, Michele De Virgilio, Carlo Giuseppe Gabardini, Andrea Gattinoni, Natascia Macchniz, Rosa Pianeta, Bebo Storti
Nazionalità: Italia, 2008
Durata: 1h. 51′
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