Stai leggendo:

"Changeling" di Clint Eastwood

17 novembre 2008 Recensioni 3 Commenti
Changeling

Universal, 14 Novembre 2008 – Intenso

Nella Los Angeles degli anni Venti, Christine è una giovane madre che alleva da sola il proprio figlio. Christine è costretta ad assentarsi durante il giorno per andare al lavoro, e sarà proprio durante una di queste giornate lavorative che il bambino scomparirà nel nulla…


Jeffrey Donovan in ChengelingLa vicenda narrata nel nuovo film di Clint Eastwood è una di quelle nelle quali la realtà supera davvero la fantasia. Ciò che viene narrato in Changeling è già sufficientemente tragico in sé, ma risulta ancora più disarmante se si pensa che la storia è tratta da un vero fatto di cronaca, del quale anche attraverso l’uso delle didascalie si ricostruiscono le tappe fondamentali che si snodano dalla fine degli anni Venti alla metà degli anni Trenta.

Angelina Jolie in ChangelingChangeling è un film che emotivamente non può lasciare indifferenti, non solo per la tragicità dei fatti narrati ma anche per i temi scottanti che vengono insieme ad essi sollevati. La corruzione della polizia, e peggio ancora, il cinismo smisurato di chi preferisce salvare il proprio status insieme a quello già vacillante dell’intero Dipartimento è ciò che viene maggiormente messo sotto accusa dal regista, con un preludio nella telefonata che Christine fa alla polizia per denunciare la scomparsa del figlio. Il regolamento vieta di iniziare le ricerche prima che sia trascorso un giorno, ma poi i vertici possono rinnegarlo a loro piacimento per impartire ordini nel loro interesse. Così come non esiste alcun regolamento che vieti certi abusi di potere operati in modo vergognoso sui soggetti più deboli della società: le donne e, come emerge dallo svolgersi della vicenda, i bambini le cui sorti sono meno importanti dell’immagine del Dipartimento stesso. Tutto il sordido operato della polizia attiva a Los Angeles in quegli anni viene più volte rimarcato e fatto emergere sia dai fatti direttamente narrati che dai dialoghi tra i personaggi.

Gattlin Griffith e Michael Kelly in ChangelingAnche i media di allora, nelle vesti di radio rudimentali – che però hanno una connotazione positiva, prima legati allo svago di Walter che cresce serenamente con la madre, poi alla figura altrettanto positiva del reverendo Briegleb – e della stampa vengono messi sotto accusa e smascherati nel loro funzionamento. I giornalisti d’assalto sono utili alla polizia come a Christine, pur in maniera diametralmente opposta, ma la loro interazione con alcuni personaggi rasenta il ridicolo, a sottolineare la spettacolarizzazione che ancora oggi i media attribuiscono ad eventi invece prettamente drammatici.

John Malkovich e Angelina Jolie in ChangelingPer raccontare tutta la sequenza dei fatti di questa pagina di cronaca il film ricorre ad immagini di forte impatto emotivo, non solo per quanto viene mostrato in maniera piuttosto cruda ma anche avvalendosi di interpretazioni certamente intense e dunque efficaci a imprimere nella mente dello spettatore tutto ciò che viene narrato. Nel complesso, il film risulta non superficialmente appassionante nei confronti di una vicenda misteriosa, ma intenso da coinvolgere lo spettatore nelle emozioni non dei fatti ma dei personaggi stessi, che, come molte volte il film sottolinea, in quanto esseri umani hanno diritto di essere difesi anziché oltraggiati da chi è chiamato a portare ordine e giustizia.


La locandina di ChangelingTitolo: Changeling (Id.)
Regia: Clint Eastwood
Sceneggiatura: J. Michael Straczynski
Fotografia: Tom Stern
Interpreti: Angelina Jolie, John Malkovich, Jeffrey Donovan, Colm Feore, Jason Butler Harner, Amy Ryan, Michael Kelly, Jason Butler Harner, Riki Lindhome, Dale Dickey, Denis O’Hare, Pamela Dunlap, Gattlin Griffith, Peter Gerety
Nazionalità: USA, 2008
Durata: 2h. 21′


Percorsi Tematici

  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  

Attualmente ci sono 3 commenti a questo articolo:

  1. Riccardo ha detto:

    Stupendo, uno di quei film che dopo che li hai guardati ti lasciano qualcosa e che ti fanno vedere il mondo con occhi diversi. Secondo me è un capolavoro e il vecchio Clint continua a non sbagliare mai un film.

  2. Fauno ha detto:

    Continuo a credere che Eastwood sia davvero un regista superbo…Incredibile!

  3. Marco ha detto:

    Quando durante la visione ti sale odio, rabbia, schifo per i temi duri che tratta il film in questione, sai che regista e sceneggiatore hanno azzeccato in pieno il bersaglio.
    Se ti emozioni non c’è nient’altro da fare che consigliarne la visione.
    Ottime tutto il comparto attoriale.
    Con “Gran Torino” un’ottima annata per Clint!

    Albe che ne pensi del film?

Scrivi un commento

Devi essere autenticato per inserire un commento.