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"Nosferatu - Il principe della notte" di Werner Herzog

2 novembre 2012 Recensioni 11 Commenti
Nostferatu - Il principe della notte

20th Century Fox, 15 Febbraio 1979 – Inquietante

Jonathan Harker si reca in Transilvania per trattare la vendita di un immobile del centro di Londra con il misterioso conte Dracula. Dopo aver seminato la peste in Olanda, Nosferatu incontra Lucy, la bella moglie di Harker, che si dona al vampiro per salvare il mondo…


Bruno Ganz e Klaus Kinski in una scena di Nosferatu - Il principe della notteIspirato al celebre romanzo di Bram Stoker, Nosferatu sembra a prima vista voler essere un remake del classico del 1922. In realtà, alla pellicola di Murnau viene solo fatto omaggio attraverso il titolo e il look del protagonista. In realtà, infatti, questo di Herzog non vuol essere un “normale” film dell’orrore, ma una riflessione filosofica sulla figura del vampiro. Del suo conte Dracula, Werner Herzog mette in risalto soprattutto la malinconia, la solitudine, la tristezza dell’essere condannato a vivere per sempre, escluso dal mondo esterno e temuto dal resto dell’umanità.

Interpretato in modo controllato e, di riflesso, ancor più spaventoso da un Klaus Kinski che sembra creato per la parte e da una glaciale ma bellissima Isabelle Adjani, è forse l’opera migliore del cineasta bavarese, già autore di pellicole dalla grande potenza drammatica come Aguirre, furore di Dio e Cobra verde.

Klaus Kinski e Isabelle Asjani in Nosferatu - Il principe della notteVisivamente molto accattivante, Nosferatu – Il principe della notte è capace di incantare gli spettatori – quelli che non sono alla ricerca di facili brividi – con passaggi narrativi sottili ed eleganti, con lunghe scene prive di dialogo e con una ricostruzione scenografica di grande effetto. È però un film in cui, per quanto riguarda gli eventi tipici degli horror, non succede quasi nulla, e per questo gli amanti del genere – soprattutto i più giovani – finiranno probabilmente per odiarlo. Ma è un problema loro, perché se si è capaci di lasciarsi trascinare dall’atmosfera che Herzog crea, non si può non rimanere affascinati da questo Dracula, e non si può non provare un brivido rendendosi conto di quale davvero sia la sua potenza, e la sua maledizione.


La locandina di Nosferatu - Il principe della notteTitolo: Nosferatu – Il principe della notte (Nosferatu: Phantom der Nacht)
Regia: Werner Herzog
Sceneggiatura: Werner Herzog
Fotografia: Jörg Schmidt-Reitwein
Interpreti: Klaus Kinski, Isabelle Adjani, Bruno Ganz, Roland Topor, Walter Ladengast, Dan van Husen, Jan Groth, Carsten Bodinus, Martje Grohmann, Rijk de Gooyer, Clemens Scheitz
Nazionalità: Germania Ovest – Francia, 1979
Durata: 1h. 47′


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Attualmente ci sono 11 commenti a questo articolo:

  1. Riccardo ha detto:

    Il miglior film di Herzog assieme ad Aguirre. Ringrazio Alberto per aver recuperato questo capolavoro!

  2. Alberto Cassani ha detto:

    Qualcosa si doveva pur fare, nel giorno dei Morti…

  3. Riccardo ha detto:

    ahahahah! Hai in progetto la riscoperta di qualche altro superclassico horror????

  4. Alberto Cassani ha detto:

    Sì, ho una recensione pronta di un horror dei primi anni 90. Devo decidere quando pubblicarla. Poi ce ne sono un altro paio che sto scrivendo.

  5. Riccardo ha detto:

    Io invece volevo consigliare un paio di perle moderne:
    4bia e v/h/s: entrambi sono delle miniantologie le cui storie toccano un diverso genere di storia horror. ce n’è per tutti i gusti.

  6. Alberto Cassani ha detto:

    Di “VHS” ho visto qualcosina e l’ho rapidamente cercato senza successo. L’altro non lo conosco proprio.

  7. Riccardo ha detto:

    Non li hai trovati perché non sono usciti in Italia (VHS non ancora, 4bia non mi risulta proprio arrivato in italia visto che l’ho visionato in originale con sottotitoli in inglese)

  8. Alberto Cassani ha detto:

    Ma io non ho mica detto che li ho cercati in videoteca…

  9. Plissken ha detto:

    Bellissimo film, recensione secondo me particolarmente felice.

  10. Francesco Cuffari ha detto:

    Bel film. Meglio questo o il “Dracula” di Coppola? Sono talmente diversi che è impossibile paragonarli per me. Personalmente sono più affezionato a quello di Coppola, però Klaus Kinski è maestoso davvero.

  11. Alberto Cassani ha detto:

    Credo anch’io che siano talmente diversi da non poterli paragonare direttamente. Sono proprio due tipi di lavoro diverso a partire dallo stesso testo, volti a risultati ben diversi. In un certo senso quello di Coppola è più affascinante, mentre questo essendo così glaciale colpisce più l’animo che gli occhi.

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