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"Solo gli amanti sopravvivono" di Jim Jarmusch

30 gennaio 2015 Recensioni 7 Commenti
Solo gli amanti sopravvivono

Movies Inspired, 15 Maggio 2014 – Sensoriale

Adam e Eve sono due vampiri. Sono sposati da secoli e nei secoli hanno coltivato la passione per le arti, la musica, la letteratura. Come tutti i vampiri vivono di notte, ma diversamente dagli altri si nutrono solo di un rarissimo sangue puro. La loro stessa esistenza viene però minacciato dall’arrivo di Ava, la sorella di Eve…


Tilda Swinton e Tom Hiddleston in Solo gli amanti sopravvivonoCon Solo gli amanti sopravvivono, presentato in Concorso al Festival di Cannes 2013, Jim Jarmusch firma un’opera artisticamente compiuta, un concerto sinestetico in cui la traccia musicale dialoga nei tempi e nei toni con immagini calibrate, pittoriche, poetiche. Un’esperienza che porta le tracce di un processo artistico che parte dalle prime opere del regista e si sviluppa lungo tutta la sua filmografia: dall’epopea mistica di Dead Man attinge l’amore per la poesia; la ricercatezza musicale e l’ironia sottile sono di Coffee and Cigarettes; ma certamente lo spirito errante degli amanti e la perdita del senso di appartenenza al mondo sono temi già espressi in Broken Flowers. Adam ed Eve sono gli spiriti puri di una cultura ancestrale, relegata ai margini di un mondo decadente, si spostano come fantasmi nelle strade di città agli antipodi, di notte, mentre la fotografia a lume di candela di Yorick Le Saux li segue come in un quadro di Rembrandt.

Tilda Swinton e Tom Hiddleston in Solo gli amanti sopravvivonoDue vampiri diversi da quelli cui ci ha abituati il cinema, due vampiri la cui fame ha perso quella brama assoluta e carnale di sempre per cercare qualcosa di pregiato, di unico. In una società dove fame e desiderio sono le piaghe che ne stanno causando la morte, Adam ed Eve bevono solo sangue selezionato e puro, chiamando i mortali “zombi” come quei mostri putrescenti che divorano senza pensare. La malinconia di Adam soffre di un amore romantico, mentre Eve riesce ad abbracciare lo spirito di ogni tempo, anche la decadenza.

Tilda Swinton in una scena di Solo gli amanti sopravvivonoTom Hiddleston e Tilda Swinton sono i due protagonisti assoluti. I vent’anni di differenza d’età non sono nemmeno percepibili e la loro recitazione è minimale, quasi a non voler alterare gli equilibri del film. C’è anche Mia Wasikowska nei panni di Ava, mentre John Hurt interpreta Marlowe, figura morente di ciò che resta del romanticismo. Una menzione speciale va poi al compositore Jozef van Wissem, che qui fa convivere sonorità rock, pop e folk.

Difficile trovare delle stonature. Solo gli amanti sopravvivono risveglia i sensi e, contrariamente alle apparenze, si rivolge a un’ampia fetta di pubblico. Come un affresco sacro sembra un’opera destinata a uno sguardo colto, ma a ben vedere è talmente ricca e stratificata da rivolgersi a tutti coloro che semplicemente sono disposti ad abbandonarsi all’arte.


La locandina di Solo gli amanti sopravvivonoTitolo: Solo gli amanti sopravvivono (Only Lovers Left Alive)
Regia: Jim Jarmusch
Sceneggiatura: Jim Jarmusch
Fotografia: Yorick Le Saux
Interpreti: Tom Hiddleston, Tilda Swinton, Mia Wasikowska, Anton Yelchin, John Hurt, Jeffrey Wright, Slimane Dazi, Carter Logan, Ali Amine, Yasmine Hamdan, Kamal Moummad
Nazionalità: Regno Unito – Germania – Francia – Grecia – Cipro, 2013
Durata: 2h. 03′


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Attualmente ci sono 7 commenti a questo articolo:

  1. M.A.G.D ha detto:

    Bello e Originale, non so cosa aggiungere alla recensione, secondo me non “Si rivolge ad una fetta ampia di pubblico”, leggedo certi commenti noto che le persone criticano la lentezza e la durata…

  2. P. ha detto:

    Ho visto che Palme D’or e Grand Prix di quell’anno sono andati a La vie d’Adele e Inside Llewyn Davis. Due bei film, ma non valgono neanche la metà di questo capolavoro.

  3. Alberto Cassani ha detto:

    In realtà questo film a Cannes non ha vinto assolutamente niente, il che vuol dire che alla Giuria non è proprio piaciuto.

  4. Plissken ha detto:

    Sono contento che Cinefile abbia recensito questo film, tra l’altro con una così bella disamina ad opera della Peccerillo (nuova forza in campo?).

    Anch’io personalmente non ho nulla da eccepire all’articolo, che dimostra un’analisi accorta e, essenziale, “sentita”.

    Unico piccolo appunto, quello fatto da M.A.G.D., (con cui di buon grado solidarizzo): anche a mio avviso il film non si rivolge ad un’ampia fetta di pubblico… non perché non ne abbia le potenzialità o l’intenzione, ma perché detta fetta “ampia” mi sa non lo possa essere.
    Mi rincresce evidenziare, in un impeto snobistico pur avverso all’intima mia natura, come detta opera non possa essere compresa appieno dalla massa di c*prini il cui maggiore impegno è dettato dal comprendere la miriade di aforismi, perlopiù di un’idiozia aberrante, cui sono visceralmente intrisi i social network che hanno perlomeno il pregio di manifestare, senza filtro, il livello generale congenito.
    Tali esternazioni super partes trovano testimonianza concreta dall’esame perpetrato dal sottoscritto che qualche mese fa ha, deliberatamente e in pieno possesso delle proprie facoltà mentali, immesso un profilo su Facebook.

    Mi chiedo pertanto come possa trovar ossigeno, in cotanta vacuità, l’ideale romantico nonché la ricerca interiore dei protagonisti che mediante una vera ricerca dei valori dell’Arte e dello Spirito sopperiscono alla imperante decadenza. Da sottolineare come detta ricerca assurga a necessità, non ad etereo esercizio intellettuale, come assioma fondamentale nel valore dell'”essere”.

    Va beh… al di là delle mie elucubrazioni sinaptiche volte ad un certo eccesso formale (non di concetto), per me uno dei (pochi) bei film dello scorso anno; se non il migliore sicuramente sul podio.

    Stanotte ho dormito male… portate pazienza.

  5. M.A.G.D ha detto:

    In realtà il film ha vinto solo un premio, quello per la Colonna Sonora.
    Per quanto riguarda Plissken Benvenuto nel Mondo dell’Apparenza, delle Mode, dei Depressi e dei Finti, Virtualmente parlando, anche al di fuori di FB (Facebook) ci sono i medesimi tipi di persone.

  6. Plissken ha detto:

    Ah ne sono ben conscio naturallement…

    a 2 m 55 s

    https://www.youtube.com/watch?v=w5RkeBpwfCY

    😉

  7. Teresa Peccerillo ha detto:

    Bentrovati M.A.G.D e Plissken,
    l’ “ampia fetta di pubblico” cui faccio riferimento ha a che fare non tanto con l’utente medio che (non) va al cinema, quanto con un’eterogenea fetta di cultori dell’arte. Il film trova seguito tra gli amanti della musica, della pittura, dell’arte tutta poiché si realizza riccamente in tutte le dimensioni possibili. Tuttavia mi rendo conto che dalla lettura della recensione, non sembra essere quest’ultimo il senso più immediato.

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