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Van Helsing di Stephen Sommers

30 aprile 2004 Recensioni 16 Commenti
Van Helsing

Uip, 7 Maggio 2004 – Ridicolo

Gabriel Van Helsing è un cacciatore di mostri. Ma per la gente è difficile distinguere il cadavere di un mostro da quello di un essere umano, così Van Helsing è braccato dalle autorità di tutta Europa, anche quando si reca in Romania per fronteggiare la più grande minaccia che il genere umano abbia mai visto: Dracula!


Hugh Jackman in Van HelsingDracula, il mostro di Frankenstein e l’uomo lupo sono tre dei più noti personaggi dell’orrore letterario. Tutti e tre hanno avuto svariate versioni cinematografiche, spesso di successo. In più di un’occasione si erano anche ritrovati nello stesso film (come nei due Dracula contro Frankenstein di Al Adamson e Jesus Franco, o nella House of Frankenstein del ’44). Questa volta occupano tutti e tre lo stesso schermo, grazie ad uno Stephen Sommers che pare voler continuare a tutti i costi l’opera di “rifondazione” degli archetipi del nostro immaginario collettivo dopo il successo (non certo di critica) ottenuto dalla saga della Mummia, e prima ancora dalle sue rivisitazioni del mondo di Tom Sawyer e del Libro della Giugla. Evidentemente, il suo eccesso di presunzione è pari solo alla sua mancanza di capacità registiche.

Shuler Hensley in una scena di Van HelsingDopo un prologo in bianco e nero che vorrebbe ricordare il Frankenstein di Whale ma sembra quasi una copia del Frankenstein Junior di Mel Brooks, ci gettiamo a testa bassa nel mondo della computer graphic e dell’irrealtà fisica. E non ci sarebbe niente di male, se gli straripanti effetti speciali fossero ben fatti e la grandezza dei personaggi giustificasse le loro azioni superumane. Invece la brutta sceneggiatura ci impedisce di curarci di ciò che avviene sullo schermo e la confezione tecnica sembra realizzata da uno staff alle prime armi. E per quanto il ritmo dell’azione sia a tratti fin troppo frenetico, gli unici momenti di divertimento arrivano grazie alle terrificanti musiche composte dal figlio più piccolo di Alan Silvestri mentre papà gioca alla Playstation.

Josie Maran in Van HelsingHugh Jackman porta all’estremo il look rude di Wolverine, ma non sembra l’attore giusto per interpretare un personaggio come Van Helsing (non questo Van Helsing). Al suo fianco, Kate Beckinsale pare ormai aver barattato le dolci ereditiere di inizio carriera per make-up pesante e abitini con accenni sadomaso. Certo è che – tra mostri di Frankenstein con giunture che sbuffano vapore, neonati vampiri che esplodono in aria come piattelli al tirassegno e licantropi che perdono il pelo alla prima luna – non è che il nome degli interpreti abbia poi molta importanza. D’altra parte, quando al quindicesimo del primo tempo un mr. Hyde più finto dei pettorali di Pamela Anderson si libera in dribbling sul tetto di Notre Dame e ci mostra il sedere, è chiaro che questo film non lo si può prendere sul serio.


La locandina statunitense di Van HelsingTitolo: Van Helsing (Id.)
Regia: Stephen Sommers
Sceneggiatura: Stephen Sommers
Fotografia: Allen Daviali
Interpreti: Hugh Jackman, Kate Beckinsale, Richard Roxburgh, David Wenham, Shuler Hensley, Elena Anaya, Will Kemp, Kevin J. O’Connor, Alun Armstrong, Silvia Colloca, Josie Maran, Tom Fisher, Samuel West, Robbie Coltrane, Stephen Fisher
Nazionalità: USA, 2004
Durata: 2h. 13′


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Attualmente ci sono 16 commenti a questo articolo:

  1. Mickey Rourke ha detto:

    Non sono molto d’accordo con Cassani, VAN HELSING ha una buona sceneggiatura, le interpretazioni sembrano ottime e gli effetti speciali mi paiono abbastanza belli, soprattutto le trasformazioni di Dracula. Il finale non è che mi sia piaciuto tanto, mi sarei aspettato un lieto fine, ma se questo ha dato un’atmosfera gotica al film, ben venga, Sommers ha fatto un buon lavoro.
    La colonna sonora però mi sembra quasi simile a quella di BEOWULF ( regia di Robert Zemeckis ), è vero che entrambe le musiche sono composte da Alan Silvestri, ma su Van Helsing mi aspettavo qualcosa di stampo horror, non la classica colonna da blockbuster come per la saga della Mummia.

  2. Edoardo ha detto:

    Finale buonista,dialoghi un po da giocattolone ma divertimento garantito,insomma un film di Stephen Sommers.

  3. Mickey Rourke ha detto:

    Jackman ha dato la sua migliore performance, però lo preferisco nei panni di Wolverine.

  4. Alberto Cassani ha detto:

    No, che questo filmaccio abbia una buona sceneggiatura non si può proprio dire… Per carità, anch’io ho riso guardandolo, ma non sono sicuro di aver riso dove il regista avrebbe voluto…

  5. Mickey Rourke ha detto:

    Dalla locandina però sembrava un film horror, ( per carità mi è piaciuto ) ma mi aspettavo qualcosa tipo DRACULA di Coppola, anche se l’ho considerata fresca, l’idea complessiva del film

  6. Mirko ha detto:

    (la prima volta che lo lessi, risi come un matto!)

    Credo che non ci sia altro da aggiungere… Un film che non merita neanche una recensione. Sì, forse solo l’idea è da salvare. Ma con quelle premesse non era di certo Sommers il più adatto per sviluppare qualcosa di decente!

  7. Edoardo ha detto:

    Alberto,se hai trovato questo film ridicolo,guardati “Van Helsing – Dracula’s Revenge”. Il film più ridicolo che ho visto,con Coolio,il rapper di cui parlavamo tempo fa in un altra recensione,ricordi?

  8. Alberto Cassani ha detto:

    C’avevo provato un annetto fa: ho spento dopo neanche un quarto d’ora. E’ stato proprio il ricordo di quella pèorcheria che mi ha fatto scrivere quella cosa su Coolio.

  9. Marco ha detto:

    D’accordo con Mickey! Io l’ho apprezzato nonostante tutto, anche se devo dire l’ho apprezzavo di più quando lo vidi a 14 anni! Però è sempre, secondo me, un bel rivedere.

  10. Edoardo ha detto:

    Già,non si capisce perchè Coolio accetti di lavorare in produzioni simili. Come se non basti quando il suo personaggio diventa vampiro è di un ridicolo impensabile: parla come un rapper. Avete mai visto un vampiro che parla come un rapper? Mi sembrava dicesse queste parole: “Sono un vampiro,sono la cosa peggiore che c’è,Fratello!”. OH MIO DIO!

  11. Riccardo ha detto:

    lasciate stare van helsing, se volete un bel film di vampiri vi consiglio NOSFERATU, remake di manru realizzato nel 1979 con Klaus Kinski nel ruolo di dracula.
    Primo film di genere e primo remake di Herzog, che si basa sia sull’omonimo capolavoro di Murnau e dal romanzo creato dalla mente e dalla penna di Bram Stoker.

    Non ci vogliono molte parole per descrivere questo capolavoro.

    Innanzitutto, nonostante sia un horror, non è un horror come lo si intende solitamente. È un horror che non cerca di mostrare sangue finto a litri e feroci vampiri le cui mandibole si allargano di chilometri. È un horror che vuole inquietare l’inconscio più che la vista.

    In realtà non è un film dell’orrore né del terrore: raggiunge il fantastico con le immagini della realtà e per virtù di stile, con l’uso della luce. Del suo eroe, incarnazione del Male, Herzog sottolinea la profonda, insondabile tristezza; della sua triplice qualità di Morto Redivivo, Stregone ed Entità Diabolica privilegia la prima.

    L’atmosfera surreale è data soprattutto dalle inquietanti musiche di Popol Vuh e di Wagner.

    Ricostruzione maniacale dell’Olanda e dell’Europa dell’est del 19° secolo, dai mulini olandesi ai villaggi degli zingari nei Carpazi, dal castello di Dracula alla città di Jonathan Harker dilaniata dalla peste.

    Interpreti eccezionali, una lentezza e raffinatezza presente nel film, molto studiata e che fanno di questo film probabilmente oltre che a un capolavoro horror, l’opera d’arte di Herzog.

    È praticamente uno dei pochi horror ( se non l’unico ) dove non si vede scorrere una goccia di sangue e dove si usano pochi effetti speciali.

    Kinski da vita probabilmente, al Dracula più riuscito assieme a quello di Coppola.

    Ovviamente il viso da depresso di Kinski e gli incisivi lunghi e affilati come quelli dei roditori farà strappare qualche risatina più che qualche strillo di paura, ma la performance eccezionale rende questo Dracula l’incarnazione del male, raffinata, alla ricerca di umanità e allo stesso tempo triste.

    Bruno Ganz ( ottimamente doppiato ( in versione italiana ) da Ferruccio Amendola, doppiatore storico di Robert De Niro, di Al Pacino e di Sylvester Stallone ), è abbastanza buono nel ruolo di Jonathan Harker destinato, in un fulminante finale, a fare da contenitore allo spirito maligno del vampiro Nosferatu.

    Isabelle Adjani, bellissima ed eterea, è invece perfetta nel ruolo di vittima sacrificale, donna coraggiosa, innamorata e pura di cuore.

    Inquietante e raffinato, questo thriller paranormale non è consigliato solamente ai palati raffinati, ma anche a tutti coloro che amano il grande cinema.

    Perché i veri capolavori, quelli che mantengono la loro forza e la loro intensità nel tempo, meritano di essere visti e rivisti di generazione in generazione.

    Cosa si può dire se non Viva Nosferatu! ?

    Alberto, NOSFERATU di Herzog lo hai visto? cosa ne pensi di questo filmone?
    Io come ho scritto sopra lo considero un capolavoro dell’horror e tu?

  12. Alberto Cassani ha detto:

    “Nosferatu” è un grandissimo film. L’ho persino studiato a scuola, quand’ero alle superiori, ma ricordi che a molti miei compagni aveva fatto schifo.

  13. Edoardo ha detto:

    Eh i compagni delle superiori…quando ho portato “Full Metal Jacket” a scuola mi hanno implorato di spegnere per guardare un documentario su Totti…

  14. Alberto Cassani ha detto:

    No, no: “Full Metal Jacket” l’hanno adorato tutti.

  15. Edoardo ha detto:

    I miei compagni di classe volevano vederlo per la prima parte,in cui il sergente Hartman ci regala battute geniali a raffica. Poi appena iniziata la seconda parte hanno cominciato a dire “che film di merda”. Mah…

  16. Marco ha detto:

    Ormai questo film fa parte della mia infanzia e l’effetto nostalgia fa ancora la sua parte dopo 13 anni.
    Comprendo le critiche di Albe ma nonostante ciò l’ho rivisto da poco e mi ha fatto passare due ore di svago come anni addietro.
    “La Mummia” rimane il mio preferito; “Van Henlsing” lo metto sullo stesso piano de “La Mummia – Il Ritorno”.

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